Normandia 4^ parte – La Manche
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di
Luisa e Pietro Sergi
La MANCHE è il dipartimento più
occidentale della Normandia, una
penisola verde che s’incunea nel canale della Manica, circondata per tre lati
dal mare. Questa è la terra del magico spettacolo delle maree più imponenti
d’Europa, delle immense spiagge bianche e dei profili aspri e rocciosi dei
promontori spazzati dal vento. L’entroterra è un mosaico di filari, terreni
coltivati a mele e pascoli, dove si allevano bovini, per i deliziosi formaggi
della zona. Una terra aspra e dolce allo stesso tempo che regala grandi
emozioni.
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Itinerario completo - in
rosso evidenziato quello nella Manche
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Vedere oggi la bella spiaggia dorata di UTAH BEACH è difficile immaginare
l’alba del 6 giugno 1944, quando le truppe americane sbarcarono nonostante il
micidiale fuoco delle batterie tedesche dislocate sulla costa. Di fronte a
tanta bellezza, la mente ed il cuore si rifiutano di visualizzare quegli
scenari di guerra e di morte.
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Utah Beach
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SAINTE-MÈRE-ÉGLISE, da quell’alba del 1944, è
diventata famosa in tutto il mondo ed è stata immortalata nel film “Il giorno
più lungo”. Questo villaggio fu uno dei primi ad essere raggiunto dal lancio
dei paracadutisti americani, nella notte tra il 5 e 6 giugno.
John
Steele, un soldato lanciatosi insieme ai compagni dell’82^ Airbone, rimase
incastrato con il suo paracadute in cima al campanile della Chiesa, dove poi si
rifugiarono alcuni cecchini tedeschi. Per evitare di essere ucciso si finse
morto per ben due ore, a pochi centimetri da una campana che suonava
incessantemente e mentre nella piazza infuriava la battaglia. Infine
un soldato tedesco lo staccò dal paracadute e lo fece prigioniero. John Steele
fuggì dopo tre giorni e si ricongiunse alla sua Compagnia.
Oggi, sul campanile, un manichino appeso al paracadute
ricorda la sua drammatica avventura. Nella chiesa, del XII secolo, le vetrate
moderne del portale raffigurano le truppe americane paracadutate sul villaggio.
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Sainte-Mère-Église
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BARFLEUR è un affascinante villaggio con un
pittoresco porticciolo ed è inserito tra i borghi più belli di Francia. Qui la
varietà dei mitili pescati è
definita “bella, bionda e selvaggia”
e quindi non resta che entrare in un ristorantino sul porto e gustarne un bel
secchiello pieno con le solite patatine. Dopo aver cenato, vi accorgerete che
il mare si è ritirato silenzioso e le colorate barchette ancorate alle
banchine, hanno assunto posizioni sbilenche, appoggiando le chiglie sul
fondale.
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Barfleur
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La PENISOLA DEL CONTENTIN, che si estende da Barfleur a La Hague, è un
territorio selvaggio e autentico, modellato dal vento e dall’impeto
dell’oceano. Ovunque si posa lo sguardo ci sono litorali rocciosi, paludi,
foreste, piccoli villaggi con case in pietra e punti panoramici che mozzano il
fiato. Proseguendo sulla litoranea del Contentin si trova Point de Barfleur dove, sul molo di Gatteville, si erge un faro maestoso che ha tanti scalini quanti
sono i giorni dell’anno e tante finestre quante sono le settimane. Cap Levi è un altro meraviglioso punto
panoramico dominato da un faro in granito alto 28 metri.
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Point de Barfleur
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Cap Levi
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CHERBOURG-OCTEVILLE è una città di mare sulla costa del
Contentin, la quale è dotata della più grande rada artificiale del mondo e di
più porti. Qui fece la sua ultima sosta il Titanic,
imbarcando altri 281 passeggeri, prima del suo tragico affondamento.
Da non perdere una visita alla Citè de la Mer, un Museo oceanografico che ospita un acquario alto
più di 10 metri
popolato da 3500 pesci ed altri sedici acquari tematici. Inoltre qui è
possibile visitare il Redoutable (il
temibile), il primo sommergibile nucleare francese.
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Cherbourg-Octeville
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Per raggiungere Cap
de La Hague, la punta più estrema a nord della penisola, si attraversano
deliziosi borghi, dove le piccole case in pietra sembrano rannicchiate le une
accanto alle altre. Qui le casette in arenaria sono basse, una scelta che
permette loro di far fronte ai venti forti e talvolta persino violenti che
imperversano costantemente.
Sulla costa c’è GOURY, un piccolo villaggio arroccato su un porto
naturale, dove si erge un faro, con
attorno un arenile di ciottoli. Lo stesso fu costruito nel 1837 per segnalare
la costa alle navi di passaggio che spesso naufragavano a causa delle correnti
marine più forti del mondo, che proprio in questa zona si trovano.
Un paesaggio selvaggio e meraviglioso, con una spettacolare
veduta panoramica sulla Baie d’Écalgrain
ci accompagna fino a Nez de Jobourg,
un lungo promontorio scosceso e scarno che rappresenta il “finis terrae” più
importante della zona.
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Goury
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Baie d’Écalgrain
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COUTANCES è situata sulla Côte des Havres, il regno della
coltivazione di ostriche e mitili che fornisce il maggior quantitativo di
questi prodotti in Francia. La Cattedrale
della città è un gioiello dell’arte gotica normanna che si vede anche a
chilometri di distanza. La sua costruzione risale all’inizio del 13° secolo, su
una preesistente Chiesa romanica dell’undicesimo secolo. Spettacolare la
facciata con due guglie che svettano a quasi 80 metri d’altezza.
All’interno ha una sobria eleganza nelle line ascendenti che conducono alla
luminosa Torre-lanterna.
Da non perdere la visita al museo all’aperto “Jardin des Plantes” un prezioso giardino
pubblico creato nel 1855, che accoglie una grande quantità di fiori e piante
provenienti da tutto il mondo. In questo giardino botanico si fondono insieme
gli stili francese, italiano ed inglese e vi crescono specie particolari di piante, come le sequoie, i cedri libanesi, i
pini himalayani ed i noccioli canadesi. A sinistra dell’ingresso del giardino
si può vedere l’antico frantoio.
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Coutances
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A pochissimi chilometri dalla cittadina, in direzione St.
Malo-de-la-Lande, c’è l’affascinante CASTELLO DI GRATOT, appartenuto per cinque secoli
alla famiglia d’Argouges. Tutto il
complesso ha ritrovato il suo antico splendore nel 1968, grazie ai restauri
fatti dai volontari. Si accede all’interno su un piccolo ponte a tre archi che
attraversa i fossati. Risalenti al XII secolo, il vecchio maniero e le
dipendenze fanno rivivere, nella loro atavica e silenziosa bellezza, momenti di
vita quotidiana di una famiglia signorile di secoli fa.
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Castello di Gratot
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Dopo tanti giorni di viaggio è piacevole passare un paio di
giorni di completo relax a DONVILLE-LES-BAINS (nei pressi di Granville), una caratteristica
cittadina balneare con una bella spiaggia di sabbia, lunga tre chilometri,
prima di raggiungere la nostra prossima meta.
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Donville-les-Bains
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Arrivare a MONT SAINT-MICHEL è un’esperienza che non ha
parole per essere descritta. Solo chi è stato lì, almeno una volta nella vita,
può capire le tante emozioni che provoca la vista dell’immensità selvaggia
della baia, dalla quale emerge il profilo inconfondibile dell’isolotto di
granito.
Avevamo già visitato Mont
Saint-Michel 12 anni fa, in occasione del nostro viaggio in Bretagna,
ed oggi, come allora, siamo stati rapiti dal suo fascino misterioso.
L’Abbazia è una
meraviglia architettonica che insieme all’isola ed alla baia è stata inserita
dall’UNESCO nella lista del Patrimonio Mondiale ed è visitata da oltre tre
milioni di visitatori ogni anno.
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Mont Saint-Michel
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Attualmente l’isolotto è collegato alla terra ferma grazie
ad una strada rialzata lunga due chilometri (presto sarà sostituita da un ponte)
e bus-navetta gratuiti partono dai nuovi grandi parcheggi per condurre i
turisti fin nei pressi dell’isola.
Completamente immersa nello spettacolo delle maree Mont
Saint-Michel è di per sé spettacolare ed unica. Non resta che entrare dalla Porte de l’Avancée, unica via d’accesso
nella cinta muraria e perdersi nelle stradine e scale che si inerpicano ripide
fino all’Abbazia. Da lassù la vista sulla baia è veramente grandiosa. La visita
al complesso monastico, che si snoda in un dedalo di corridoi e scalinate, è un
affascinante viaggio a ritroso nel tempo. La magia di questo luogo è la rara
unione della bellezza naturale, una “montagna”
in mezzo al mare, ed una esaltante
architettura nata dalla genialità dell’uomo.
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Mont Saint-Michel
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Dopo il magico mare blu della Manche proseguiamo, per fare
un tuffo, nel “mare verde” dell’Orne.
Per vedere tutte le foto dei luoghi descritti consulta la Photo
gallery di Camperdream.it.
NOTE: vedi anche le altre notizie utili riportate in: Normandia
1^ parte - Eure.
UTAH BEACH (settore
dello sbarco alleato del 1944…): parcheggio
alle coordinate GPS: N49.41818°, W001.17821°
SAINTE-MÈRE-ÉGLISE (50): parcheggio di fronte al Museo alle
coordinate GPS: N49.40875°, W000.98865°.
BARFLEUR (50): PS con
servizi igienici (anche per la notte) di fronte al porticciolo in Route Alfred
Rossel (D1), alle coordinate GPS: N49.66946°, W001.26371°. Point de Barfleur alle coordinate GPS: N49.69446°, W001.26738°;
abbiamo notato diverse possibilità di sosta (alcuni camper ci hanno trascorso
la notte).
FARO CAP LEVI (50): parcheggio alle coordinate GPS: N49.69683°, W001.47285°; alcuni camper ci
hanno trascorso la notte.
CHERBOURG-OCTEVILLE (50): parcheggio del Musée Cité de la Mer (massimo 1 notte) alle
coordinate GPS: N49.64740°, W001.61782°.
AUDERVILLE - Cap de La
Hague (50): parcheggio
panoramico sulla D901 (anche per la notte) alle coordinate GPS: N49.71404°,
W001.93456°
NEZ DE JOBOURG (50): parcheggio
alle coordinate GPS: N49.67814°, W001.47285°. Per la notte il Camping
Les Carolins in Rue de la Mer a Saint lo D’Ourville.
COUTANCES (50): parcheggio
a pagamento in Place General Charles de Gaulle non distante dalla cattedrale
alle coordinate GPS: N49.04704°, W001.44261°; per lo Château Gratot, parcheggio alle coordinate GPS: N49.06683,
W001.49106°.
DONVILLE-LES-BAINS (50): il Camping Ermitage (sul mare) alle
coordinate GPS: N48.85212°, W001.58075°.
MONT SAINT-MICHEL (50): grandi parcheggi a pagamento (seguire la specifica
segnaletica) alle coordinate GPS: N48.62910°, W001.50729°; da qui partono ed
arrivano navette gratuite che conducono i turisti quasi fino all’ingresso del
borgo. Noi abbiamo fruito del parcheggio riservato ai disabili (seguire le
indicazioni).