Borghi medievali della
Val d'Elsa (FI)
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di
Luisa e Pietro Sergi
Della
nostra regione, la Toscana, abbiamo avuto modo di vedere, sia in
camper sia in auto, nel corso della nostra vita, diverse località più o meno
rinomate e talune rivisitate piacevolmente in più circostanze, come la Val d'Orcia, Siena, Volterra e San Gimignano, Monteriggioni,
Colonnata (con il suo buonissimo lardo), Lucca,
la Garfagnana, Casciana Terme, San Miniato, Montopoli in Val d'Arno (la cui Area di sosta, idonea anche
per raduni, è monitorata personalmente dall'amico Mauro Carlotti),
Piazza dei Miracoli a Pisa e, ovviamente, Firenze tante volte e quasi sempre in
treno da Prato, dove viviamo.
Naturalmente
ci sono tantissimi altri posti in questa bellissima regione che possiamo ancora
scoprire ed ammirare e, negli ultimi anni, stiamo rivolgendo la nostra
attenzione ai piccoli centri e agli antichi borghi, come raccontato nei nostri
precedenti diari che sono stati pubblicati in rete.
Come
il solito partiamo felici ed eccitati, per andare alla scoperta di piccoli
borghi medievali. La campagna della Val d'Elsa è illuminata da un
sole brillante: dolci colline ricoperte da vigneti e oliveti, cipressi secolari
che punteggiano il paesaggio qua e là ed i colori della primavera in arrivo,
sono la splendida cornice di questo nostro viaggio.
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Veduta di Barberino Val d'Elsa
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Barberino Val d'Elsa, in
provincia di Firenze, situato su un colle a 373 metri s.l.m. e dal 2003
insignito della Bandiera Arancione del TCI, è uno di questi piccoli paesi.
Il
nucleo del borgo antico ha una forma a fuso, alle cui estremità si
ergono le due porte d'accesso ed è cinto da mura fortificate, le
quali furono costruite con le macerie di Semifonte. Entriamo da Porta Senese,
un elegante arco gotico costruito in pietra e sormontato da un campaniletto in mattoni. La lunga Via Francesco Da
Barberino, che attraversa interamente il borgo collegando le due porte, è
costeggiata da antichi edifici perfettamente conservati.
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Palazzo Pretorio
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Pieve di San
Bartolomeo
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A
metà via incontriamo Palazzo Pretorio, con facciata rinascimentale,
adornata da 35 stemmi gentilizi scolpiti, la maggior parte, in pietra serena ed
alcuni in terracotta nello stile dei Della Robbia. Di fronte c'è un
edificio con logge, la cui tipica funzione era di spazio pubblico per riunioni
e mercato coperto. Verso Porta Fiorentina si raggiunge lo Spedale
dei Pellegrini del 1365, in cui sono conservati alcuni affreschi.
Percorrendo
le strette stradine acciottolate arriviamo alla Pieve di San
Bartolomeo, ricostruita su una antica chiesa nei primi anni del 1900. Ha
una struttura imponente, in stile neogotico, in posizione dominante sulla
vallata. La vista che si può ammirare dalla porta principale è veramente
stupenda.
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Veduta di Petrognano
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Cappella di San Michele
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A
pochi chilometri da Barberino raggiungiamo Petrognano, dove sul
colle sorgeva l'antica città di Semifonte, completamente
rasa al suolo dai Fiorentini nel 1202.
Per
ricordare quel tragico fatto nel 1597 fu costruita la Cappella di San
Michele, una riproduzione perfetta in scala 1:8 della Cupola del Duomo
di Firenze.
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Pieve di S. Appiano e chiostro
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Ancora
pochi chilometri nella bella campagna della Val d'Elsa ed arriviamo a S.
Appiano. La Pieve di questo minuscolo borgo è una delle più
antiche e più belle della zona. E' in stile romanico, con una facciata
semplice la quale è fronteggiata da 4 colonne che, fino a due secoli fa,
sorreggevano il battistero. L'interno della chiesa ed il piccolo chiostro sono
di una bellezza struggente.
Il
Castello di Linari è un piccolo borgo fortificato, anche
questo di antica origine medievale. Sullo spiazzo della rocca c'è la piccola Chiesa
di Santa Maria, parzialmente crollata. Subito fuori la cinta muraria
sorge la bella Chiesa, in stile romanico, di Santo Stefano con annesso
oratorio. L'agglomerato mostra le condizioni di degrado e di abbandono dei
secoli passati.
Il
nostro stomaco comincia a reclamare: è ora di pranzo ed andiamo in un
ristorante della zona consigliatoci da un artigiano di Barberino, conosciuto
vicino all'Ufficio Informazioni, che ci ha fornito interessanti notizie sui
luoghi da visitare.
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Stefano e Luisa al ristorante
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Quando
usciamo dal locale abbiamo ancora voglia di vedere un altro borgo e così, dopo
pochi minuti di viaggio, arriviamo al Castello di Tignano. Questo
piccolo borgo murato sorge su un colle a 334 metri s.l.m..
Grazie alla perfetta conservazione della sua tipica struttura circolare può
essere considerato uno dei più bei esempi esistenti di “villaggio fortificato medievale d'altura”.
Entriamo dall'unica porta d'accesso e ci troviamo in una piazzetta veramente
deliziosa: c'è la chiesa, il cassero, il trecentesco “Palazzo
dei Begliuomini” e sulla destra la cisterna per l'approvvigionamento
idrico. Tutto il complesso è costruito in pietra e ciottoli: è bellissimo,
sembra un paesino da favola.
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Castello di Tignano
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Castello di Linari
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L'orologio ci riporta alla
realtà è ora di tornare a casa. É stata una splendida giornata, ci siamo
rilassati e rinfrancati in un paesaggio incantevole, viaggiando a ritroso nel
tempo, visitando piccoli borghi preziosi, ricchi di antiche suggestioni e di
arte, lontani dalla frenesia di tutti i giorni in una dimensione di antiche
memorie.
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Abbiamo raggiunto Barberino Val d'Elsa in auto, prendendo l'A1 a Calenzano (FI)
con uscita Firenze Certosa e da qui il raccordo autostradale per Siena, uscendo
a Tavarnelle e seguendo poi le indicazioni per la
nostra meta.
Per gli amici camperisti si segnala il parcheggio
di Via A. Mazzoni accanto al Campo Sportivo
ed il parcheggio un poco più sotto in via U. Foscolo.
Quest'ultimo ci è apparso particolarmente tranquillo e può essere usato
anche per la notte.
Nelle vicinanze, nella stessa Via U.
Foscolo, Camping Semifonte, tel. 055.80.75.454 http://www.semifonte.it/ Abbiamo notato altri parcheggi, ma di dimensioni
ridotte, adiacenti il centro storico tra i quali quello lungo la Cassia, dopo
il distributore della Shell, accanto al Comando di
Polizia Municipale e di fronte alla Pieve di San Bartolomeo. Per le persone con
difficoltà di deambulazione che si trovano in camper, si
consiglia di farle scendere vicino a Porta Senese e poi spostare il
mezzo. Per coloro, invece, che si trovano in auto e muniti dello speciale
contrassegno per disabili, possono accedere al centro storico, come abbiamo
fatto noi, tenendo presente che si tratta di un piccolo nucleo medievale.
Per
ulteriori e dettagliate informazioni consultare
www.barberinovaldelsa.net/italiano/
http://www.about-chianti.com/barberino-val-d-elsa/
ed
i Vigili Urbani ai numeri 055.80.75.674/055.80.66.382/335.88.99.95;
Ufficio
Informazioni Turistiche tel. 055.80.75.622 ufficioturistico@barberinovaldelsa.net
Per il Castello di Linari, da dove siamo arrivati noi, non c'è
possibilità di fermata per i camper; può darsi che ci sia modo nei pressi del
paesino. Sulla strada che da Petrognano porta alla Cappella di San
Michele non abbiamo notato idonee possibilità di parcheggio per i camper.
Davanti alla Pieve di S. Appiano, sotto la strada principale, c'è un
parcheggio su ghiaia dove ci è sembrato che anche i camper possono fermarsi.
Noi con l'auto siamo arrivati fino all'ingresso della Pieve.
Per il Castello di Tignano non abbiamo notato parcheggi idonei nei
paraggi per camper, mentre con l'auto si può arrivare fino al suo ingresso. In
conclusione i dintorni di Barberino che abbiamo visitato possono
risultare scomodi per la sosta camper; comunque le cose possono sempre mutare (speriamo
in meglio) da un giorno all'altro e noi potremmo non aver dato le indicazioni
giuste, per cui si consiglia di contattare i Vigili Urbani di Barberino ai
numeri sopra riportati prima di avventurarsi in questi posti con tali veicoli.