di
Luisa e Pietro Sergi
Un viaggio ad Anghiari
era nei nostri sogni e nei nostri programmi da tanto tempo e visitarlo è stata
una esperienza indimenticabile. Diverse volte lo abbiamo “sfiorato” sia in
camper sia in auto, ma senza mai fermarci per un motivo o per l’altro, pur
sapendo dalle guide turistiche e da internet della sua particolare amenità.
Anghiari è
un borgo medievale di una bellezza
unica: si erge su un colle a 429 metri sul livello del mare e domina una estesa
valle verde dell’alto Tevere; all’interno delle imponenti mura duecentesche e dei bastioni, vivono circa 2000 persone.
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Veduta di Anghiari
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Percorrendo la strada che da Arezzo
porta a Sansepolcro, entriamo nel borgo dalla parte alta ed immediatamente
restiamo impressionati dallo stradone
(Corso Matteotti) chiamato “Ruga”
che, originando dal borgo, scende ripidamente fino a valle proseguendo diritto,
a perdita d’occhio verso l’orizzonte fino a giungere a Sansepolcro. Ai lati si
estende la grande pianura che fu
teatro, nel 1440, della famosa “battaglia
di Anghiari”, dove le truppe fiorentine sconfissero quelle milanesi. Per
ricordare questa vittoria, Firenze commissionò a Leonardo da Vinci un affresco in Palazzo Vecchio, un “capolavoro scomparso”, ancora oggi
oggetto di ricerche.
Parcheggiamo l’auto in Piazza Baldaccio, detta del Mercatale (dal 1338 ogni mercoledì vi si svolge il
mercato) e dopo una breve sosta all’Ufficio Informazioni ci incamminiamo per le
strade del borgo. Nelle piazzette e
nelle strette vie si respira un’aria d’altri tempi, le case sono in pietra con
piccole finestre, le porte e le imposte di legno sono impreziosite da fiori e
piante. Ovunque botteghe artigiane
di vasai, tessitori, antiquari e fabbri.
Entriamo da Porta Nuova e la magia dei vicoli, con scorci di una bellezza
mozzafiato, ci accompagna nel nostro girovagare. Visitiamo la Chiesa romanica di Sant’Agostino del XIII Sec. costruita su un antico oratorio.
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Anghiari Chiesa di
Sant’Agostino
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scorcio
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In Piazza Mameli c’è il Palazzo
del Marzocco, sede del Museo della
battaglia (Pietro e Stefano si fermano al piano terra), dove sono esposte
antiche armi ed un grande plastico che rievoca la famosa battaglia. Di fronte,
in Palazzo Taglieschi, il Museo
statale articolato in venti sale che offrono una eccezionale raccolta di
dipinti, terrecotte invetriate ed antichi utensili. Passiamo da Via
della Misericordia dove si può visitare un Museo che raccoglie carri lettiga, portantine e documenti relativi
all’attività della Confraternita.
Salendo un ripido vicolo,
naturalmente a turno, raggiungiamo l’antica Chiesa della Badia (Sec. XI) primo luogo di culto del borgo. Al suo
interno un particolare crocefisso del ‘400 in legno dove il Cristo ha i capelli
veri. Percorrendo una lunga scalinata in pietra, arriviamo in Piazza del Popolo. Anche qui rimaniamo
abbagliati da tanta bellezza: il Palazzo
Pretorio ha la facciata ricca di stemmi in pietra e terracotta, mentre gli
interni sono mirabilmente affrescati ed il Giardino del Vicario.
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Palazzo Pretorio
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Porta Sant’Angelo
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Scendendo per i ripidi vicoli
arriviamo a Porta Sant’Angelo, una
interessante doppia porta che
raccorda due tratti di mura sfalsati.
Percorriamo la cinta muraria, semplicemente incantati dallo scenario, fino all’antica Via di Ronda che passa sotto la Chiesa di S. Agostino e dove é
visibile l’omonimo pozzo del ‘300.
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Antica Via di Ronda
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cinta muraria
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Tornati in Piazza Baldaccio
attraversiamo la “Ruga” dove al di là possiamo ammirare il Teatro dei Ricomposti del XVII Sec. con facciata rinascimentale e
la Cappella dei caduti.
La bellezza, l’atmosfera ed il
fascino di questo antico borgo medievale, non si possono spiegare a parole,
bisogna vederlo e viverlo di persona.
Il tempo è passato velocemente ed
abbiamo fatto l’ora di pranzo. Il nostro amico Alberto Cervelli, Presidente del Club Amici Camperisti Castellani
www.camperisticastellani.it/
di cui siamo soci, ci aveva consigliato di fermarci a la “Locanda al Castello di Sorci” e così facciamo. Arriviamo in pochi
minuti e ci troviamo in un ambiente veramente splendido. Il locale, del XIII
Sec., anticamente era la “dependance”
del castello e mantiene intatte
tutte le sue caratteristiche medievali.
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Locanda e la nostra auto
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ingresso Castello di
Sorci
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Il pranzo è a menù fisso di
21 euro e cambia ogni giorno della settimana. Ci sistemiamo al nostro tavolo
dove troneggia una bottiglia di vino rosso “Fantasma” della casa.
Cominciamo con portate di crostini e
salumi, a seguire risotto e tagliatelle fatte in casa e poi arrosto misto di
anatra, pollo, salciccia e maiale con patate ed insalata; in chiusura fette di ciambellone con vinsanto liquoroso e caffè. Il tutto
era abbondante e buonissimo ed il personale di una gentilezza e affabilità veramente
squisite.
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Il momento magico per
Stefano
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Per tutti questi motivi il caro Cervelli ce l’aveva consigliato, perché
lui stesso ed altri amici del Club c’erano stati poco tempo fa, rimanendone effettivamente
soddisfatti e trovando corretto, come noi, il rapporto qualità/prezzo.
Finito di pranzare raggiungiamo il Castello di Sorci che dista un
centinaio di metri dalla locanda. La costruzione risale al XI Sec. e nelle
antiche sale oggi si tengono convegni, matrimoni e cerimonie. All’interno c’è
una rivendita gestita dal titolare, il signor Primetto, dove acquistiamo alcune bottiglie di vino rosso
“Fantasma”, il vinsanto liquoroso ed un amaro davvero ottimo. Le etichette
delle bottiglie sono vignette di Forattini:
splendide.
Mentre passeggiamo nel bellissimo
parco che circonda il castello, ci troviamo inevitabilmente a rievocare la
fantastica giornata appena trascorsa in
un borgo come Anghiari, che è veramente un gioiello, del
pranzo genuino appena gustato ed alla cordialità delle persone del posto con le
quali ci siamo soffermati a parlare. Una signora incontrata a Porta
Sant’Angelo, nativa di Anghiari, ci ha detto: “dovreste vedere il borgo di
notte, è tutto illuminato, sembra una grande nave”. Mentre parlava i suoi occhi brillavano di orgoglio e nella sua
voce c’era tanto amore per il suo borgo. In quel preciso momento noi abbiamo
visto, attraverso lei, una splendida grande nave luminosa navigare nel mare
della notte sotto un cielo stellato.
Anghiari, che dista da Prato circa 135 Km, lo abbiamo raggiunto prendendo a Calenzano (FI)
l’autostrada A1 direzione Roma con
uscita ad Arezzo; da qui seguendo le indicazioni per Sansepolcro e poi
percorrendo la SS 73 fino ad
incrociare la strada per la nostra meta. Per il ritorno il medesimo itinerario.
Abbiamo parcheggiato l’auto
in Piazza Baldaccio, già Piazza del
Mercatale, in cui vige il divieto di parcheggio il mercoledì dalle 7 alle 13
per mercato settimanale. Per i camper
si segnala il comodo parcheggio
sotto le mura in Corso Matteotti
(stradone) da dove si può raggiungere il centro storico tramite un apposito ascensore; per le altre possibilità di
sosta, si consiglia di consultare l’elenco ad hoc di questo sito dopo essersi
registrati.
Per gli amici
disabili, costretti su sedia
a rotelle, è utile evidenziare che il centro storico è tutto un saliscendi di stradine acciottolate e
che soli brevi percorsi si possono fare, se accompagnati, ma con la “forza
delle braccia”. Per le stesse persone le sale di Palazzo Marzocco e Palazzo
Taglieschi non sono accessibili,
eccetto quelle a piano terra.
Il Comune di Anghiari,
che conta 5900 abitanti di cui 2000 nel borgo, è insignito della “Bandiera
Arancione” del Touring Club Italiano ed inserito nel Club “I Borghi più belli
d’Italia”. Su un depliant ricevuto all’Ufficio Turistico, Anghiari
è definito “Uno scrigno medievale tra il Tevere e l’Arno” e, per quanto ci
riguarda, riteniamo in tutta sincerità che si tratta di una definizione
veramente appropriata.
Per informazioni turistiche tel. 0575.74.92.79; internet www.anghiari.it
La Locanda al Castello di Sorci si trova sulla
sinistra (provenienti da Arezzo) poco prima di Anghiari ed è comunque
segnalata; è indicata la sosta camper,
con possibilità di carico dell’acqua,
tel. 0575 78.90.66 Fax 0575.78.80.22 http://www.castellodisorci.it/ . Si
ritiene di dover segnalare che per
accedere alla Locanda c’è una scalinata difficile da farsi con una sedia a
rotelle; noi ci siamo riusciti con
il gentile aiuto di uno dei titolari e ne è valsa veramente la pena!
Avendo più tempo a disposizione, riteniamo che Anghiari può essere abbinato alla
visita di altri luoghi interessanti della zona come ad esempio Sansepolcro, Monterchi e Citerna nella vicina Umbria e di
cui abbiamo parlato in questo diario: http://www.quellicheilcamper.it/diari-di-viaggio/65-in-umbria-tra-splendidi-borghi-medievali.html