di
Luisa e Pietro Sergi
Arquà Petrarca è un delizioso borgo in provincia
di Padova, immerso nel verde del Parco Regionale dei Colli Euganei, il quale ha conservato intatta la struttura
medievale. Gli interventi effettuati, finalizzati alla conservazione del
patrimonio storico e naturalistico, hanno consentito a questa cittadina di
essere ammessa nel Club dei Borghi più belli d’Italia e di ricevere la Bandiera
Arancione del Touring Club.
Per conoscere l’equipaggio clicca qui.
Il borgo è situato ad una altezza di 80 Mt s.l.m.; abitato
fin dai tempi dei romani, acquistò importanza dopo che Francesco Petrarca, sommo poeta della lingua italiana, decise di
trascorrere qui gli ultimi anni della sua vita (1370-74). Il suo “buen ritiro”, immerso nella quiete
serena di vasti boschi e circondato da vigneti, oliveti ed alberi di mandorlo.
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Veduta di Arquà Petrarca
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Partendo dal vasto parcheggio situato ai piedi del paese, seguendo
le tortuose rampe in acciottolato o i camminamenti pedonali, si incontrano le
prime case in pietra, i vecchi lavatoi e gli abbeveratoi fino a giungere alla Fontana del Petrarca. A questa fonte il
Poeta veniva ad attingere l’acqua e, probabilmente, vi fece eseguire anche dei
lavori di restauro. Sulla pietra dell’arco frontale della fontana vi è incisa
una frase in latino, che tradotta dice: Un
nume abita in questa fonte, o straniero, venera quest’acqua, bevendo la quale
il Petrarca poté cantare versi divini.
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Lavatoi ed abbeveratoi
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Fontana del Petrarca
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Proseguendo la salita verso la parte bassa del borgo si
giunge sul sagrato della parrocchiale, la Chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta. L’edificio risale
ai primi anni dell’anno 1000, ha un’unica navata ed un tetto a travatura a
vista. Alle pareti si possono ammirare i resti di alcuni affreschi di scuola
veneto-bizantina, un polittico trecentesco ed una pala di Palma il Giovane. E’
in questa chiesa che si tenne il funerale del Petrarca e la sua tomba è situata nel mezzo del sagrato:
un’arca di marmo rosso di Verona, eretta sei anni dopo la morte del Poeta.
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Tomba del Petrarca
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Chiesa Santa Maria
Assunta
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Lasciando l’affascinante Piazza Petrarca, sulla quale si affacciano antiche Ville Venete, si continua a salire lungo
Via Roma, fino a giungere nel cuore dell’abitato: il Borgo alto. Qui si può
ammirare il bellissimo scorcio dell’Oratorio
della S.S. Trinità con l’affascinante Loggia
dei Vicari. L’intero complesso è costituito da vari edifici ed è di origine
duecentesca.
La Chiesa ha una
struttura di impianto romanico ad una sola navata, con travature scoperte e
tetto a capanna. Al suo interno ci sono resti di antichi affreschi, lastre
tombali ed una tela di Palma il Giovane. Il campanile, con una mirabile opera di restauro, è stato riportato
alla forma originale ricavata da stampe seicentesche. La Loggia è a ridosso dell’Oratorio ed è decorata con gli stemmi dei
nobili Rettori padovani che amministravano la città per conto della Repubblica
di Venezia. Anticamente, in questo luogo, vi si tenevano riunioni per la
discussione dei problemi tra i capifamiglia ed i Vicari.
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Oratorio della S.S.
Trinità
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Loggia dei Vicari
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Da dietro la Chiesa, una lunga scalinata in pietra conduce
sull’altura Monte Castello, dove
c’era l’antico “castrum”, l’originale nucleo medievale da cui si è sviluppato
il borgo di Arquà. Del vecchio castello non è rimasta alcuna traccia ed al suo
posto, in mezzo a verdi giardini, si ergono: un Monumento ai Caduti delle due
guerre mondiali ed un alto pennone per l’alzabandiera, posto dal Gruppo degli
Alpini.
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Monte Castello
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Tornati in Piazza San Marco, si imbocca Via Valleselle e,
percorrendola, ben presto si trova la Casa
del Petrarca. Il Poeta provvide personalmente al restauro di questa
abitazione duecentesca, adeguandola alle sue esigenze
familiari, dotandola di un bel giardino sul davanti e di un orto sul retro,
dove trascorreva molto tempo occupandosi delle coltivazioni e delle piante. La
scala esterna e la loggetta, che consentono l’accesso al piano superiore, e gli
affreschi interni sono opere effettuate a metà del cinquecento. La visita alle
stanze del primo piano è un emozionante viaggio nella vita e nelle opere del
Petrarca, dove i disegni, le incisioni e gli oggetti legati alla casa ed al suo
mito evocano tutta la grandezza del Poeta. Al piano terra c’è una mostra
fotografica che ripercorre gli itinerari ed i soggiorni di Francesco Petrarca
nel Veneto.
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Casa di Francesco Petrarca
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E’ inevitabile andare in brodo di giuggiole visitando questo
particolarissimo borgo, circondato da un ambiente naturale suggestivo ed
immerso in una pace e serenità che deliziano lo spirito.
Ad Arquà Petrarca
però “andare in brodo di giuggiole”
non è solo un’espressione per indicare un’estasi
paradisiaca, una gioia intensa o una
felicità dolcissima, poiché qui si può bere ed assaporare un antico e
delizioso nettare che provoca simili emozioni: Il Brodo di Giuggiole, un liquore dolce e vellutato, di un lucente
color topazio, che accarezza il palato con accattivanti aromi e profumi, ed
abbinato alla cioccolata è una vera delizia.
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Giuggiolo
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“Brodo di Giuggiole”
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In molti giardini delle abitazioni del paese si possono
vedere i giuggioli (alberi di
origine siriana, importati dai romani) con rami contorti e spinosi, i quali
producono le giuggiole, frutti a
forma di oliva, con la buccia rossiccia e la polpa giallastra. La dolcezza del
loro sapore aumenta con la maturazione ed il periodo di raccolta delle
giuggiole va da settembre ad ottobre. Questi frutti, appartenenti da sempre
alla tradizione contadina della zona dei Colli Euganei del Veneto, oltre ad
essere consumati al naturale, sono utilizzati anche per preparare marmellate,
sciroppi, confetture e dolci. La giuggiola, ad Arquà Petrarca, è regina tanto che, ogni anno, le è
dedicata una Festa la quale si svolge nei primi due finesettimana di Ottobre.
Questo borgo, oltre ad affascinarti con la sua bellezza, la
sua storia e la sua poesia ti prende inevitabilmente anche per la gola, perché
il suo Brodo di Giuggiole è veramente unico e speciale!
Per vedere tutte le foto del viaggio consulta la nostra Photo
gallery.
Ad Arquà Petrarca PS camper a pagamento nel Parcheggio Valli (illuminato, servizi
igienici e fontana dell’acqua), in prossimità del centro storico sul lato Est, alle
coordinate GPS: N45.26839°, E011.72001° (sono presenti alcuni stalli riservati
ai disabili).
Da qui parte un percorso pedonale pavimentato in trachite che conduce in Piazza
Petrarca, ma volendo fare il nostro medesimo percorso, si consiglia d’imboccare
direttamente la Via Fontana dal parcheggio e magari al ritorno servirsi di tale
camminamento per giungere al parcheggio. Per i disabili
con problemi di deambulazione ed i loro accompagnatori, se spingono una sedia a
rotelle, come nel nostro caso, può essere davvero faticoso girare per questo
splendido borgo, essendo tutto in salita! Tuttavia noi non ci abbiamo
rinunciato e quindi lo abbiamo visitato a turno, come facciamo di solito in
questi casi, e n’è valsa veramente la pena!
Per maggiori informazioni consultare il sito web del Comune di Arquà
Petrarca.