di
Luisa e Pietro Sergi
Una similitudine, per definire Assisi, potrebbe essere: una splendida perla bianca nel
mare verde dell’Umbria. L’avevamo visitata (più di una volta)
tanti anni fa, limitandoci alla zona della Basilica di S. Francesco, poiché le
numerose pendenze che caratterizzano la cittadina medievale, non consentivano
di girarla agevolmente con una sedia a rotelle. Questa volta, prima di partire,
ci siamo documentati in internet ed abbiamo scoperto
che Assisi è “accessibile”. Con il patrocinio del Comune di Assisi è stato
attivato un “sito dedicato”, il quale propone cinque itinerari che consentono
alle persone su sedia a rotelle di visitare la città partendo dall’alto,
percorrendola tutta in discesa e quindi in maniera meno faticosa.
Per conoscere l’equipaggio clicca qui.
ASSISI si estende a terrazze, a 424 metri s.l.m., sul declivio del monte Subasio, oggi con la cima completamente innevata. Iniziamo il
nostro giro da Piazza Matteotti
(dove in età medievale si svolgeva il mercato) imboccando Via del Torrione e,
passando dall’Arco del Vento, giungiamo alla cattedrale di S. Rufino. Duomo della città, eretto
nel 1140, ha una facciata che è un vero capolavoro del romanico-umbro, con tre
rosoni e sculture simboliche. All’interno, all’inizio della navata destra, c’è
il Fonte Battesimale in cui, secondo la tradizione, furono battezzati San Francesco e Santa Chiara.
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Cattedrale di San Rufino
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Percorrendo strette vie, costeggiate da case in pietra
bianca e magnifici scorci panoramici, arriviamo in Piazza del Comune. Sulla cinquecentesca “Piazza Grande”, ornata da
una fontana con tre leoni, si ergono splendidi edifici. Il tempio di Minerva, costruito all’inizio del I secolo
a.C., ha una facciata con sei colonne scanalate con capitelli corinzi. Nel 1539
è stato trasformato in chiesa, con il nome di S. Maria sopra Minerva.
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Piazza del Comune
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Accanto, c’è il Palazzo
del Capitano del popolo con l’alta Torre (XII secolo) e, di fronte, il Palazzo dei Priori, un lunghissimo
edificio realizzato, accorpando più edifici preesistenti, a
partire dal 1275. Sotto al complesso c’è la Volta Pinta, un passaggio con volte a
botte, adornato da interessanti decorazioni del 1556. Sulla piazza, in un bel
palazzetto con su un lato una cappella votiva, c’è
l’Ufficio Informazioni.
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Piazza del Comune
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Percorriamo poi Corso
Mazzini, la via più frequentata della città, fino alla Portella di S.
Giorgio oltre la quale si apre, innanzi a noi, la vasta e irregolare Piazza Santa Chiara dominata
dall’imponente Basilica. La Chiesa, in stile gotico-italiano,
costruita nella seconda metà del XII secolo, conserva da allora il corpo di
Santa Chiara. La facciata è in calcare rosa e bianco del monte Subasio,
dove spicca un elegantissimo rosone . Sul lato
sinistro dell’edificio poggiano tre colossali archi, realizzati alla fine del
XIV secolo. L’interno è a navata unica con la volta riccamente affrescata. Dal
sagrato della chiesa si gode una meravigliosa vista panoramica. Da Porta S.
Chiara ha inizio il Borgo Aretino,
realizzato nel 1316, al termine del quale si erge la Porta Nuova del XIV
secolo.
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Basilica di Santa Chiara
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Borgo Aretino
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Tornati in Piazza del Comune ci
inoltriamo in Via Portica, dove c’è il Museo
Foro Romano e, poco oltre, il Teatro Metastasio, realizzato nel
1836. Proseguendo troviamo l’Arco del
Seminario che, in età medievale, era chiamato Portella di Panzo, dove ha
inizio Via San Francesco, la medievale “Via Superba”, lungo la quale
possiamo vedere la fonte Olivera (1570), l’antico Ospedale Monte Frumentario
(XIII secolo), l’Oratorio dei Pellegrini (1157) e la Pinacoteca Vallemani. In fondo alla via, in un ampio spazio, si erge
in tutta la sua bellezza la Basilica di San Francesco iscritta, nel 2000, nella Lista del
Patrimonio Mondiale Unesco. L’intero complesso, in pietra bianca, si staglia
luminoso nell’azzurro del cielo ed è composto da due
chiese sovrapposte: la superiore, l’inferiore e la cripta.
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Basilica di San Francesco
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La costruzione della Basilica Superiore fu iniziata
nel 1228, due anni dopo la morte di San Francesco. La facciata gotica è ornata
da uno splendido rosone e, sul fianco sinistro, si innalza
l’alta mole del campanile quadrangolare in forme romanico-umbre. L’interno, ad una navata, è impreziosita da affreschi di Giotto che illustrano la vita del
Santo.
Il terremoto, del 26 settembre 1997, causò il crollo, in due
punti, della volta e la conseguente perdita di due affreschi di Cimabue e Giotto. Con un delicato
e complesso lavoro di restauro, che si è concluso nel
1999, quasi tutto è stato ricomposto, riportando la Basilica alla sua antica
bellezza.
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Basilica di San
Francesco
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Percorrendo una ripida discesa arriviamo nella Piazza Inferiore, delimitata da un
magnifico portico del ‘400. Si entra nella Basilica Inferiore attraverso
un bel portale, sormontato da tre rosoni. Le pareti della navata interna sono
state decorate dai maggiori pittori del ‘200-‘300, tra i quali Giotto e
Cimabue. Da due scalette, a metà della navata, si accede alla Cripta dove in un’urna in pietra, sopra un altare, è
conservato il corpo di San Francesco.
In fondo alla piazza superiamo la Portella di S. Francesco
e, percorsa Via Frate Elia (al termine della quale c’è
Porta S. Francesco sulla destra) e Piaggia S. Pietro, arriviamo all’Abbazia di S. Pietro.
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Abbazia di San Pietro
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Porta San Pietro
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Questa Chiesa benedettina, costruita agli inizi del ‘200, ha
una bellissima facciata rettangolare, con tre portali, ornata da altrettanti
rosoni. Nell’affascinante ed austero interno, a tre
navate, sono conservati monumenti funebri del XIV secolo ed affreschi del
‘200-‘300. Usciti da Porta S. Pietro pranziamo in un
ristorante della Piazza Giovanni Paolo
II, al termine del quale, da lì, prendiamo un Bus-navetta che ci riporta in
Piazza Matteotti, dove avevamo parcheggiato l’auto.
In pochi minuti arriviamo sotto le mura della Rocca Maggiore e l’impatto visivo è
veramente straordinario. La Rocca si erge su un picco che domina la città di
Assisi e la valle.
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Rocca Maggiore
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Veduta dalla Rocca
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Già esistente nel XII secolo, ha una forma trapezoidale
animata da torrioni, dove al centro si erge il mastio. Parte delle mura
trecentesche si snodano attraverso la vegetazione del
colle fino a giungere alla Rocca Minore.
Ci soffermiamo incantati ad ammirare una delle fortezze più interessanti e più
belle del medioevo, spaziando sulla cittadina, sulla tranquilla pianura
sottostante e sui morbidi declivi del monte Subasio: un angolo magnifico e dolce
dell’Umbria.
Il nostro viaggio ad Assisi si conclude
con la visita alla Basilica di S. Maria
degli Angeli. Questa grandiosa Chiesa, costruita tra il 1569 ed il 1579, sovrastata da una statua dorata della Madonna,
ha un’alta cupola che emerge dalla pianura circostante, da qualsiasi punto si
guardi.
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Basilica di S. Maria
degli Angeli
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Cappella della Porziuncola
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All’interno della basilica c’è la Cappella della Porziuncola (X-XI secolo) una minuscola chiesetta
che all’epoca era abbandonata ed immersa nelle selve.
Nel 1205 S. Francesco la scelse come dimora, restaurandola e fondandovi l’Ordine dei Francescani. E’ una semplice
costruzione rettangolare decorata da bellissimi affreschi trecenteschi. Poco
distante dalla Porziuncola si apre la Cappella del Transito, l’antica cella
dell’infermeria dove il Santo morì nel 1226.
Finalmente, questa volta, siamo riusciti a girare
agevolmente per le vie di Assisi e l’esperienza è stata veramente unica e
fantastica. Una dolcezza indicibile emana dall’intera città, tra le chiese, le
strade, le case, i vicoli e le piazzette, tutte costruite con la pietra
bianco-rosa del Monte Subasio. Nell’aria c’è un’atmosfera mistica di memoria di
Francesco e Chiara due giovani, figli di facoltose famiglie della città, che
rinunciarono alle futilità del mondo, per una ricerca di spiritualità assoluta ed un totale amore per la natura. La filosofia di vita, scelta
dai due Santi di Assisi, contrasta inevitabilmente con la sontuosa ricchezza
delle Chiese nelle quali riposano.
Nella nostra Photo gallery
sono disponibili tutte le foto del viaggio.
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Ad
ASSISI
abbiamo usato il parcheggio sotterraneo di Piazza Matteotti, dove ci sono posti
auto riservati ai disabili. Tale parcheggio è a pagamento, eccetto
per coloro che sono muniti di speciale contrassegno. Per la sosta camper, invece, è possibile
consultare l’apposita sezione di questo sito internet.
Come accennato in premessa, si consigliano le persone con difficoltà di
deambulazione (e non) di visionare il link www.assisiaccessibile.it che
suggerisce una visita della cittadina in “discesa” e quindi adatta in
particolar modo a chi si trova costretto su sedia a rotelle. Tale sito, che è fonte di tantissime utili
notizie, è stato realizzato dal sig. Renzo
Pieri, attualmente paraplegico a causa di un
incidente stradale, che vive in carrozzina ed abita ad Assisi.
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Nei
DINTORNI
segnaliamo l’Eremo delle Carceri, il Santuario di San Damiano
ed il Santuario di Rivo torto, nonché gli splendidi borghi medievali di cui al nostro
diario su www.camperdream.it e che può
essere letto cliccando qui.