Un weekend a Bagnacavallo
|
di
Luisa e Pietro Sergi
Dal 17 al 19 maggio il “Valsenio
Camper Club” - con la collaborazione dell’Associazione Pro Loco ed il patrocinio del Comune
di Bagnacavallo (RA) - ha organizzato in questa cittadina il suo 1° Raduno Camperisti, in occasione
della “Sagra della piadina romagnola”. L’evento si è svolto in maniera
eccellente, magistralmente coordinato dall’amico Alberto Cervelli, Presidente del Club di cui, anche noi, ci
onoriamo di essere tra i soci fondatori.
Un caloroso benvenuto a tutti i partecipanti, a base di
ciambella ed ottimo vino, ha dato inizio ad un piacevolissimo weekend in terra
di Romagna.
Per conoscere l’equipaggio clicca qui.
BAGNACAVALLO è una deliziosa cittadina di circa
9000 abitanti, la quale vanta un ben conservato centro storico, costruito su
una originale pianta medievale. Le sue origini sono sicuramente romane ed il
suo nome, in base ad un’antica leggenda, pare dovuto alle virtù terapeutiche di
certe acque sorgive nere, nelle
quali venivano bagnati i cavalli e delle quali aveva usufruito anche l’amato
destriero dell’imperatore Tiberio.
Entrando nel centro storico da Largo Kennedy si incontra la
particolarissima Piazza Nuova, una
splendida costruzione del 1758, di forma ellittica. E’ un edificio unico nel
suo genere per l’originalità e l’eleganza ed è il primo esempio in Romagna di
centro attrezzato per il commercio di carne, pesce ed olio. La piazza ha due
ingressi costituiti da portali e l’interno si sviluppa a loggia con un
susseguirsi di trenta archi in mattoni a vista, la pavimentazione è in cotto ed
al centro è lastricata in ciottoli.
|
|
Piazza Nuova
|
Appena giunti in Piazza
della Libertà si ha una bella vista sulle strade porticate e gli antichi
edifici che la circondano. Su un lato domina il complesso costituito dal
neoclassico Palazzo Comunale del
1791, ed il bel Teatro Goldoni,
inaugurato nel 1845. Sul lato opposto della piazza c’è Palazzo Vecchio, risalente al XIII secolo e prima sede del Comune,
accanto al quale si erge la Torre Civica
o dell’Orologio. La torre fu costruita nella prima metà del ‘300, è alta 35
metri e, dal XVII secolo alla fine del XIX servì come prigione dove, nelle sue
celle nel 1848, fu rinchiuso Stefano Pelloni, il leggendario bandito noto come “il Passatore”. Adiacente la piazza, in
Via Trento Trieste, la Chiesa del Suffragio
del XVII secolo e l’Antica galleria,
un passaggio pubblico seminterrato.
|
|
Piazza della Libertà
|
Torre Civica
|
Via Mazzini conduce alla Collegiata di San Michele Arcangelo,
ricostruita nel ‘600 su strutture risalenti al XII secolo. Al suo interno si
può ammirare la magnifica pala di Bartolomeo
Ramenghi, raffigurante il Cristo Redentore.
Proseguendo sotto i deliziosi portici si giunge alla Chiesa del Carmine, eretta nella prima metà del ‘700, la quale è
caratterizzata da uno stile tra il barocco ed il neoclassico. Sul lato sinistro
della Chiesa c’è un minuscolo passaggio, quasi invisibile, attiguo all’antico
Convento dei Padri Carmelitani: è il Vicolo
degli amori, una strettissima via che mette in comunicazione la piazzetta
della chiesa e Via Vecchia Darsena. Questo vicoletto, veramente delizioso, è
pavimentato in cotto e la sera è illuminato da piccoli lampioncini.
|
|
Teatro Goldoni
|
Vicolo degli Amori
|
Il complesso di San
Francesco è l’edificio conventuale più antico della città, risalente al
XIII secolo. L’imponente convento, con l’incantevole Chiostro, è stato
recentemente restaurato e destinato parzialmente ad Ostello. All’interno ci
sono alcune sale pubbliche, tra cui la magnifica Sala Oriani, ex refettorio dei frati.
Tantissimi sono i palazzi nobiliari che impreziosiscono
Bagnacavallo e che si possono ammirare passeggiando piacevolmente nelle strade
porticate. Fra i tanti segnaliamo il grande Palazzo Graziani, risalente al XVII secolo, il quale ospita
l’ultimo esempio di “Orto botanico” esistente all’interno del
centro storico. Lo stesso è conosciuto come Giardino dei Semplici e Giardino
degli aforismi per le sue panchine di ferro battuto con aforismi di Leo Longanesi (scrittore, giornalista,
editore) incisi sugli schienali. L’orto è suddiviso in quattro aree: una è
destinata allo svago e alla meditazione con piante rampicanti e viti, poi c’è
la zona degli alberi da frutto, quella delle piante destinate alla cucina ed
infine l’orto officinale. Questo è un angolo silenzioso ed emozionante nel
quale sostare beatamente a contatto della natura.
|
|
Giardino dei Semplici
|
La “Sagra della piadina romagnola”, una
festa popolare dedicata al “pane” di Romagna a cura della Pro Loco, ha riempito
le vie di banchetti, stand e tavolate, dove è possibile gustare piadine
variamente farcite, cappelletti e tanti prodotti locali dell’enogastronomia.
Una cena nella tipica Osteria in Piazza Nuova è sicuramente il gustoso coronamento di una magnifica
giornata a Bagnacavallo.
|
|
“Osteria di Piazza
Nuova”
|
Appena fuori dall’abitato un viale alberato (lungo circa un
chilometro) conduce alla Pieve romanica di San
Pietro in Sylvis eretta nel VII secolo, una tra le più belle e meglio
conservate della Romagna. La dedica “in
Sylvis” rimanda alla presenza di un’antica foresta, al cui limitare si
trovava la Pieve.
La Chiesa ha una facciata semplice, in mattoni a vista,
abbellita da lesene che rimarcano la tripartizione interna. Il portale
d’ingresso principale è sovrastato da un’elegante bifora con colonnina di
marmo. L’interno è a tre navate con abside poligonale esternamente e circolare
internamente. Nella navata sinistra si trova il Lapidarium e l’abside conserva notevoli affreschi del ‘300,
attribuiti a Pietro da Rimini. L’apparato decorativo era completato da altri
affreschi presenti sulle pareti e sui pilastri, ed ora solo visibili in parte.
Sotto la zona absidale si trova una cripta (XI Sec.) sorretta da quattro
pilastri, al centro della quale è posto un piccolo altare a mensa di marmo
greco.
|
|
Pieve di San Pietro in
Sylvis
|
A meno di dieci chilometri dalla Pieve c’è VILLANOVA DI
BAGNACAVALLO, detto anche “il
paese delle cinque erbe”, famoso per l’Ecomuseo della Civiltà Palustre e
l’interessante Etnoparco “Villanova delle
Capanne”. La visita a questo complesso è stata un’esperienza veramente
indimenticabile.
Le prime notizie di questo paesino risalgono al 1300, con
pochissime case costruite in un territorio paludoso, addossate sull’argine del fiume Lamone. Le acque del fiume si
riversavano nella valle, alimentando una fitta vegetazione di erbe palustri da
cui, con genialità ed intuito, prima per fare le misere capanne, quindi creando
altri manufatti, gli abitanti di Villanova hanno saputo creare un’attività
artigianale varia e proficua. La lavorazione delle erbe palustri (stuoie,
sporte, impagliature per sedie, pantofole, cappelli, etc.) ha accompagnato la
storia di Villanova fino al secondo dopoguerra.
|
|
Villanova - Ecomuseo
della Civiltà Palustre
|
Purtroppo oggi questa attività è praticamente scomparsa, ma
grazie al Centro Etnografico della
Civiltà Palustre, che si adopera con sforzo per il recupero di manufatti e
tecniche di lavorazione, noi possiamo ancora ammirare quello che l’uomo sapeva
creare con le sue mani utilizzando materiali che la natura offriva loro. Il
tutto, naturalmente, era ad “impatto
ambientale zero” in quanto, gli sfalci stagionali, favorivano la vita della
palude ed agevolavano la migrazione e la sosta degli uccelli. L’Ecomuseo espone
una ricca raccolta di manufatti realizzati in epoca preindustriale con le
cinque erbe della valle (canna, stiancia, carice, giunco e giunco pungente) ed
il legno di pioppo e di salice. Organizzato in cinque sezioni espositive, il
Museo comprende anche una sala didattica ed una mostra permanente sui giochi di
un tempo.
|
|
Villanova - Ecomuseo
della Civiltà Palustre
|
Nel giardino dell’Ecomuseo c’è l’Etnoparco “Villanova delle
Capanne”, un percorso museale all’aperto degli antichi capanni in canna palustre che un tempo punteggiavano il ravennate.
Si possono visitare il capanno cantina, il capanno classico, la cavana
(ricovero delle tipiche barche a fondo piatto) il capanno per gli attrezzi,
alcune piccionaie, la doccia ed il cesso. E’ bello sapere che questo patrimonio
storico di conoscenze, valori e tradizioni è curato da associazioni e volontari
che intendono conservalo con tanta passione per tramandarlo alle future
generazioni.
|
|
Villanova - Etnoparco
“Villanova delle Capanne”
|
A conclusione di questo bellissimo raduno, il Presidente del
“Valsenio Camper Club”, Alberto Cervelli
e tutti i camperisti, sono stati accolti in Palazzo Vecchio dal Sindaco di
Bagnacavallo, signora Laura Rossi, dal
Vice Sindaco Matteo Giacomoni e dal
Presidente della Pro Loco Arnaldo
Castellucci, per la consegna del cartello “Comune Amico del Turismo Itinerante”. Questo importante progetto è
stato ideato e promosso dall’Unione
Club Amici (UCA) il cui Coordinatore Nazionale Ivan Perriera era presente all’evento insieme al Webmaster e
Addetto Stampa dell’UCA Claudio Carpani.
L’incontro si è svolto in un clima di calda amicizia e
serena cordialità, che ha soddisfatto appieno tutti i partecipanti. La
cerimonia è terminata con l’ascolto di alcuni brani d’opera, suonati
magnificamente dal signor Michele
Carnevali, con una ocarina di Budrio.
|
|
Cerimonia della consegna
|
panoramica raduno
|
E’ stato uno splendido weekend che ci ha consentito di
rivedere tanti amici e di visitare luoghi molto belli, interessanti e, in
alcuni momenti, anche emozionanti. Ringraziamo tutti gli equipaggi che hanno
partecipato al raduno, con l’augurio di un prossimo incontro, per scoprire
insieme altri gioielli di questa nostra bella Italia.
Per vedere tutte le foto del raduno clicca sulla nostra Photo
gallery.
A BAGNACAVALLO Area di sosta attrezzata (gratuita)
in Via Stradello nel parcheggio del bocciodromo alle coordinate GPS: N44°25’18.9”
– E011°58’26.0”. Il raduno del Valsenio
Camper Club si è tenuto invece nel parcheggio sterrato in Via Caduti di
Brescia alle coordinate GPS: N44.41338° - E011.97931°. Da qui si raggiunge
comodamente a piedi Piazza Nuova e quindi il centro storico. Per gli altri
spostamenti è stato messo a disposizione degli equipaggi un pullman, mentre
noi, per le nostre particolari necessità, abbiamo usato il nostro camper. Le
visite ai luoghi sopra descritti sono state fatte con una guida turistica offerta
dall’organizzazione. Il ricavato del raduno, tolte le spese, è stato devoluto
(come sempre) ad una Associazione di Volontariato Sociale e Assistenziale di
Bagnacavallo.
All’”Osteria di
Piazza Nuova”, sita nell’omonima piazza, si possono gustare ottimi pasti sia
a pranzo sia a cena ed il rapporto qualità/prezzo ci è parso corretto; per info
e prenotazioni www.osteriadipiazzanuova.it.
La Pro Loco si
trova in Via Mazzini, 55 tel. 0545.62040. Per maggiori informazioni consulta il
sito web del Comune di Bagnacavallo.
La Pieve di San
Pietro in Sylvis si trova sulla SP9
appena fuori del centro di Bagnacavallo, con un ottimo punto sosta in Piazzale
Giuseppe Cornacchia alle coordinate GPS: N44.42376° - E011.96788°. Per altre
notizie sulla Pieve consulta il relativo sito
web.
VILLANOVA è una
frazione di Bagnacavallo e l’Ecomuseo della
Civiltà Palustre è in Largo Tre Giunchi, 1; abbiamo sostato vicino
all’ingresso alle coordinate GPS: N44.44970° - E012.05013°.