di
Luisa e Pietro Sergi
Nel Parco Regionale della “Vena del Gesso Romagnola” (una dorsale di solfato di calcio che
affiora per una ventina di chilometri) lungo la valle del fiume Lamone, caratterizzata dal verde di una
natura rigogliosa e da calanchi di origine calcarea, scopriamo BRISIGHELLA,
delizioso borgo addossato ad una rupe di gesso, che si adagia ai piedi di tre
caratteristici pinnacoli rocciosi.
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BRISIGHELLA, in provincia di Ravenna, è un antichissimo borgo
medievale di rara bellezza e particolarità, è inserito tra “I Borghi più Belli d’Italia” ed ha ottenuto la Bandiera Arancione del Touring Club
Italiano.
Entriamo nel cuore del paese e parcheggiamo l’auto in Piazza Marconi. Immediatamente ci
ritroviamo immersi in una suggestione di lontano medioevo che emana dalle
viuzze acciottolate, dalle case addossate agli scogli gessosi, dalle antiche
mura e dai bastioni difensivi.
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Brisighella – Piazza
Marconi
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Brisighella – Via degli
Asini
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Sulla piazza si affaccia un luogo straordinario ed unico:
una strada sopraelevata e coperta, illuminata da archi a mezzaluna: è
l’originalissima Via del Borgo,
detta Via degli Asini (non accessibile ai disabili motori).
Costruita nel XII secolo come baluardo di difesa fu, in seguito, utilizzata dai
birocciai per il trasporto, a
d’orso d’asino, del gesso estratto dalle cave situate nella valle circostante.
Mentre la percorriamo, il suono dei nostri passi rievoca magicamente le
immagini di carovane di asini che transitavano su questa via in remote giornate
di vita quotidiana.
Alzando gli occhi verso il cielo scorgiamo i tre pinnacoli
sovrastanti il borgo: su uno si erge la Torre
dell’Orologio risalente al 1290, sullo scoglio di selenite domina la bella Rocca Manfrediana e sul terzo colle c’è
il Santuario del Monticino del XVII
secolo.
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Brisighella – portici
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Brisighella – Fontana
Vecchia
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Sul fondo della piazza passiamo davanti al neoclassico Palazzo Maghinardo, sede del Municipio
e, percorrendo vicoli e loggiati, giungiamo alla Fontana Vecchia, del 1490, la più antica fonte pubblica del paese.
Poco oltre, in Piazza
Carducci, c’è la Collegiata di San Michele Arcangelo (XVII Sec.) con
un bel portale di bronzo. Al suo interno: l’altare in stile neobarocco di
scaiola policroma, un Crocefisso di legno d’ulivo del XVI secolo e pregevoli
dipinti del XV e XVI secolo. In una minuscola piazza, si erge la Chiesa del Suffragio con la facciata
dipinta di arancio-giallo, antica chiesa parrocchiale del XVII secolo.
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Brisighella
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Brisighella – Rocca
Manfrediana
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Riprendiamo l’auto per andare a visitare la Rocca,
pregevole esempio dell’arte militare medievale, oggi è la sede del Museo
della Civiltà Contadina, ma alla biglietteria c’informano che non è
accessibile a persone su sedia a rotelle. Da lassù la vista del borgo adagiato
sotto e della natura circostante è veramente stupenda. Proseguiamo ed arriviamo
nei pressi della Torre dell’Orologio,
(che, volendo, si può raggiungere a piedi dal paese, salendo una scalinata che
si diparte a lato del Municipio) e purtroppo anche questa non è accessibile ai
non deambulanti. Anticamente era una fortificazione da cui si sviluppò il borgo
di Brisighella. Fino al 1500 la Rocca e la Torre, costituirono il baluardo difensivo del centro abitato. Dalla
sommità di questo colle si può ammirare un fantastico panorama sui gessi, i
calanchi e la vasta pianura romagnola. Infine arriviamo sul terzo pinnacolo
dove si erge il Santuario del Monticino.
L’edificio (XVIII secolo), costruito sul gesso, con l’interno a una sola
navata, presenta nel presbiterio affreschi di Savino Lega.
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Brisighella - Torre
dell’Orologio
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Brisighella – Santuario
del Monticino
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E’ ormai ora di pranzo e quindi torniamo in Piazza Marconi che troviamo
completamente invasa da “fiammanti
Ferrari”, giunte lì per un raduno.
Giriamo un po’ fra quelle splendide auto e mentre i piloti accendono i rombanti
motori, pronti a ripartire, entriamo nel Ristorante Stryx (Piazza Marconi, 11) posto sotto la Via degli Asini, dove
gustiamo un buon pasto ad un prezzo giusto.
Quando usciamo il borgo è quasi deserto, immerso nel suo
antico silenzio. Poco fuori del paese ci fermiamo alla Pieve di San Giovanni in Ottavo, detta anche la Pieve del
Tho.
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Brisighella – Pieve del Tho
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Le sue origini sono tra VII e il X secolo ed è detta Ottavo (Tho) poiché è situata
all’ottavo miglio della Strada Romana che congiungeva Faenza alla
Toscana. E’ la Pieve più antica della Valle
del Lamone e la leggenda la
fa risalire a Gallia Placidia, figlia di Teodosio, che l’avrebbe fatta erigere con i resti di un tempio
pagano dedicato a Giove Ammone.
L’interno è a tre navate, divise da colonne di marmo diverse fra loro. Gli
archetti pensili, le colonne con iscrizioni, le lastre in arenaria, le lapidi e
gli affreschi testimoniano l’antichità di questa emozionante Chiesa.
Chi ama la semplicità, la quiete, la natura e l’antico
fascino di un tempo lontano troverà senz’altro tutto ciò nel piccolo borgo
medievale di Brisighella, un vero
gioiello, immerso in un mare verde di uliveti, vigne, frutteti e boschi.
Nella nostra Photo gallery sono
disponibili tutte le foto del viaggio.
BRISIGHELLA dista da Prato (PO) circa 170 Km e
l’abbiamo raggiunta prendendo a Calenzano (FI) l’A1 direzione Nord e da Bologna l’A14 con uscita Faenza e da qui seguendo le indicazioni stradali.
Per il ritorno, invece, abbiamo proseguito sulla SP302 passando per Marradi - Borgo San Lorenzo, fino a riprendere
l’A1 a Barberino di Mugello. Per i camper Area Attrezzata in Piazzale Donatori Sangue.
Pro Loco – IAT in
piazzetta Porta Gabolo, tel. e fax 054681166. Presso tale ufficio la signora Silvia Mordini accoglie i turisti con disponibilità
e cordialità. Altre informazioni su www.comune.brisighella.ra.it/
Nei DINTORNI segnaliamo i borghi davvero interessanti
di Castel Bolognese, dove tra
l’altro ha sede la nostra Associazione “Amici Camperisti Castellani”, Riolo Terme e Dozza. Per la
sosta camper in questi luoghi si consiglia di consultare l’apposita sezione di www.quellicheilcamper.it