di
Luisa e Pietro Sergi
La nostra curiosità oggi ci ha spinto in Emilia Romagna, a Dozza, “Uno dei Borghi più belli
d’Italia” e “Città d’Arte”.
Da Calenzano (FI) abbiamo preso l’autostrada A1 fino a
Bologna e da qui l’A14 direzione
Ancona con uscita a Castel S. Pietro Terme e poi la
SS 9 Via Emilia direzione Imola fino al bivio per Dozza.

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Veduta di Dozza da Montecatone
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Il borgo si allunga, a forma di fuso, su un crinale a 190
metri s.l.m. e domina vaste vallate e le cui pendici sono coltivate a vigneto.
In questa zona è prodotto il famoso vino Albana
di Romagna, il primo vino bianco ad aver ricevuto la denominazione D.O.C.G. Entriamo nel borgo da
un’antica porta ad arco del 1600 e giungiamo a Piazza Zotti, dove lasciamo l’auto. Per
gli amici camperisti segnaliamo l’ampio parcheggio
in Piazza Fontana vicino al centro
storico.

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Murales e loggiato
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Rocca
sforzesca
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C’è un bel sole, ma tira un vento gelido che non ci
impedisce in ogni caso di guardarci intorno, rapiti dalla bellezza del luogo.
Sui muri delle case, delle strade e delle piazze ci sono dipinti grandi murales,
realizzati da pittori provenienti da varie parti d’Italia e del mondo. Nel mese
di settembre degli anni dispari, in questo borgo si svolge la Biennale d’Arte “Muro Dipinto” e noi
siamo estasiati di trovarci qui, in questo splendido museo a cielo aperto.
Camminando con gli occhi rivolti ai dipinti raggiungiamo
l’imponente e massiccia Rocca Sforzesca,
circondata da un ampio fossato e munita di bastioni,
mura merlate e due poderose torri
cilindriche. Attraverso il ponte
levatoio entriamo nella Rocca e ben presto ci informano che il complesso non è
accessibile alle persone in carrozzina. Visitiamo a turno la Rocca,
girando in varie sale, arredate con mobili, lampadari e dipinti del 1700. Molto
interessanti sono anche: la sala delle
armi, le prigioni, la lavanderia e la cucina. Non è stato possibile visitare le due torri poiché chiuse
per restauro.

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Enoteca
regionale
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Portici
di Via XX Settembre
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Scendiamo poi negli affascinanti sotterranei della Rocca dove c’è l’Enoteca Regionale. In questa mostra permanente ci sono oltre 800
etichette di vini, esposte secondo il criterio dell’abbinamento con i cibi.
Consigliamo la visita anche agli astemi perché è veramente spettacolare. C’è
anche una bella saletta Wine Bar per
le degustazioni. Naturalmente abbiamo acquistato alcune bottiglie di Albana.
Tornati in Piazza
della Rocca imbocchiamo Via XX
Settembre (una delle due strade, acciottolate, parallele che percorrono in
senso longitudinale l’interno borgo) fiancheggiata da bellissimi portici e la
percorriamo tutta, con il naso all’insù, guardando i coloratissimi murales
fino a Piazza Carducci.

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Murales
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Ritorniamo poi verso la Rocca dalla Via De Amicis ed anche questa strada è mirabilmente
affrescata. Siamo affascinati da questo borgo, veramente unico, ma anche
affamati ed in un ristorante della piazza gustiamo degli ottimi “Garganelli alla boscaiola”.
Dopo una visita alla Parrocchiale
dell’Assunta, del’XI Secolo, prendiamo l’auto e ripercorriamo le due strade
del borgo per dare ancora un’occhiata agli splendidi murales.

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Murales ed equipaggio
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Murales
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Usciti da Dozza,
prendiamo una strada secondaria per raggiungere la Pieve di Sant’Andrea, un piccolo borgo medievale a 370 metri
s.l.m.. Il paesaggio che si apre dinanzi a noi è
veramente stupendo: ampie vallate coltivate, vigneti e frutteti si alternano a
colline e calanchi. Il paesino,
molto grazioso, è raccolto intorno ad una chiesetta bizantino-romanica,
cinto in buona parte dalle antiche mura. E’ completamente immerso in un
silenzio antico e in una natura pura e incontaminata.
Anche questa giornata è volata via, siamo felici di aver
visitato Dozza, sicuramente unica nel suo genere, e di aver passato un po’ di
tempo in un paesaggio incantevole.
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