di
Luisa e Pietro Sergi
Dopo 16 anni di viaggi itineranti,
in Europa ed in Italia, con il nostro fedele camper “Giuditta”, abbiamo fatto
una vacanza stanziale, di circa tre settimane, nel Parco Vacanze “Rivaverde” di Marina di Ravenna.
Per noi è stata una esperienza
nuova, piacevole ed interessante, impreziosita dalla visita dei nostri amici Valentina
ed Alberto Cervelli e dopo qualche giorno, dalla sorella di Egidia, Mariangela
con la figlia Valentina ed il suo fantastico bambino Federico.

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Al camping “Rivaverde”
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Il camping è immerso in una vasta pineta ed
abbiamo passato le giornate all’aria aperta, consumando i pasti sotto la
veranda, andando in piscina, al bar, al market (fornitissimo), apprezzando
alcune cene e pranzi nell’ottimo ristorante “Rivaverde”, pisolando al canto
delle cicale, passando le serate in “piazzetta” sotto le stelle tra musica e
giochi ed andando al mare, che si trova a pochi passi fuori dal campeggio.

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Al camping “Rivaverde”
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Al Sottomarino
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Tutto questo è stato reso più piacevole dalla gentilezza,
disponibilità e cortesia dell’intero personale di “Rivaverde”
e quindi desideriamo ringraziarli: a partire dalle
ragazze e ragazzi della reception, le ragazze del market, Olivia ed il suo
eccellente staff del bar-ristorante, Edoardo responsabile della piscina e
Gaetano capo animatore con i suoi collaboratori. Desideriamo inoltre fare un
saluto particolare a Melissa (da parte di Baby) ed uno
a Mattia (da parte di Luisa).
Per conoscere l’equipaggio clicca qui.
Mentre le ragnatele cominciavano a prendere possesso della
nostra “Giuditta”, in noi aumentava e si agitava quello spirito curioso ed avventuroso che ci ha sempre pervaso negli anni passati: andare
alla scoperta di una città e dei suoi capolavori. Approfittando di due giornate
un po’ nuvolose abbiamo preso l’autobus Linea
70, proprio fuori dal camping, e siamo andati a RAVENNA,
una preziosa città, distante solo 10 chilometri.
Ravenna è un “mosaico” di arte e di cultura
di origini antichissime. Otto monumenti di questa città sono inseriti nella
lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e custodiscono il più ricco
patrimonio di mosaici dell’umanità,
risalenti al V ed al VI secolo. Questa
la motivazione che fa dei monumenti di Ravenna un tesoro per tutta l’umanità: “L’insieme dei monumenti religiosi
paleocristiani e bizantini di Ravenna è d’importanza straordinaria in ragione
della suprema maestria artistica dell’arte del mosaico. Essi sono inoltre la
prova delle relazioni e dei contatti artistici e religiosi di un periodo
importante della storia della cultura europea”.

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Basilica di S. Francesco-Cripta
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Tomba di Dante
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Scendiamo nei pressi di Piazza Caduti per la Libertà e ci
rechiamo in Piazza San Francesco
dove, nell’Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica, acquistiamo il
biglietto unico (€ 9,50) per visitare i siti UNESCO. Visitiamo quindi la vicina
Basilica di San Francesco, risalente
alla metà del V secolo. La chiesa, a tre navate, ha linee semplici, con la
facciata in laterizio ed affiancata da un robusto
campanile quadrato. Come spesso accadeva alle chiese ravennati, anche questa fu
più volte sopraelevata: il piano originario della basilica si trova, infatti,
3,6 metri più in basso dell’attuale livello stradale. Sotto l’altare maggiore,
ben visibile attraverso una finestra, c’è la Cripta del X secolo il cui
pavimento è costantemente sommerso dall’acqua che tuttavia permette di ammirare
i mosaici pavimentali della chiesa originaria. In questa Basilica, nel 1321, si
svolsero i funerali del sommo poeta Dante
Alighieri, le cui spoglie riposano ancora oggi nell’adiacente Tomba di Dante. E’ un tempietto, in
stile neoclassico ed al suo interno, sopra l’urna
sepolcrale, c’è l’immagine del Poeta immerso nella lettura, una scultura in
bassorilievo del 1483.

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Cappella di S. Andrea
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Battistero degli
Ortodossi
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Percorrendo la Via Ginanni si giunge in Piazza Arcivescovado,
dove entriamo nel Museo Arcivescovile il
quale accoglie numerose opere d’arte provenienti dall’antica Cattedrale e da
altre costruzioni ora distrutte. Vi si conserva anche la famosissima Cattedra di Massimiano, una delle
maggiori sculture in avorio di tutti i tempi, opera di artisti bizantini del VI
secolo. Il Museo contiene anche la Cappella
di S. Andrea (sito UNESCO), decorata con magnifici mosaici. E’ di grande
suggestione la volta del vestibolo dove in un cielo dorato, tra gigli e
roselline, si proiettano le figure di 99 specie di
uccelli.
Nella stessa zona visitiamo il Battistero degli Ortodossi (o Neoniano – sito UNESCO), il monumento
più antico di Ravenna, la cui costruzione risale alla fine del IV secolo. Al
semplice e disadorno esterno in laterizi si contrappone un magnifico interno
ricco di luminosi mosaici. Al centro c’è una vasca battesimale ottagonale, di
marmo greco e porfido rifatta nel 1500, la quale conserva ancora dei frammenti
originali.

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Duomo
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Giardino Rasponi
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Nei pressi si erge anche il Duomo, la prima Cattedrale di Ravenna.
Eretta nel V secolo subì nei secoli numerosi
rifacimenti, finché nel 1733 fu demolita per iniziare l’attuale costruzione,
terminata nel 1743. All’incrocio tra Via Rasponi e Via Guerrini c’è il Giardino Rasponi o delle Erbe Dimenticate, un delizioso angolo verde aperto al
pubblico. Le sue possenti mura di cinta attutiscono i
rumori della città, creando uno spazio silenzioso esaltato dai colori e dai
profumi delle erbe coltivate, sia di quelle recuperate dai ricettari degli
speziali, sia quelle presenti nella cucina mediterranea. La vista è catturata
da uno splendido scorcio sulla cupola del Duomo e sul suo bel campanile
rotondo.
E’ giunta l’ora di fare una sosta per il pranzo ed in Via Massimo D’Azeglio 3/c troviamo la rosticceria-panetteria
CeccoliniBio dove assaporiamo piatti
vegetariani veramente buoni.
Dopo esserci piacevolmente rifocillati, proseguiamo nel
nostro tour alla scoperta di Ravenna e dei suoi tesori.

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Basilica di S. Vitale
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Mausoleo di Galla
Placidia
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La Basilica di San
Vitale (sito UNESCO) consacrata nel 548, è uno dei monumenti più importanti
paleocristiano ed è stato definito: la
più pura gloria dell’arte bizantina in occidente. L’influenza orientale
assume qui un ruolo dominante: non è la basilica a tre navate, ma un nucleo
centrale a pianta ottagonale, sormontato da una cupola e tutto poggiato su otto
pilastri e archi. Al suo interno lo sguardo è catturato dagli alti spazi e dai
colorati mosaici che ricoprono la volta del presbiterio e la conca dell’abside.
La luce, che entra dalle finestre in alabastro, illumina suggestivamente marmi,
capitelli e mosaici.
Appena discosto dalla basilica c’è il Mausoleo di Galla Placidia (sito UNESCO), sorella dell’imperatore
Onorio, la quale lo fece costruire intorno alla metà
del V secolo. E’ un piccolo edificio, a croce latina, il cui interno appare
dilatato dal magnifico rivestimento a mosaici che si estende su tutta la parte
superiore e volge verso l’alto, con un effetto di particolare profondità
avvolta in una atmosfera sommessa e delicata. Questo
monumento è così ben conservato che è il più antico senza aver subito
alterazioni.

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Piazza del Popolo
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Battistero degli Ariani
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Percorrendo la Via Cavour giungiamo in Piazza del Popolo, dove si ergono due colonne sormontate dalle
statue dei patroni: S. Apollinare e S. Vitale. Sui lati ci sono: il Palazzo
Comunale, il Palazzetto Veneziano (1444), il Palazzo del Governo (Sec. XVIII)
sede della Prefettura ed il Palazzo dell’Orologio
pubblico. Lasciato Piazza del Popolo, in pochi minuti raggiungiamo il Battistero degli Ariani (sito UNESCO),
un edificio costruito verso la fine del V secolo, quando Teodorico regnava e
l’arianesimo era la religione ufficiale di corte. Nella cupola è conservato un
bel mosaico che rappresenta il battesimo di Cristo ed
i 12 apostoli.

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Basilica di S.
Apollinare Nuovo
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Percorrendo Via di Roma si giunge alla Basilica di S. Apollinare Nuovo (sito UNESCO), la quale è preceduta
da un portico cinquecentesco e fiancheggiata da un
campanile cilindrico. Quando siamo entrati, per un attimo abbiamo trattenuto il
fiato: ci siamo trovati ad ammirare la più vasta superfice di
meravigliosi mosaici giunta a noi dall’antichità. L’interno è a tre navate,
sorretto da 24 colonne di marmo greco con capitelli
corinzi ed il soffitto, a cassettoni, è del 1611. Il rivestimento a mosaici
delle pareti è veramente spettacolare: è come un fantastico libro illustrato
che narra, con preziosi particolari, antichi luoghi, miti ed
usanze.

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Palazzo di Teodorico
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Loggetta Lombardesca
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Proseguendo sulla Via di Roma si trova
il Palazzo di Teodorico, un rudere
in mattoni dove, all’interno, sono conservati frammenti di mosaico pavimentale.
Oltrepassato il Teatro Rasi c’è Santa
Maria in Porto, con la facciata in stile tardo barocco, e Mar- Museo d’Arte della città situato
all’interno del complesso monumentale della Loggetta Lombardesca. E’ la sede di numerose mostre d’arte, ospita
una collezione d’arte medievale e moderna, e comprende il centro di
documentazione sul mosaico e una collezione di mosaici contemporanei dal
dopoguerra ad oggi.

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Basilica di S.
Apollinare in Classe
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Approfittando di un altro giorno un po’ nuvoloso, abbiamo
deciso di andare a vedere la Basilica di
S. Apollinare in Classe (sito UNESCO) che si trova a circa 5 km dal centro
di Ravenna. Dal campeggio abbiamo ripreso l’autobus 70
e siamo scesi in Piazza della Stazione e da qui la Linea 4 (direzione Classe -
Mirabilandia) che ci ha portato nei pressi della Basilica. Edificata durante la
prima metà VI secolo è una delle chiese più perfette di Ravenna. Si erge isolata e maestosa in un’ampia pianura verde che
contrasta con il rosso dei mattoni con cui è costruita. La denominazione “in
Classe” deriva dall’antica città romana “Civitas Classis” sorta nell’ambito del
porto, voluto da Cesare Augusto per la difesa dell’Adriatico. In questa città
giunse, verso la fine del primo secolo, S. Apollinare il quale realizzò la
prima comunità cristiana di cui fu Vescovo. Alla sua morte fu sepolto nella
zona cimiteriale fuori le mura della città di Classe, dove attualmente
sorge la Basilica.

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Basilica di S.
Apollinare in Classe
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L’interno della chiesa si presenta a tre navate suddivise
tra loro da una doppia fila di 24 bellissime colonne,
in marmo greco venato trasversalmente, terminanti con originalissimi capitelli
bizantini. Lungo le pareti della navata centrale una
serie di medaglioni rappresentano i Vescovi succedutisi a Ravenna. La parte più
bella è l’abside e l’arco trionfale, interamente abbelliti da mosaici policromi
di cultura bizantina. Posti lungo le navate laterali ci sono 10
sarcofagi di marmo greco, usati per la sepoltura dei vescovi ravennati.
Non è stato possibile visitare tutti i siti interessanti di
Ravenna, tra i quali: il Mausoleo di
Teodorico (sito UNESCO), ubicato fuori dal recinto urbano, fatto costruire
dallo stesso re nel 520; la Domus dei
Tappeti di Pietra, importante sito archeologico di recente scoperta, dove
si possono ammirare oltre quattrocento metri quadrati di mosaici policromi e
marmi che decorano le superfici delle 14 sale di un
grande palazzo bizantino del V-VI secolo; il sito archeologico dell’Antico Porto di Classe, uno dei più
importanti scali portuali del mondo romano e bizantino, sviluppato intorno alla
grande Basilica di S. Apollinare in Classe. Tutto questo ed
altro ancora, ci farà da stimolo per tornare a visitare questa città ed
ammirare la bellezza dei suoi tesori artistici e culturali.
Ravenna è una città molto particolare in
quanto la prima impressione che dà al visitatore, è quella di trovarsi
in una città piatta e un po’ monotona. Non c’è niente di più sbagliato, poiché
quando inizi a scoprire i suoi nascosti monumenti, rimani sorpreso,
meravigliato ed affascinato di trovare ancora oggi
tanto splendore del passato. Noi siamo rimasti abbagliati dalla bellezza dei
mosaici di Ravenna e la poniamo tra le città più belle che abbiamo fino ad oggi
visitato.
Per vedere tutte le foto di questo viaggio visita la nostra Photo gallery.
Come detto in premessa, abbiamo
soggiornato presso il Parco Vacanze “Rivaverde”
in Viale delle Nazioni 301 a MARINA DI RAVENNA. Nel campeggio, tra le altre
cose, sono presenti servizi igienici per disabili e la piscina è dotata di
sollevatore per persone con disabilità motorie come il nostro Baby. Gli autobus
da noi usati, da e per Ravenna, erano
muniti di pedana per la salita e la discesa degli utenti su sedie a rotelle.
A RAVENNA sono diverse le possibilità per la sosta delle autocaravan secondo la mappa della città, per cui si
consiglia di contattare al riguardo l’Ufficio Informazioni e Accoglienza
Turistica di Piazza San Francesco 7, tel. 0544 35404; turismo@comune.ra.it; www.turismo.ra.it
Punto sosta camper (parcheggio libero) vicino alla Basilica di S. Apollinare in Classe che
si trova in Via Romea Sud 224.