di
Luisa e Pietro Sergi
Arriviamo a Ferrara,
in auto, verso le 9:00 in una splendida mattina di primavera. All’ingresso
della città un grande cartello con la scritta “Ferrara, città delle biciclette” ci fa sorridere, ma ben presto ci
rendiamo conto che le “bici” sono una tangibile e piacevolissima realtà
ferrarese.
Parcheggiamo nei pressi del centro storico ed in pochi
minuti raggiungiamo Piazza del Municipio,
contornata dal Palazzo Comunale e
dal loggiato “Volto del cavallo”.
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Piazza del Municipio
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Cattedrale
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Il fascino di Ferrara,
costruita in pianura a pochi chilometri dal Po, sta nella sua struttura urbana,
negli edifici medievali-rinascimentali
che hanno conservato intatto nei secoli uno splendido esempio di armonia ed
equilibrio. Dal 1995 il suo centro
storico è stato inserito dall’UNESCO
nel patrimonio mondiale dell’umanità.
La piazza su cui si erge l’antica Cattedrale, costruita nei primi anni del XII secolo e dedicata a San Giorgio, è semideserta. La maestosa
facciata, a tre cuspidi, è in stile romano-gotico; il suo interno, rifatto
interamente nel XVII secolo, contiene bellissime decorazioni ed opere di gran
pregio del Guercino, Garofalo, Baroncelli
e Di Paris. Nella prima cappella troneggia un fonte battesimale di epoca bizantina.
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Cattedrale
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Castello Estense
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Molte vie del centro sono in antico acciottolato decisamente poco piacevoli da percorrere per i
ciclisti e per Stefano. Per nostra fortuna ci sono ottimi marciapiedi dei quali
approfittiamo per consentire a Stefano di viaggiare in maniera meno traballante!
Il Castello Estense,
immagine della città, si erge maestoso e compatto circondato dalle acque di un
fossato. Si accede all’antica fortezza (della fine del ‘400) attraverso un
ponte levatoio che conduce ad un cortile dove si apre una bella loggia. Al suo
interno sono visitabili alcuni ambienti medievali e, salendo una
antica rampa, si arriva al piano nobile
dove gli appartamenti ducali sono sontuosamente
affrescati.
Percorrendo Corso Ercole I d’Este passiamo davanti al Museo del Risorgimento e della Resistenza
fino a giungere al Palazzo dei Diamanti, così chiamato per il rivestimento esterno di bugne a
punta. Al suo interno visitiamo la Pinacoteca,
ricca di opere artistiche di pittori ferraresi a partire dal medioevo fino al
XVII secolo.
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Palazzo dei Diamanti
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Museo del Risorgimento e
della Resistenza
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Non molto lontano entriamo nella casa di Ludovico Ariosto.
Il grande poeta visse qui gli ultimi anni della sua vita dedicandosi alla
definitiva edizione dell’”Orlando Furioso”.
La realtà delle biciclette a Ferrara, possiamo constatarla
ovunque: nei pressi delle scuole sono parcheggiate centinaia di “bici” a
differenza dei luoghi dove noi viviamo (Prato) e dove vediamo solo motorini!
Per le strade, pochissime auto ma tante bici ed a volte inforcate da signore
molte anziane. In uno degli ampi parcheggi esterni abbiamo notato un punto di
noleggio delle biciclette.
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Casa Ariosto
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Stefano al ristorante
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Il tempo è passato in fretta ed è già ora di pranzo. Il
custode di casa Ariosto ci consiglia la Trattoria “La S’vinadora” (Via Ariosto 88 –
tel.0532 242656), che è proprio nei pressi, dove gustiamo dell’ottimo “castrato con patate arrosto” ed una
porzione di “salamella al sugo con purè”,
piatto tipico della zona, costituito da un insaccato cotto nel vino,
saporitissimo!!!
Torniamo in Piazza Cattedrale
dove in una bella pasticceria sostiamo per un caffè e gustose pastine.
Raggiungiamo poi Palazzo
“Schifanoia” dove sulla lunga parete in laterizio domina un grande portale
marmoreo. L’edificio, edificato per “schivar
la noia”, era destinato ad Alberto V d’Este per il riposo e divertimento
suo e dei suoi ospiti. All’interno il museo omonimo ed al piano nobile il Salone dei mesi, magnifico gioiello del
rinascimento ferrarese.
Sostiamo nella grandiosa Piazza Ariostea dove al centro, su una colonna seicentesca, si erge
la statua di L. Ariosto. Nei verdi
prati decine di persone sono stese al sole di questa splendida giornata. Qui,
ogni anno, l'ultima domenica di Maggio, si disputano le quattro tradizionali
corse dell’antico Palio di Ferrara:
putti e putte (ragazzi e ragazze fino a 16 anni d’età), somare e cavalli.
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Piazza Aristotea
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Certosa
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Entriamo poi nella cerchia muraria della Certosa, antico monastero certosino,
dove si erge il Tempio di San Cristoforo. Attualmente parte della vasta area è adibita a
cimitero.
Arrivati a Palazzo
Costabili detto di Ludovico il Moro, lo troviamo chiuso per restauri.
Una giornata non è sufficiente per visitare Ferrara in
quanto questa città è ricca di edifici, musei, chiese e palazzi tutti molto
belli e di antico fascino. La scelta dei ferraresi di rendere la loro città
rilassante al massimo, con l’uso delle biciclette ci ha soddisfatti
piacevolmente mostrandoci che è possibile fare qualcosa per vivere in maniera
più serena e con meno stress ed inquinamento.
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Dalla pianta turistica di Ferrara si rilevano tre parcheggi
all’interno delle mura ed altrettanti subito fuori la cerchia muraria. Di
questi ultimi abbiamo visitato quello in Via Darsena denominato EX MOF
(grandissimo), non a pagamento ed abbiamo notato tra le altre cose la presenza
di camper
ed autobus con possibilità di noleggio biciclette. Accanto, entrando da Via Rampari San
Paolo, PS+CS per camper a pagamento e massimo 72
ore, si legge sugli appositi cartelli, e la presenza di servizi igienici anche
per disabili. Nelle immediate vicinanze mezzi pubblici da e per in centro
cittadino, che ci sono sembrati idonei per le persone costrette su sedia a
rotelle.
Per maggiori informazioni e sui luoghi accessibili ai
disabili, si consiglia di consultare il sito http://www.artecultura.fe.it/index.phtml?id=55