di
Luisa e Pietro Sergi
In una tiepida alba luminosa i viaggiatori si mettono in
viaggio, animati dal piacevole senso di curiosità che provano sempre all’inizio
di ogni nuova avventura. Dopo molti chilometri giungono all’imboccatura di un
lunghissimo tunnel che si perde nelle viscere della montagna; lo percorrono in
silenzio, trattenendo il fiato, con lo sguardo puntato verso l’oscurità e
l’inconscio desiderio di scorgere il puntino luminoso che annuncia il termine
della galleria. Appena fuori del buio, Madre Natura li avvolge nella sua
magnificenza, conducendoli in una favola emozionante e senza tempo. Ombrose
valli, fiumi, torrenti, colline, alte montagne, rigogliosi boschi, verdi
pascoli, tanti piccoli borghi immersi e nascosti, come preziosi gioielli, in
una natura selvaggia ed incontaminata: siamo giunti in VALNERINA, il giardino dell’Eden.
Per conoscere l’equipaggio clicca qui
La Valnerina si
trova nella parte sud-orientale dell’Umbria,
ai confini con le Marche. E’ una rigogliosa vallata (lunga 70 Km) originata dal
fiume Nera che si alterna tra aspre zone montuose ricche di boschi e
valli straordinarie, in un connubio di bellezza e pace che affascina e rapisce
l’anima. Seguendo il fiume Nera tra morbide pendici verdi, ricoperte da faggi,
aceri, roverelle e querce giungiamo a VALLO DI NERA: un
gioiello medievale, situato a 437 metri s.l.m. che conta al suo interno 150
abitanti. Il borgo è insignito della “Bandiera
Arancione” del Touring Club Italiano ed è annoverato tra “I Borghi più belli d’Italia”.
|
|
Vallo di Nera
|
L’abitato ha origini antichissime (VIII secolo a.C.) e
conserva integra la struttura fortificata del primo duecento con la cinta
muraria intatta, le due porte d’accesso e le torri difensive. All’interno, dove
si circola solo a piedi, un fitto intrico di vicoli stretti e ripide viuzze che
si diramano tra case di pietra chiara, collegate fra loro da archetti e
sottopassaggi. Nell’aria si ode solo il rumore della vita quotidiana ed il
garrire querulo di centinaia di rondini, che hanno scelto di fare il nido in
questo paese che sa di magìa. Tutto intorno un
trionfo di verde ed azzurro ed il respiro si fa avido nell’assaporare l’odore
pulito di quella natura così bella.
Sulla parte alta del paese domina la Chiesa romanica di San
Giovanni (Sec. XIII) con al suo interno affreschi di Jacopo Siculo. Il possente Castello, con la Torre di Petrone, spicca
bianco sotto il turchese del cielo e nell’antico fontanile-lavatoio l’acqua scorre limpida e fresca.
|
|
Vallo di Nera
|
Nella parte bassa del borgo la bella Chiesa francescana di S.
Maria, del 1237, con un portale gotico arricchito da colonnine. All’interno
pregevoli affreschi, del XV secolo, realizzati da Cola di Camerino.
La passeggiata in questo splendido borgo ci ha regalato
momenti di intensa suggestione, un incanto che non potremo mai dimenticare.
Vallo di Nera è anche la “Terra dei Racconti” poiché è stato scelto come depositario della “Tradizione orale”, quella che si
tramanda da generazioni con la narrazione di miti, leggende, racconti e satire,
bagaglio culturale delle popolazioni locali dell’Appennino umbro.
Riprendiamo il nostro viaggio, immergendoci nuovamente nella
spettacolare bellezza naturalistica della Valnerina.
NORCIA (l’antica Nursia) è situata ai
margini di una piana a 604 metri s.l.m., irrigata dai fiumi Sordo e Torbidone
ed è circondata da splendide montagne. Anche Norcia è tra “I Borghi più
belli d’Italia” ed ha ricevuto la “Bandiera
Arancione” del T.C.I. Il borgo ha una caratteristica forma a cuore ed è
raccolto entro una cinta muraria, del XIII secolo, lungo la quale si aprono le
antiche otto porte. Entriamo da Porta
Romana e, percorrendo l’ottocentesco Corso Sertorio, giungiamo nel cuore del
centro storico, un ampio spazio dove si erge la statua di San Benedetto, (nato a Norcia nel 480) patrono d’Europa.
|
|
Norcia – Piazza S.
Benedetto
|
Norcia – Basilica di S.
Benedetto
|
La veduta d’insieme della Piazza S. Benedetto è veramente mirabile, contornata da edifici
monumentali. Il Palazzo Comunale
(XIII secolo) con portico di età medievale e la Basilica di S. Benedetto, eretta sugli antichi resti della casa del
Santo. La Chiesa ha una facciata a capanna, in stile gotico, con un bel
portale. All’interno, tramite due scalette laterali, si può accedere alla
cripta, che la tradizione identifica come la casa natale del Santo e della
gemella, S. Scolastica. Lungo il
fianco esterno destro si allunga il Portico
delle Misure, dove sono esposte nove antiche misure per cereali. Sempre
sulla piazza, si erge il Duomo, di
origini romane, con una semplice facciata in pietra bianca ed un elegante
portale. La Rocca, che occupa un
intero lato, chiamata Castellina,
era un’antica residenza fortificata. Dallo splendido portale si accede al
cortile ed alla scalinata che conduce al piano superiore, dove ha sede il Museo Civico e Diocesano.
|
|
Norcia – botteghe di
norcineria
|
Norcia, oltre il suo lindo aspetto, i suoi
monumenti, il suo patrimonio artistico e culturale, è il paradiso dei
buongustai, per la ricchezza dei suoi prodotti tipici e dei
sapori antichi. L’intero borgo è avvolto nel profumo che proviene dalle
tantissime botteghe colme di cosce di maiale, insaccati, ricotte, pecorini,
tartufi neri e teste di cinghiale. La secolare arte della lavorazione della
carne di maiale, la “norcineria”, ha
reso Norcia famosa nel mondo per la
sua qualità ed unicità. Tra le altre produzioni del luogo ci sono le
lenticchie, il farro ed i funghi porcini. Vedendo tutte queste prelibatezze ed
annusando i deliziosi profumi, decidiamo di entrare nel Ristorante “Beccofino” (in Piazza S. Benedetto), dove gustiamo un
delizioso pranzo a base di: capocollo con
carciofini; “cappuccino” di patate, ricotta e tartufo; sfogliatina con tartufo
su salsa di funghi porcini; agnello stufato, con tartufo e cicorietta saltata.
Decisamente un pasto fantastico ed appagante!
Usciti dal Ristorante facciamo ancora un giro nel borgo per
rimetterci poi in viaggio fino a giungere a CASCIA.
La cittadina è situata a 653 metri s.l.m. sul fianco di una
cresta montuosa. Delle sue antiche origini non resta quasi più niente a causa
delle devastazioni dei barbari e dei terremoti. La sua peculiarità è l’ininterrotta
continuità del sacro attraverso i secoli: in qualunque periodo dell’anno,
giungono in pellegrinaggio a Cascia
folle di fedeli, provenienti da ogni parte del mondo, per rendere omaggio ed
invocare l’aiuto di S. Rita.
Entrando nell’abitato notiamo varie indicazioni relative a scale
mobili ed ascensori che conducono direttamente alla parte alta del borgo.
|
|
Cascia – Basilica di
Santa Rita
|
Noi arriviamo in cima e parcheggiamo in Viale Santa Rita, ad un centinaio di metri dalla Basilica. La Chiesa, eretta nel
1937-47, ha un aspetto imponente e quando entriamo rimaniamo incantati ad
ammirarla. Tutto l’insieme dà un’impressione di vivacità ed è un’esplosione di
colori brillanti sui quali domina l’azzurro. La ricchezza dei marmi e le
decorazioni ad affresco, eseguite dai migliori artisti italiani del novecento,
la rendono unica e splendida. Dietro una grande grata in ferro battuto c’è la Cappella di S. Rita dove in un’urna
di cristallo è custodito il corpo della Santa. Accanto alla
Basilica c’è il Monastero, risalente
al 1200, dove S. Rita visse per
quarant’anni. Dal sagrato della Basilica si gode una fantastica vista sulla
Valnerina.
Cascia è una cittadina impossibile da
visitare per le persone su sedia a rotelle, a causa delle tante scalinate e
delle ripidissime vie e quindi ci rimettiamo in viaggio per arrivare a ROCCAPORENA,
il luogo nativo di S. Rita, che
dista pochissimi chilometri. Costeggiando il fiume Corno, tra boschi e colline, scorgiamo lo scoglio
di S. Rita, uno sperone roccioso a
pan di zucchero, alto 120 metri, sul quale si erge una piccola cappella nella
quale si conserva la pietra su cui Lei sostava in preghiera. Il paese è
interamente dedicato alla vita ed al culto della Santa.
|
|
Roccaporena – Scoglio di
Santa Rita
|
Roccaporena – Casa
Maritale
|
Il Santuario
conserva il suo manto di pelle, la casa natale, la casa maritale trasformata
in chiesa, il lazzaretto, l’orto del miracolo e la grotta
d’oro, luogo di preghiera e meditazione della Santa.
Abbiamo passato una meravigliosa giornata nella Valnerina, un territorio ricco di
fascino, di bellezza, di storia, di misticismo, di tradizioni e di gastronomia.
Mentre riattraversiamo il lungo tunnel (traforo di Forca di Cerro, 4 Km) uno
struggente senso di nostalgia ci attanaglia il cuore: stiamo uscendo dal
giardino dell’Eden.
Nella nostra Photo gallery
sono disponibili tutte le foto del viaggio.
Le località di cui abbiamo parlato e qui sotto evidenziate,
si trovano in provincia di Perugia.
VALLO DI
NERA dista da Prato (PO) circa 245 Km e l’abbiamo raggiunto in auto prendendo
l’A1 a Calenzano (FI) direzione sud
con uscita Valdichiana e da qui il raccordo per Perugia, poi Assisi – Spoleto –
traforo di Forca di Cerro. Punto sosta
anche per camper nel parcheggio
(panoramico sulla valle) sotto le mura e ci è stato assicurato che per la notte
è tranquillo. Per i disabili su sedia a rotelle è quasi impossibile girare per
questo splendido borgo. Per informazioni
www.comune.vallodinera.pg.it/
NORCIA è distante circa 30 Km da Vallo di
Nera, con punti sosta pure per camper nei parcheggi intorno alle mura,
ma per maggiori dettagli si consiglia di consultare www.quellicheilcamper.it. Altre
informazioni su www.comune.norcia.pg.it/
CASCIA è a circa 20 Km da Norcia.
Parcheggi riservati ai disabili (muniti dello speciale
contrassegno) proprio in prossimità della Basilica di Santa Rita. Per la sosta camper vale il suggerimento di
cui sopra. Informazioni su www.comune.cascia.pg.it/
mentre per il santuario www.santaritadacascia.org/
ROCCAPORENA dista circa 5 Km da Cascia. Prima
di giungere al paesino, sulla sinistra,
vicino al fiume Corno, abbiamo notato un grande slargo idoneo per i veicoli
ricreazionali.