di
Luisa e Pietro Sergi
Avevamo
programmato questo viaggio già da alcuni mesi e non vedevamo l’ora di partire.
Ci sentivamo pronti ad affrontare un clima più freddo ed anche la pioggia,
poiché le foto della Danimarca che
avevamo visto ci avevano intrigato tantissimo.
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Itinerario evidenziato
in Blu
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Per
l’andata, da Prato a Puttgarden (D), abbiamo consultato il sito www.viamichelin.it ed una volta in Danimarca la Carta stradale DeAgostini
(abbinata alla guida), su cui abbiamo tracciato il nostro itinerario di massima.
Ci siamo inoltre serviti di altre guide turistiche, di alcuni diari reperiti in
rete e del sito www.visitdenmark.com,
dove è possibile richiedere, come abbiamo fatto noi, il materiale turistico
desiderato. I chilometri percorsi sono stati complessivamente 5020.
Finalmente
si parte! La nostra “Giuditta” è in
ottima forma e noi siamo eccitati e felici. Imbocchiamo il casello autostradale
dell’A1 a Calenzano (FI) direzione Bologna
ed a Modena Nord la A22 per il Brennero;
dopo aver attraversato tutta l’Austria,
sempre via autostrada fino al confine con la Danimarca, entriamo in Germania. Abbiamo percorso circa 740 Km
sostando per la notte nel C.S. Charlottemhohle a Giengen-Hurben (Ristorante, parco giochi,
elettricità, costo € 2 per 12 ore e € 5 per la notte).
Oggi
abbiamo viaggiato per 800 Km e per la notte ci fermiamo ancora in Germania a Oldenburg in Holstein
nel parcheggio Penny. La Danimarca e ormai vicinissima, mancano poco più di 30
Km.
Poco
prima delle 8:00 siamo al porto di Puttgarden. Le formalità d’imbarco sono veloci ed
alle 8:15 ci imbarchiamo per una traversata di circa 40 minuti ed alle 9:00
sbarchiamo a RØDBYHAVN in
territorio Danese. Da qui prendiamo
l’autostrada E47 (è gratis come in
Germania) e poi usciamo per immetterci sulla strada 287, facendo per alcuni tratti il cosiddetto Percorso Margherita. E’
un itinerario particolarmente interessante (le strade sono segnalate col
simbolo di una margherita), sia dal punto di vista paesaggistico che culturale,
ed è ben evidenziato sulle Carte stradali.
Il
paesaggio che ci accompagna è veramente incantevole, fra campi coltivati a
grano, boschetti, porticcioli, fiordi e ponti che collegano le varie
isole. Attraversiamo tutta l’isola di MØN per andare ad ammirare, sul Mar Baltico, Mons Klint: le falesie cretacee
bianche che raggiungono un’altezza di quasi 130 metri, sono spettacolari.
Pietro e Luisa possono ammirarle dall’alto, arrampicandosi su scalette di legno
per raggiungere i belvedere (non accessibile ai disabili su carrozzina,
ovviamente). E’ possibile scendere fino alla stretta spiaggia che costeggia la
scogliera, percorrendo una scala di 516 scalini.
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Mons Klint
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Kromborg Slot
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Pranziamo
nel parcheggio (a pagamento) e poi andiamo a visitare NYORD, un delizioso paesino di pescatori sull’isoletta
omonima. Le paludi salmastre attirano migliaia di uccelli ed una torre di
osservazione vicina al ponte è a disposizione per gli appassionati di bird-watching.
Mentre ci
gustiamo gelato e birra, grosse nuvole grigie si avvicinano portate dal vento e
così prendiamo “Giuditta” e guidiamo fino a RØDVIG, un bel porticciolo turistico. Non appena smette di
piovere, entriamo nel ristorante “Rødvig-Fisk” dove ceniamo con enormi piatti di pesce e
patatine fritte contornati da salsine colorate. Sostiamo per la notte in un
parcheggio non lontano dal porticciolo.
Durante
la notte ha piovuto a tratti e stamattina il cielo è completamente grigio e
piove. Ci mettiamo in viaggio ed arriviamo alla penisola calcarea di Stevns Klint.
L’antica e bellissima chiesa di Højerup (del 1250) si erge a strapiombo sul mare e da lì la
vista delle scogliere è veramente fantastica. Il parco adiacente consente di
raggiungere vari belvedere; nei pressi lo Stevns Museo apre alle 11, all’interno sono in mostra oggetti locali della
vita contadina. Poco oltre ci fermiamo al Faro
di Store Heddinge.
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chiesa di Højerup
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Vallø Slot
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Ripartiamo
per Vallø Slot, maestoso castello
rinascimentale del 1586 (non aperto al pubblico) al centro di un meraviglioso
parco. Nelle antiche scuderie c’è il museo delle macchine agricole. Ci
dirigiamo a KØGE, piccola
cittadina medievale il cui centro storico è uno dei più belli e meglio
conservati della Danimarca. In via della
Chiesa al numero 20 è possibile vedere la casa più antica della Danimarca. Dopo
pranzo ci muoviamo in direzione della capitale
ed entriamo nel Camping “Absalon” di RØDROVE (www.camping-absalon.dk) dove ci
sistemiamo e mangiamo sul camper, purtroppo continua a piovere!
Visita di
COPENAGHEN (di cui puoi
leggere il nostro diario su questo sito)
Abbiamo
passato la mattinata al Camping per sistemare sia noi che la nostra “Giuditta”
ed alle 12 partiamo per HELSINGØR.
Parcheggiamo nei pressi del castello Kromborg
Slot, del XV secolo, che si erge su una lingua di terra protesa verso
la Svezia (da qui si può raggiungerla con 20 minuti di traghetto).
La fama
di questo castello è dovuta a William Shakespeare che vi ambientò
l’opera “Amleto” e l’UNESCO, nel 2000, l’ha dichiarato patrimonio dell’umanità. Purtroppo non
è accessibile ai disabili su sedia a rotelle e quindi solo Egidia e Luisa
visitano gli alloggi reali, il Museo dedicato alla navigazione danese, la Torre
della Tromba e la Cappella con ricchi
arredi rinascimentali. Egidia e Pietro si avventurano poi nelle “Casematte”
sotto il castello dove c’è una grande statua dell’eroe Holger
Danske dormiente. Mentre usciamo notiamo che un fiume
di gente sta entrando portandosi dietro coperte, sedie pieghevoli e cestini per
il pic-nic. Domandiamo ad alcune persone e queste ci rispondono che dalle 18:00
alle 20:00 c’è un’esibizione operistica gratuita sul prato sotto il castello.
Sono solo le 16:00 e centinaia di persone sia a piedi che in bicicletta
continuano ad arrivare da tutte le parti.
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Helsingør - Kromborg Slot
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Gilleleje
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Lasciamo
il castello e, costeggiando il mare, arriviamo al porto per la pesca fra i più
antichi della Danimarca: GILLELEJE.
Il bellissimo porticciolo è situato sulla punta più settentrionale dell’isola
di SJÆLLAND. Passeggiamo
nelle stradine del paese tra graziose casette con tetti di paglia. Incontriamo
chiostri dove vendono prodotti locali e nel porto le pescherie, con i banconi
colmi di pesce, fresco e cotto, sono gremite di gente. Anche noi non resistiamo
ed acquistiamo un delizioso assortimento di pesci cotti, marinati e con salsine
che renderanno gustosa la nostra cena.
Arriviamo
poi al castello Fredensborg Slot ma sono ormai le 18:00 e
lo troviamo chiuso. Il nome del castello significa “Città della Pace”: fu
eretto per commemorare il trattato di pace del 1720 siglato con la Svezia e con
il quale si metteva fine alle guerre nordiche. Oggi è usato come residenza
dalla famiglia danese. Ci sono sentinelle armate e ci limitiamo a guardarlo
esternamente insieme all’enorme e bellissimo parco che lo circonda.
Sulla
strada per venire qua abbiamo notato una indicazione sosta camper (Savværksvej 1 NØDEBO – 3480
FREDENSBORG) e così torniamo indietro per pochi chilometri e quando arriviamo
ci accoglie una famiglia danese. Ci spiegano che sono anche loro camperisti e
sapendo che la sosta fuori dei campeggi e delle apposite aree nel loro Paese
non è consentita, mettono a disposizione una parte del prato di fronte alla
loro casa. Non c’è acqua né elettricità ed è gratuito. Siamo felici ed
impressionati da tanta gentilezza.
Alle 8:00
salutiamo e ringraziamo la gentile famiglia LEIF per la loro ospitalità e non sapendo come sdebitarci, diamo
loro un pacco di spaghetti ed un vasetto di pesto alla genovese. Hanno
accettato felici!
Abbiamo
raggiunto HILLERØD per
visitare Frederiksborg Slot, il più bel castello
danese in stile rinascimentale. L’immenso edificio si sviluppa su tre isolotti
all’interno di un lago; è costruito in mattoni rossi ed abbellito con
decorazioni in arenaria. Il parco che lo circonda, in stile barocco, è di una bellezza straordinaria, le basse siepi,
potate ad arte, creano disegni bellissimi tali da sembrare dei ricami. Oggi il
castello è sede del Museo di storia
nazionale della Danimarca.
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Frederiksborg Slot
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Egeskov
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Breve
giro nella cittadina, con sosta per la colazione, ed andiamo a ROSKILDE. Troviamo posto per il
parcheggio di fronte al Vikingeskibsmuseet
e nel Museo possiamo ammirare cinque navi vichinghe risalenti all’XI secolo, ritrovate nel fiordo di Roskilde. Nel
porticciolo sono ancorate barche (copie delle antiche navi vichinghe) con le
quali è possibile fare escursioni nel fiordo.
Nel
pomeriggio entriamo nella Roskilde Domkirke, grandiosa cattedrale in mattoni rossi, con
due torri gemelle, del XII secolo. Per il suo valore storico l’UNESCO l’ha
dichiarata patrimonio dell’umanità.
Per secoli è stata il luogo di sepoltura dei monarchi danesi e 38 di loro sono
tumulati lì: i sepolcri di marmo ed alabastro sono veramente impressionanti.
Arrivati
a KORSØR, attraversiamo il
lunghissimo ponte Storebælt
(14 Km) e ci fermiamo nel porticciolo di NYBORG
nell’isola di FYN, dove
sostiamo per la cena e la notte. Il programma prevedeva per domani di andare
all’isola di ÆRØ, ma poiché
continua a piovere e la traversata di un’ora di traghetto con questo tempo non
è molto allettante, decidiamo di saltare questa tappa.
Ci
alziamo presto ed in breve siamo ad Egeskov. Lo splendido castello del XVI secolo, sorge
nel mezzo di uno stagno e si regge su fondamenta di tronchi di quercia.
Nell’immenso parco che lo circonda vi sono dislocati una diecina di musei:
auto, moto, bici, carrozze, aerei, mezzi di soccorso, pompieri, bambole ecc…
tutti d’epoca. E poi giardini, ognuno dei quali con fiori diversi, orti
botanici, labirinti di siepi e fontane.
Proseguiamo
per ODENSE, città natale del
favolista danese, conosciuto in tutto il mondo,
Hans Christian Andersen.
Visitiamo la casa dove nacque lo scrittore nel 1805, oggi trasformata in museo.
Al suo interno, in una grande stanza, sono conservati tutti i libri che ha
scritto e che sono stati tradotti in 157 lingue. Scopriamo che lo scrittore era
anche un bravissimo disegnatore e creatore di splendide immagini ritagliate da
fogli di carta. Un breve giro nel delizioso quartiere Andersen ed
arriviamo in piazza del Radhus.
Nei pressi visitiamo Sankt Knuds Kirke, la cattedrale della città, dove sono conservate
le spoglie di Re Knud II. Nei pressi del Duomo, in Munkemøllerstræde 3, possiamo entrare nella casa dove lo
scrittore visse dai due ai quattordici anni.
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Odense
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Saeby
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Ci
rimettiamo in viaggio direzione Nord e verso le 19:00 ci fermiamo ad un posto
di ristoro sull’autostrada E45 a
pochi Km da AALBORG. Ceniamo
al ristorante per la gioia di Stefano, con bistecca al pepe, salsa e patatine.
Sostiamo qui per la notte.
Ci siamo
svegliati con la pioggia che ci accompagna fino a SÆBY, incantevole paesino sul Mar Baltico, con casette a
graticcio ed un porto naturale conosciuto ed apprezzato fin dall’antichità
anche dai Vichinghi. Nei pressi della spiaggia visitiamo a turno, a causa della
pioggia, la deliziosa Chiesa bianca di Santa Maria, che è ciò
che rimane di un convento carmelitano del XV secolo. All’interno ci sono
bellissimi affreschi del XVI secolo e nel coro pregevoli intagli di
raffigurazioni di navi. Nel porticciolo un’imponente statua bianca di donna
alta 6 metri in cemento, ha due facce e si erge tra la chiesa ed il mare. Nel
suo mantello sono incastonati simboli di protezione prodotti da 880 bambini.
Approfittiamo
di un supermercato nei pressi per fare un po’ di spesa e notiamo che in questo
porto ci sono bagni (anche per disabili) ed attacco per l’acqua.
Ci
rimettiamo in marcia verso Nord costeggiando il mare e per il pranzo sostiamo
nel porticciolo di ALBÆK
(bagni ed attacco per l’acqua).
Arriviamo
a SKAGEN verso le 15:00. Ci
immergiamo nella via principale, affollatissima, dove basse casette
dell’ottocento intonacate di giallo, con tetti rossi bordati di bianco, sono
circondati da negozietti e ristoranti. La nostra meta è lo Skagens Museum. Alla fine dell’ottocento
molti artisti provenienti da tutta Europa si ritrovarono a Skagen
per “dipingere la luce”, nacque così
quella che oggi è nota come la “Scuola
di Skagen”, fondata da un gruppo di artisti fra i
quali lo scrittore H. Drachmann, i pittori Anna e
Michael Ancher e P.S. Krøjer.
Una parte del lavoro di questi artisti si può ammirare nel museo e la vasta
collezione di opere (1800 tele) dà una viva impressione dell’arte e della vita
di Skagen a quei tempi. Gli artisti, attirati dalla
fantastica luce, hanno rappresentato la natura, i paesaggi, le dure condizioni
di vita dei pescatori, i ritratti e le attività quotidiane.
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Skagens Museum
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Grenen
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Nei
pressi visitiamo la casa dei pittori Ancher ed il Brødums Hotel dove M.Ancher
visse per quattro anni. Con una breve passeggiata raggiungiamo il porto, uno
dei più importanti della Danimarca. Nei centenari caratteristici “magazzini” si
può ancora comprare pesce fresco o consumarlo in uno dei tipici locali.
Grosse
nuvole grigie si addensano su di noi e quindi ci rimettiamo in viaggio
percorrendo i pochi Km che ci separano da GRENEN.
La natura del paesaggio che ci accompagna è veramente affascinante: dune
selvagge, spazzate dal vento, ricoperte qua e là di erica ed illuminate da una
luce particolare, dovuta ai riflessi del cielo sul mare, danno una sensazione
di immenso ed irreale. Arriviamo nel grande parcheggio asfaltato e ci
sistemiamo per la notte vicino al chiostro (parcheggi riservati per camper).
Finalmente
siamo qui, l’abbiamo sognato per mesi di trovarci su questo lembo di terra bagnato da due mari (il
Mar Baltico ed il Mare del Nord) che si sposta di oltre 10 metri l’anno verso est,
a causa della forza del vento insieme a quella del mare. Ha piovuto tutta la
notte ma il vento, che continua a soffiare, finalmente spazza via i nuvoloni e
quando alle 9:30 arriva Sandormen
(il trenino rosso trainato da un trattore) cessa di piovere e spunta un raggio di sole. Saliamo
tutti, felici ed eccitati e dopo un breve viaggio, molto traballante, possiamo
finalmente immergere i nostri piedi nel punto in cui i due mari si incontrano. E’ stata una
vera emozione guardare le onde del Mar Baltico che si univano a quelle del Mare
del Nord. Il conducente del Sandormen ci ha spiegato che nei giorni di tempesta
quando i due mari si scontrano con violenza, formando onde alte più di 5 metri,
è uno spettacolo straordinario. Lo scrittore H. Drachmann, affascinato da questo posto
selvaggio, volle essere sepolto qui e la sua tomba si trova su una delle dune.
Torniamo
al parcheggio con il Sandormen (sia
l’andata che il ritorno è possibile farli a piedi lungo la spiaggia).
Preso il
camper ripassiamo da Skagen
fermandoci dopo tre Km a Den Tilsandede Kirke,
l’antica chiesa della cittadina, la quale fu abbandonata nel 1792 a causa di
una catastrofica tempesta di sabbia che la insabbiò. Oggi dalle dune emerge
solo il campanile che serve da punto di riferimento per i naviganti.
Pietro e
Luisa lo visitano inerpicandosi su scalette a chiocciola e di legno: la vista
dall’alto sulle dune è bellissima. (Parcheggio asfaltato con bagni anche per
disabili vicino al chiostro.)
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Den Tilsandede
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Sunfish
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Nel
pomeriggio siamo a SKIVEREN,
nel campeggio omonimo (www.skiveren.dk),
il quale è ben attrezzato e sul mare. Tira tanto vento ed a tratti spunta il
sole ricoperto quasi subito da nuvoloni grigi. Dopo esserci presi cura di noi e
di “Giuditta” ci rilassiamo e ceniamo sul camper.
Lasciamo
il campeggio verso le 10:00 e raggiungiamo HIRTSHALS
fermandoci nel grande parcheggio di fronte al Nordsøem Ocenarium.
L’acquario marino è uno dei più grandi in Europa ed è possibile osservare da
vicino l’interessante fauna marina del mare del Nord. Alle 11:00 possiamo
assistere al pranzo delle foche ed alle 13:00 un operatore subacqueo si occupa
di quello dei pesci. Visitiamo tutto il centro, i diversi piani sono collegati
da ascensori e mentre la maggior parte dei visitatori è seduta nell’anfiteatro
per vedere il pranzo dei pesci, ne approfittiamo per andare al OceanCafè per
gustarci anche noi un ottimo pranzo.
Nell’acquario
il pesce che fra gli altri ci ha più impressionati è il Sunfish (pesce sole):
apprendiamo che il più grande Sunfish catturato
pesava 2.200 Kg.
Ripreso
il camper attraversiamo la cittadina, passando dal porto, e ci fermiamo al Bunkermuseum Hirtshals Fyr. Lo splendido faro bianco si staglia verso il cielo azzurro in tutta la sua
bellezza ed intorno si può visitare il museo all’aperto, tra le dune fino al
mare, costituito da vecchi bunker e reperti della seconda guerra mondiale. La
vista sul mare del Nord è splendida, ma tira un vento che sembra ancora più
forte di ieri.
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Hirtshals Fyr
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Ci
rimettiamo in viaggio verso Sud, passiamo da THISTED, attraversiamo l’isola di MORS e giungiamo a SKIVE.
Sostiamo nel parcheggio VUC (centro studi) per la notte, fornito di bagni.
Questa
mattina ci muoviamo prima del solito. Riprendiamo la strada 26, passiamo per VIBORG fino ad incrociare la 13 e poi altre strade per giungere a BILLUND, dove visitiamo LEGOLAND.
(di cui puoi leggere il nostro diario su questo sito.
In serata
arriviamo a RIBE e
parcheggiamo vicino al centro storico. La famosa cittadina ha un centro
medievale tra i più antichi e meglio conservati della Scandinavia. Un dedalo di
stradine acciottolate su cui si affacciano le antiche case in legno e
muratura e più di 100 edifici, che sono diventati monumento nazionale, è ciò
che ci appare non appena passato il ponte sul fiume omonimo. Fa molto freddo e
tira un forte vento che non ci impedisce di aspettare l’arrivo della “Sentinella della notte”. Appare quasi
d’incanto nella Torvet,
vestito con un’antica divisa, reggendo in una mano una lunga mazza ferrata e
nell’altra una lanterna: ci ricorda tanto il “Veilleur de la nuit” di Turckheim in Alsazia!
(vedi nostro diario su questo sito) Immediatamente circondato dai
turisti inizia il suo giro di ronda, soffermandosi a narrare (nella propria
lingua, in tedesco ed inglese) le antiche storie della città. Lo seguiamo per
un po’, fin quando infreddoliti ed affamati torniamo al camper per la cena. Per
la notte ci spostiamo nel vicino parcheggio di un supermercato.
Finalmente
ci svegliamo con una bella giornata di sole ed un vento un po’ meno violento.
Visitiamo la imponente Domkirke
del XII secolo, chiesa romanica a cinque navate. Girando per le incantevoli
stradine vediamo la casa più piccola di Ribe, la chiesa di S. Caterina,
che faceva parte di un convento medievale, e raggiungiamo il Museo dei Vichinghi in Odins Plads dove sono
conservati splendidi reperti che vanno dai tempi dei vichinghi fino al XVIII
secolo.
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Ribe
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Torniamo
al camper per il pranzo e nel primo pomeriggio entriamo nel Gamble Radhus (non accessibile ai disabili),
splendida costruzione del 1496. Camminiamo poi lungo l’antica banchina del
porto di Ribe
dove è ormeggiata una copia del Johanne Dan, un
veliero del 1867.
Verso le
17:00 ci rimettiamo in viaggio ed attraversata una lunga striscia di terra
(circa 10 Km) che la collega alla terraferma, arriviamo sull’isola di RØMØ. Percorriamo tutta la Vesterhavsvej e
sbuchiamo su una immensa spiaggia di
sabbia finissima. All’orizzonte il Mare del Nord, centinaia di auto e
camper parcheggiati sulla riva e nel cielo splendidi aquiloni colorati si
muovono leggeri nell’aria. Per un attimo rimaniamo immobili a guardare lo
spettacolo e poi ci muoviamo per raggiungere il mare. Guidare per circa 1 Km su
quella vasta spiaggia è stato fantastico.
Entriamo
poi nel Camping Kommandorgarden di MOLBY (sempre sull’isola), dove il
pagamento è richiesto anticipato, docce a gettoni, anche nel bagno disabili che
è sprovvisto di chiave ed ha la doccia non idonea. Abbiamo anticipato 2 notti,
ma vista la situazione pensiamo di ripartire domani mattina.
Ha
piovuto tutta la notte e quando ci svegliamo sta ancora piovendo! Lasciamo il
Camping (ci hanno rimborsato la notte pagata anticipata) e decidiamo di girare tutta
l’isola di RØMØ. Dopo una
breve sosta al porticciolo di HAVNEBY
seguiamo la Sonderstrandvej
per raggiungere l’immensa spiaggia che in quel punto è larga 2,5 Km. La percorriamo con il camper per circa 7
Km verso nord costeggiando le dune, arrivando fin nei pressi di LAKOLK. La rifacciamo poi tutta a
ritroso poiché non abbiamo trovato strade di sbocco dalla spiaggia e torniamo
quindi al punto di partenza. Viaggiare su questa vasta spiaggia è stata un’esperienza veramente indimenticabile.
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Isola di Romo – spiaggia
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Isola di Romo
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Ha smesso
di piovere ma il forte vento non accenna a diminuire. Tornati sulla Sonderstrandvej,
prendiamo la strada che porta a nord e, dopo pochissimi chilometri, ci
imbattiamo in una pasticceria fornitissima. Naturalmente facciamo sosta per
un’ottima colazione e per acquistare pane fresco.
Continuando
nel nostro giro ci godiamo tutti i paesini situati sul lato est dell’isola,
scovando splendide case con tetti di paglia immerse nella vegetazione.
Dopo aver
pranzato lasciamo l’isola di RØMØ e raggiungiamo MØGELTØNDER, delizioso villaggio, la cui strada principale (Slotsgade) è in antico acciottolato, costeggiata da tigli e
casette in cotto con tetti di paglia.
La antica Church del XII secolo è
momentaneamente chiusa perché stanno celebrando un matrimonio. Dopo circa
mezz’ora, quando entriamo, restiamo letteralmente a bocca aperta per la
bellezza della chiesa. E’ ricca di arredi, affreschi e dipinti ed ha uno splendido organo fra i più antichi e
meglio conservati della Danimarca. Percorrendo tutta la caratteristica Slotgade arriviamo al Castello
Schacknborg, residenza del principe Joachim,
figlio più giovane della regina. Di fronte si estende un bellissimo parco
aperto al pubblico.
Ceniamo
al ristorante Schacknborg Vesterkro e
sostiamo per la notte nel parcheggio della scuola (con bagni) in Møllevej, nei
pressi dello stesso locale e della chiesa.
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Rist. Schacknborg Vesterkro
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Tonder
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In poco
tempo arriviamo a TØNDER,
importante porto nel medioevo e, nei secoli successivi, divenuta famosa per la
produzione di pizzi e merletti. Esploriamo il piacevole centro cittadino con
stradine pittoresche, costeggiate da case con portali decorati e frontoni
riccamente lavorati.
La Kristkirken del
XVI sec. conserva ricchi arredamenti, dipinti ed intarsi di pregio.
L’attrazione turistica della città è l’Antica
Farmacia, edificio del XVII sec., che si sviluppa su tre piani per 1200 mq.
di spazio espositivo, dove si può comprare di tutto. Lungo la Uldgade si allineano casette basse con tetti spioventi e
bovindi dove anticamente, al lume di candela, le donne lavoravano al tombolo i
loro merletti.
Ci
rimettiamo in cammino e per il pranzo ci fermiamo al Ristorante Hansen’s Gaestgivergard di TINGLEV.
Dopo
pochi chilometri lasciamo la Danimarca ed entriamo in Germania. Avendo ancora qualche giorno a nostra disposizione, che
avevamo “risparmiato” saltando, purtroppo, la visita dell’isola di ÆRØ, decidiamo di visitare LUBECCA, visto anche la sua non
eccessiva distanza. Prendiamo quindi l’autostrada A7 fino ad incrociare l’A210
per KIEL e da qui la strada 76 per EUTIN, seguendo poi le indicazioni per NEUSTADT, dove sostiamo nel Camping sul mare Lotsenhaus (www.campingplatz-lotsenhaus.de).
Ne avevamo visitati altri nella zona, ma si sono rivelati non accessibili ai
disabili e quelli che lo erano avevano il bagno disabili provvisti di Chiave
Euro che non avevamo, ma che ci siamo procurati subito non appena
rientrati in Italia.
Visita di
LUBECCA e di cui puoi leggere
il relativo diario su questo sito.
Abbiamo
impiegato questi due giorni per il viaggio di ritorno, facendo sosta per una
notte sempre in territorio tedesco, nei pressi di FUSSEN.
La nostra
bella vacanza in Danimarca è finita. Questo Paese ci ha veramente affascinati
con le sue isole, le distese di campi di grano, brughiere e foreste, le vaste
dune sabbiose, i fiordi e le lunghe strisce di sabbia.
Le città
ed i suoi paesini curati e caratteristici, con case colorate e tetti di paglia.
Castelli e parchi che sembrano usciti dalle favole del loro più grande
scrittore H.C. Handersen.
Il vasto utilizzo di energie alternative, fra cui quella eolica e solare,
mostra l’attenzione che ha il Paese verso le problematiche ecologiche.
Una delle
cose che ci ha impressionato maggiormente è stata la fitta dislocazione di
servizi igienici pubblici. Sono ovunque, anche nelle chiese ed in ogni
porticciolo e, cosa più incredibile, sono sempre forniti di sapone, carta
igienica e pulitissimi.
I danesi
hanno un forte senso di patriottismo e si può ben vedere nella loro bandiera che
sventola ovunque. Sono orgogliosi di appartenere alla monarchia più antica del
mondo e nei confronti della famiglia reale hanno profondo affetto. Sono molto
gentili e socievoli e la maggior parte di loro parla inglese.
Altra
cosa che ci ha sorpreso è la segnaletica stradale, situata a pochi centimetri
da terra e molto spesso nascosta dall’erba alta.
La
Danimarca è una nazione bella ed ospitale e merita di essere visitata ancora
per scoprire tanti altri bei posti che non siamo riusciti a vedere.
Per vedere tutte le foto di questo viaggio clicca sulla nostra Photo gallery