di
Luisa e Pietro Sergi
Partiamo di buon mattino con la nostra “Giuditta” per una
breve vacanza nel modenese. Le previsioni del tempo non sono molto belle, ma
noi siamo fiduciosi e come sempre felici di andare alla scoperta di posti
nuovi.
Alle 9:00 arriviamo a Modena e parcheggiamo in Piazza Roma, dove si erge il
seicentesco Palazzo Ducale. Sorto su
un antico castello, ha una lunga ed imponente facciata ed attualmente è sede
dell’Accademia Militare.
L’immediata impressione che abbiamo
su questa città è veramente ottima: lunghi e splendidi portici consentono di camminare tranquillamente, costeggiando bei
negozi ed antichi palazzi in un clima sereno e rilassato.
Percorriamo Via Farini per svoltare poi sulla Via Emilia dove, poco oltre, in fondo a Piazza Mazzini, si
affaccia la Sinagoga costruita nella
seconda metà dell’ottocento.
La Cattedrale è il monumento più spettacolare della città. Eretta a
partire dal 1099, in stile romanico
è ricca di figure scultoree, alcune
veramente particolari, che l’adornano in ogni sua parte. E’ sormontata dalla Torre Campanaria, alta 86 mt., detta la
“Ghirlandina”. Entrando dal portale
maggiore (per i disabili l’accesso è da Via Lanfranco), dove due leoni di epoca
romana sembrano fare la guardia, si scopre tutta la sua bellezza che l’ha resa
una dei massimi capolavori dello stile romanico-europeo. La cripta, con splendidi affreschi colorati, ospita il sarcofago di S. Gemignano patrono della città.
Usciti dal Duomo entriamo nel Palazzo
Comunale dove sono visitabili alcune antiche sale, tra le quali la Sala del Fuoco ed il Camerino dei
Confirmati, tutte mirabilmente
affrescate.

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Modena – Palazzo Ducale
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Piazza Grande – Duomo
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Giunti in Piazza Grande il colpo d’occhio è veramente spettacolare.
Siamo nel cuore di Modena, luogo dove si affacciano l’altro lato della Cattedrale, la Ghirlandina ed il Municipio e tutto l’insieme è stato
inserito dall’UNESCO nell’Elenco del
Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Proseguendo sulla Via Emilia giungiamo alla Chiesa di S. Agostino (per i disabili l’accesso è da Via
Sant’Agostino), che quasi si confonde con la mole del Palazzo dei Musei. L’interno del tempio ci lascia a bocca aperta: è
un immenso salone con un bellissimo
soffitto a lacunari completamente affrescato. E’ ormai ora di pranzo e,
percorrendo dei deliziosi portici, ci dirigiamo verso Largo San Giacomo per entrare nel “Ristorante L’incontro” dove gustiamo dei fantastici tortellini con
la panna.

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Modena - Chiesa S.
Agostino
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portici
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Dopo l’ottimo pranzo torniamo verso
i Musei Civici, antico arsenale
militare ed oggi splendida concentrazione di diverse collezioni artistiche e
culturali. La nostra prima visita è alla Galleria
Estense, una delle più importanti raccolte
di dipinti, sculture, disegni, medaglie ed altri oggetti appartenuti
alla casata D’Este. Nelle venti sale
espositive è altamente rappresentata la pittura emiliana e padana dal XV al
XVII secolo.
Nel cortile del Palazzo dei Musei
c’è il Museo Lapidario, ricco di reperti di epoca romana,
medievale e rinascimentale, tutti provenienti dal territorio modenese.
La nostra visita a Modena volge al termine. La città nel
suo insieme, i caratteristici portici ed i suoi monumenti ci sono piaciuti
tantissimo, tutto ci ha fatto sentire a nostro agio in un ambiente bello,
tranquillo ed a misura d’uomo.
Tornati in Piazza Roma riprendiamo “Giuditta” e ci dirigiamo verso Castelvetro di Modena; sostiamo
nel parcheggio di S. Polo dove c’è un parco giochi ed un
bar, per la gioia di Stefano. Mentre ci gustiamo un bell’aperitivo grossi
nuvoloni neri si addensano su di noi e quindi dopo un po’ torniamo su
“Giuditta”, appena in tempo per evitare un violento acquazzone. Dopo cena ci
spostiamo nel parcheggio della Coop per la notte.
Appena alzati andiamo al
supermercato ad acquistare cornetti e qualche bottiglia di buon lambrusco.

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Foto Venturelli - Via S.
Guerro, 29 Castelvetro (MO) tel.059.790258
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Castelvetro
è un borgo medievale di poco più di 10.000 abitanti e nel 2003 ha ottenuto il
riconoscimento della Bandiera Arancione
del Touring Club Italiano. Ha un aspetto
pittoresco, quasi magico,
caratterizzato da torri e campanili.
Quando entriamo nel paese è ancora
presto, quindi quasi deserto, così abbiamo la possibilità di godere al massimo
di questa meraviglia. Percorrendo antiche stradine arriviamo in Piazza Roma dove si affacciano la Torre dell’Orologio, Palazzo Rinaldi, la Torre delle Prigioni
ed al centro una grande scacchiera
realizzata in lastre bianche e nere. La Chiesa
parrocchiale, in stile gotico, è aperta ed alcune persone la stanno
addobbando per un matrimonio.
Entriamo nell’Ufficio Turistico e da
subito ci rendiamo conto di quanto questo piccolo borgo è ricco e vivo di
cultura, di eventi storici, enogastronomici e musicali. Scopriamo anche il Museo dell’Assurdo “MusA”: non è
facile spiegare quello che abbiamo visto ma vale la pena andarlo a visitare. Al
Museo è legato il “Mercurdo”,
mercato dell’assurdo, che si tiene qui ogni due anni.

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Castelvetro (MO) –
Piazza Roma
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veduta di Castelvetro
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C’è anche l’Enoteca Regionale, l’Acetaia
Comunale ed un calendario di
eventi veramente interessanti che si succedono durante tutto l’anno.
Parlando con un uomo del posto gli
chiediamo dove è possibile mangiare i migliori tortellini e lui, senza
esitazione, risponde: da “Zoelle”.
Non glielo facciamo ripetere (avevamo già letto qualcosa di questo locale su
una guida specializzata) e, ripresa “Giuditta”, parcheggiamo proprio di fronte
al ristorante indicato, in località Settecani Via per Modena 181, tel. 059.702635. Pranziamo a base di “gnocchi fritti con prosciutto, tortellini in
brodo con tanto parmigiano (buonissimi) verdure ripiene alla griglia” ed il
tutto innaffiato da una buona bottiglia di lambrusco
fresco. Di fronte al ristorante c’è la Cantina
“Settecani” dove acquistiamo alcune bottiglie di vino.
Essendo abbastanza vicino, decidiamo
di andare a Spilamberto per
una breve visita. Questo antico borgo del 1200, è famoso per l’”aceto balsamico di Modena”, per il “nocino” e gli “amaretti”.
In giugno, nel periodo della festa
di San Giovanni, la consorteria organizza il “Palio dell’aceto balsamico”
al quale partecipano tutte le più importanti Acetaie del territorio. Nel 2002 è
stato aperto il Museo dell’aceto
balsamico tradizionale, che offre la testimonianza di un prodotto ormai
considerato patrimonio culturale del territorio e dei suoi abitanti.

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Spilamberto
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Anche qui possiamo passeggiare sotto
piacevolissimi portici e dopo una sosta per un buon gelato ci rimettiamo in
viaggio fino a giungere a Vignola.
Ceniamo e sostiamo per la notte nel
parcheggio P1 sotto la Rocca, sulla riva del fiume Panaro.
E’ una bella giornata di sole e con
“Giuditta” entriamo in Vignola
parcheggiando in uno stallo del centro, riservato ai disabili.
Vignola
conserva nel centro storico l’impianto di borgo
medievale ed ha quasi 23.000 abitanti. La cittadina è la Capitale della
ciliegia ed è conosciuta in tutta Europa per la sua produzione cerasicola. L’economia è improntata alla produzione e
lavorazione di questo frutto, prima fra tutte la famosa “ciliegia mora di Vignola”.
Anche qui splendidi portici ci conducono nel nostro giro
turistico. E’ quasi d’obbligo fare una sosta alla “Pasticceria Gollini” per
assaggiare una fetta della famosa “Torta
Barozzi”: vi assicuriamo che è deliziosa.
La celebre Rocca, di antichissima e incerta datazione, è uno dei più
interessanti esempi di architettura fortificata della regione. Purtroppo sono accessibili,
a persone su sedia a ruote, solo le sale al piano terreno. Quando entriamo
per visitarle restiamo quasi senza parole: sono completamente affrescate con decorazioni araldiche,
veramente spettacolari. Pietro e Luisa visitano i piani superiori dove si
aprono le sale di abitazione, anche queste mirabilmente affrescate, e la Cappella, di piccole dimensioni, ma con
un soffitto decorato talmente bello e vivace nei colori che ci lascia
estasiati. Scale, con gradini alti e consumati dal tempo, ci conducono alle Sale degli Armigeri, ai panoramici camminamenti e su fino alla Torre di Nonantola, la più antica della
Rocca dove c’è una campana di bronzo dedicata ai Caduti e Dispersi di tutte le
guerre. La vista del borgo da lassù è mirabile.
Di fronte alla Rocca, su Piazza Cavour, si erge il Palazzo Boncompagni del
XVI secolo al cui interno c’è una ardita scala “elicoidale” con gradini
pensili.

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veduta di Vignola dal P1
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camminamenti della Rocca
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Mentre torniamo al camper ci
accorgiamo che molti alberi della città sono dei ciliegi e decidiamo quindi che, prima di lasciare questa zona,
dobbiamo entrare in diretto contatto con le ciliegie. Poco prima di arrivare
all’autostrada notiamo un grande frutteto con una rivendita lungo la strada.
Sul lungo bancone sono in mostra decine di piccoli contenitori colmi di fragole
e splendide ciliegie “duroni”. Dopo
averne acquistate un po’ non resistiamo e, con il permesso dei titolari, ci
avviciniamo al frutteto e cogliamo direttamente dagli alberi i dolci frutti
rossi, mangiandoli con gioia quasi infantile. E’ stato molto bello!
Abbiamo passato tre splendide
giornate visitando luoghi belli e ricchi di fascino, di storia, di cultura e di
arte. Non dimenticheremo facilmente il lambrusco, i tortellini, l’aceto
balsamico, le ciliegie ed il Museo dell’Assurdo di un piccolo borgo modenese.
Per vedere tutte le foto di questo viaggio clicca sulla nostra Photo gallery
A Modena abbiamo parcheggiato
in Piazza Roma come consigliatoci dalla Polizia Municipale (059.20314), poiché
era il posto più vicino per l’itinerario sopra descritto. Si tratta di un
parcheggio a pagamento, dotato anche di alcuni stalli riservati ai disabili
muniti di speciale contrassegno; coordinate GPS: N.4438880 - E.01055775. Per
maggiori informazioni consultare http://turismo.comune.modena.it
Castelvetro di Modena è dotata di un CS e PS in Via Destro
Guerro all’uscita del paese, ma ci hanno sconsigliato il pernottamento per
rumori, la mattina presto, della ditta
adiacente. Abbiamo prima sostato nel parcheggio
di S. Polo dove c’è un bel parco
giochi ed un bar, mentre per la notte abbiamo preferito il parcheggio della Coop
(veramente tranquillo) in Via Palona; coordinate GPS: N.4430030 - E.01056817.
Per visitare il Borgo siamo saliti
con il camper al parcheggio del cimitero in Via Cialdini; coordinate
GPS: N.4430125 - E.01056540.
Altre informazioni su http://www.comune.castelvetro-di-modena.mo.it/
Per la breve sosta a Spilamberto ci siamo fermati proprio all’ingresso del borgo in un
parcheggio vicino alla Farmacia.
A Vignola abbiamo sostato per
la notte nel parcheggio P1 (davvero
tranquillo) sulla riva del Panaro, sotto la strada provinciale. Dal parcheggio,
video sorvegliato, si può raggiunge il centro storico percorrendo un tunnel
(che parte da lì) e poi una scalinata, oppure una “ripida” salita, inadatta per i non deambulanti!
Coordinate GPS: N.4428530 - E.01100724. Come detto nel racconto noi abbiamo
avuto la necessità di spostarci e parcheggiare vicino alla zona pedonale, trovando
posto di fronte alla Cassa di Risparmio di Vignola. Altre notizie cliccando qui
http://www.comune.vignola.mo.it/