di
Luisa e Pietro Sergi
Le Terre di Siena, sono un “angolo di terra” carico
di suggestione, di antico mistero e di pura bellezza. Come attratti da una
suadente malia, ci torniamo ogni volta per “navigare” nel suo affascinante
paesaggio che si dilata a perdita d’occhio, muovendosi lentamente in un
cromatismo talmente bello da lasciare senza parole. Morbide colline, strade
bianche, vellutati terreni arati, cipressi, vasti vigneti, sconfinati campi di
grano, boschi vergini: una grande opera d’arte di natura incontaminata, immersa
in un silenzio pieno d’armonia che rigenera lo spirito.
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Terre di Siena
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Percorrendo la Val di
Merse (in auto), fra boschi di lecci, castagni e ginestre, giungiamo a MURLO.
Questo piccolo borgo-castello situato su una collina, a circa 300 metri s.l.m.,
è considerato il cuore “storico” della valle. Le sue origini sono legate
all’antica e misteriosa Civiltà
Etrusca, testimoniata dai tanti reperti archeologici rinvenuti nella zona.
Insignito dal T.C.I. della Bandiera
Arancione, Murlo è un minuscolo
e delizioso borgo che ha conservato, intatto nei secoli, con le vecchie
abitazioni costruite sul circuito delle antiche mura, l’aspetto medievale.
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Murlo – foto scaricata
da internet
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Murlo – Piazza delle Carceri
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Percorriamo le sue stradine in acciottolato, fra piccole
case in pietra, senza incontrare nessuno ed in breve ci ritroviamo in Piazza della Cattedrale dove,
nell’imponente Palazzo Vescovile, visitiamo il Museo “Antiquarium di Poggio Civitate”
(l’edificio è dotato di montascale per disabili). La sede museale espone
numerosi reperti del VII-VI secolo a.C., tra i quali lastre in terracotta,
disposte nella loro funzione originale di fregio del tetto di un edificio
principesco etrusco, (rinvenuto nel sito archeologico di Poggio Civitate)
al culmine del quale è collocato il pezzo più celebre del museo: una statua
umana barbata con cappello, chiamata il “cappellone”,
accompagnata da una sfinge.
Esposti nei tre piani del palazzo, si possono inoltre
ammirare una grande quantità di oggetti domestici in avorio, osso, ceramica,
bronzo ed alabastro: preziosa testimonianza sugli usi, i costumi, i contatti e
gli scambi commerciali della raffinata civiltà etrusca dell’epoca.
Usciti dal Museo ci fermiamo a parlare con un uomo intento a
riparare un cesto, con fili di giunco selvatico. Apprendiamo da lui che a Murlo, fino a qualche anno fa, vivevano
un centinaio di persone e che oggi ci sono solo una ventina di abitanti. La
maggior parte delle case sono state comprate da italiani e stranieri che
vengono a Murlo per brevi periodi
durante l’anno e solitamente d’estate. Vivere in questo borgo, anche per pochi
giorni, consente di riappropriarsi della propria dimensione umana e ritrovare
dei ritmi di vita dimenticati.
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Murlo – Palazzo
Vescovile
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Terre di Siena
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Ci rimettiamo in viaggio, tra boschi, vigneti ed oliveti e
dopo più di un’ora arriviamo a TREQUANDA. Il borgo è adagiato su un colle a
462 metri s.l.m., in una delle aree naturali più integre delle Terre di Siena.
Dopo aver parcheggiato nei pressi del centro storico,
entriamo nell’Ufficio Informazioni dove scopriamo che, oltre a fornire il
materiale illustrativo, gli addetti vendono anche i prodotti gastronomici
locali. Gli chiediamo se possono indicarci un buon ristorante dove mangiare e
la loro risposta è stata: “se è la prima volta che venite qua e pensate che non
tornerete ancora, dovete proprio andare al “Il
Conte Matto”, in fondo alla discesa, subito fuori la porta”. Il Ristorante
è molto carino, con una fantastica terrazza dalla quale si gode uno splendido
panorama. L’odore proveniente dalle cucine ed il menù ci hanno conquistato
subito. Abbiamo iniziato con un tortino
di patate e funghi porcini con vellutata di pecorino, a seguire una
saporita ed abbondante tagliata ricoperta
di funghi porcini, insieme a tante
fette del buonissimo e famoso pane di Trequanda ed il tutto
innaffiato da una bottiglia di Farfarello
rosso. Per chiudere parfait di
mandorle e croccantino e la delizia di cioccolato fondente. Tutto veramente
buono! (ottimo rapporto qualità/prezzo)
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Trequanda - parrocchiale
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Trequanda - Municipio
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Dopo l’appagante pranzo visitiamo il centro storico che è
interamente raccolto intorno a quelli che sono i suoi edifici di maggior
rilievo. Nella Piazza Garibaldi si
ergono: il Municipio, la piccola Chiesa dell’Immacolata a lato della
quale si accede al Castello, del
XIII secolo, con una imponente Torre
cilindrica, antica residenza dei Cacciaconti
e la bellissima Chiesa dei santi Pietro e Andrea. Questa parrocchiale del ‘200 ha una stupenda facciata a scacchi
ed al suo interno preziose opere d’arte attribuite al Sodoma ed al Sansovino.
Stradine in acciottolato si diramano in splendidi vicoli che percorrono il
borgo.
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Trequanda – vicoli del
borgo
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Nel visitare questi due piccoli borghi abbiamo sentito, in
maniera viva e struggente, la voglia di restare, di fermarsi, di nuotare
lentamente in questa natura così armoniosa ed unica. Ma un’occhiata
all’orologio ci riporta alla realtà, si è fatto tardi e ci rimettiamo in
viaggio per tornare a casa.
Nelle Terre di Siena ci sono ancora tantissimi antichi
“gioielli” da scoprire e noi ci torneremo, per assaporare nuovamente la serena
armonia che emana intatta da questa zona bellissima.
Per vedere tutte le foto di questo viaggio clicca sulla nostra Photo gallery
A MURLO comodo parcheggio con bagni pubblici
all’ingresso del paese; per informazioni http://www.comune.murlo.siena.it/
Anche a TREQUANDA abbiamo notato un parcheggio
adiacente il centro storico; per informazioni http://www.comune.trequanda.si.it/