Pitigliano, Sovana
e Sorano (GR)
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di
Luisa e Pietro Sergi
Il nostro viaggio ci ha condotto nel cuore della Maremma grossetana alla scoperta
di tre bellissimi e antichi borghi: Pitigliano, Sovana e Sorano.
Arriviamo a PITIGLIANO
verso mezzogiorno, dopo circa quattro ore di viaggio a causa di un traffico
intenso. Lo splendido borgo è adagiato su una rupe a m. 313 s.l.m., circondato
da verdi vallate percorse dai fiumi Lente e Melata: la visione è spettacolare e
magica.

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Pitigliano
– ingresso al centro storico
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Acquedotto
Mediceo
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Dopo un pasto veloce entriamo nel centro storico. L’abitato, tutto costruito in tufo, è completamente
amalgamato alla roccia e le testimonianze delle epoche e civiltà diverse che si
sono succedute, si possono avvertire ad ogni passo. Pitigliano è detta anche la “Piccola Gerusalemme” per la presenza
di una comunità ebraica risalente
fin dal XV Secolo.
Fuori le mura si erge l’imponente Acquedotto Mediceo seicentesco e, attraverso un maestoso arco, entriamo nella piazza
dove possiamo ammirare Palazzo Orsini,
il maggiore monumento di Pitigliano.

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Pitigliano
- Palazzo Orsini
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scorcio
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Ci inoltriamo poi per i vicoli pittoreschi, caratterizzati
da scalinate e piccole logge, fino a giungere ad un’altra piazza dove si trova la
Cattedrale, sovrastata da una
caratteristica Torre campanaria. In
fondo alla piazza una Stele in travertino, sormontata da un piccolo
orso, celebra il casato degli Orsini.
Arriviamo nel Quartiere
ebraico dove visitiamo vari ambienti scavati nel tufo: il bagno rituale, la
macelleria, la cantina Kasher, il forno degli azzimi e la tintoria. Sopra al Museo di Cultura Ebraica, dove sono esposti oggetti usati per il culto, è
situata la Sinagoga, costruita nel
1598.

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Pitigliano – Stefano e Luisa
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Nel ghetto, in un
negozio di prodotti tipici, acquistiamo degli “sfratti”. Lo “sfratto” è un dolce ebraico risalente alla metà del XVII secolo. Nei primi anni
del 1600 gli ebrei che abitavano in Pitigliano furono costretti, da un editto di Cosimo II dei Medici, a lasciare le
proprie abitazioni e concentrarsi in una zona ghetto a ridosso della Sinagoga.
Lo sfratto fu intimato da un ufficiale giudiziario con il gesto rituale di
picchiare alla porta della casa ebrea con un bastone. Gli ebrei, 100 anni dopo,
per ricordare l’imposizione subìta, crearono, appunto, lo sfratto: un dolce a forma di bastone, lungo 15-25 cm, rivestito di
pasta e ripieno di un impasto di miele, noci, scorza d’arancio, semi di anice e
noce moscata.
Continuando a passeggiare nel borgo ci ritroviamo nella piazza
principale e, in un bar affollatissimo, facciamo sosta per un gelato. Poco dopo
incontriamo alcuni nostri amici camperisti di Prato con i quali
c’intratteniamo.
Quando ci svegliamo ci dà il buongiorno un bel sole ma anche
un vento forte che soffierà per tutto il giorno. Facciamo una sosta alla
Cantina Cooperativa di Pitigliano, in Via Ciacci, dove acquistiamo alcune bottiglie di vino della
zona e giungiamo a SOVANA,
che si trova ad una decina di chilometri da Pitigliano.
Questo piccolo borgo di poche case, attraversato da un’unica
strada, è compreso da un lato dalla Rocca
Aldobrandesca e dall’altro dal Duomo.
L’abitato è situato a m. 291 s.l.m. su un blocco di tufo ed
è ricco di importanti monumenti. Lo percorriamo, in tutta la sua lunghezza,
accompagnati da folate di vento polverose che ci tolgono un po’ del piacere
della visita a questo grazioso borgo.

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Sovana
– Torre dell'Orologio
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Palazzo
Pretorio
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Piazza Pretorio è uno scenario indimenticabile, vi
si affacciano tantissimi edifici storici: La
Torre dell’Orologio, Palazzo Pretorio (XIII Sec.) la Loggia del Capitano con uno stemma di
Cosimo I, il Palazzetto dell’Archivio
(XII Sec.) Palazzo Bourbon del Monte,
l’antichissima Chiesa di San
Massimiliano (IV Sec.) e la Chiesa di
Santa Maria (XIII Sec.). Al lato estremo del paese il Duomo Romanico,
splendido nella sua antica purezza, è gremito di gente: al suo interno si sta
celebrando una cerimonia sacerdotale che, un cartello ci avvisa, si protrarrà
fino alle 13.
Il vento continua a soffiare e così riprendiamo la nostra
“Giuditta” e, fatti pochi chilometri, lo splendido borgo di SORANO ci appare in tutta la sua
magia. Anche questo abitato sorge su uno sperone di tufo a m. 379 s.l.m. e
sovrasta la valle del fiume Lente.

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Veduta
di Sorano
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Fortezza Orsini
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Appena pranzato ci avventuriamo alla scoperta di Sorano che si sviluppa in un dedalo di
vicoli incantevoli, cortili, logge e scale esterne. Ci sono cantine scavate nel
tufo, dove in passato venivano eseguite le varie fasi della vendemmia. Da vari
belvedere possiamo ammirare i “Colombari”
e la Necropoli di San Rocco. Anche
qui il paese conserva l’antico Ghetto
Ebraico.
Egidia e Pietro si avventurano in salita per visitare la Fortezza Orsini, che domina il borgo,
ma la trovano chiusa.
Il nostro girovagare termina al tavolino di un bar
all’aperto dove prendiamo un aperitivo per la gioia di Stefano.

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Sorano – Stefano e
Pietro, che riprende fiato
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Per visitare questi tre borghi abbiamo percorso le Vie Cave, denominate anche Cavoni, che
costituiscono una affascinante rete viaria di epoca etrusca. Le Vie Cave sono percorsi tagliati nel tufo, molti dei quali seminascosti dalla
vegetazione ed alcuni incassati tra alte
pareti di roccia. Sin dal tempo degli etruschi erano importanti vie di
comunicazione ai vari insediamenti e alle Necropoli. Queste vie scavate nel
tufo, molto suggestive e interessanti, meritano un viaggio a sé: per noi sono
quasi impossibili.
Dopo colazione ci incamminiamo verso casa, attraverso la
campagna della Val d’Orcia, così bella nei colori della primavera.
Abbiamo visitato tre magnifici borghi: tre antichi fiori
nati dal tufo e ancora immersi nella magia di storie che si perdono nel tempo.
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PITIGLIANO dista da Prato,
dove viviamo, circa 240 Km; a Calenzano (FI) ci siamo immessi nell’A1 direzione
Roma con uscita Orvieto, per poi prendere la SS71 ed infine la Maremmana SS74.
Per il ritorno abbiamo fatto la Cassia (SS2) da Aquapendente
fino a Siena e da qui il raccordo autostradale per Firenze Certosa e quindi
l’A1 uscendo a Calenzano.
Pitigliano è insignito della Bandiera
Arancione del Touring Club Italiano ed è tra “I Borghi più belli d’Italia”. Per
visitare il borgo siamo andati con il camper vicino all’ingresso del centro
storico e dopo aver fatto scendere Stefano abbiamo parcheggiato il mezzo nel
piazzale antistante l’ospedale in Via Ciacci (è
vietato ai camper eccetto quelli muniti di speciale contrassegno con
disabile a bordo!!!); per la notte ci siamo spostati nella vicina Piazza
Nenni. Palazzo Orsini, il Museo Archeologico e la Sinagoga non sono accessibili alle persone su sedia a rotelle. Ufficio
Turistico in Piazza Garibaldi Tel. 0564.61.71.11; Amministrazione Comunale Tel.
0564.61.63.22 - www.comune.pitigliano.gr.it
Pure SOVANA, frazione di Sorano, è tra “I Borghi più belli d’Italia”. Ci sono
diverse possibilità di parcheggio segnalate anche da questo sito e sul posto;
noi abbiamo parcheggiato in un piazzale parzialmente sterrato vicinissimo al
borgo, ma è sconsigliato a mezzi lunghi e non è facile trovarci uno spazio! La
vicina Necropoli non è accessibile ai disabili in carrozzina.
Anche nel bellissimo borgo di SORANO sventola la Bandiera
Arancione del TCI. Abbiamo sostato, anche per la notte (veramente tranquillo),
nel parcheggio a destra dell’ultimo tornante provenienti da Sovana
e salendo verso il paese. Ufficio Turistico Tel.
0564.63.30.99; Comune di Sorano Tel. 0564.63.30.23 – www.comune.sorano.gr.it