di
Luisa e Pietro Sergi
Dopo tante settimane di freddo, neve, pioggia e vento, le
previsioni del tempo per questo sabato sono fantastiche: sole e temperature
primaverili. Ne approfittiamo subito per passare la giornata nel CASENTINO,
una bellissima valle nel cuore dell’appenino toscano, alle sorgenti del fiume Arno, per visitare l’antico borgo di POPPI.
Per conoscere l’equipaggio clicca qui
Partiamo felici per la nostra nuova avventura ed arrivati sul Passo
della Consuma ci fermiamo ad ammirare il paesaggio: la neve caduta nei
giorni precedenti è di un candore abbagliante sotto i raggi del sole.
Proseguiamo fra boschi di faggi, castagni, querce e dolci colline ed ecco che
scorgiamo in lontananza POPPI: il borgo, ancora avvolto nella leggera
nebbia mattutina, ha un aspetto fiabesco. Situato su di una collina, a 437
metri di altezza, ha una caratteristica forma ad “L” ed ha sulla sommità il Castello dei Conti Guidi, visibile da tutta la valle.
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Poppi – Foto aerea
scaricata da internet
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Entriamo dalla Porta
della Torre e parcheggiamo l’auto in Piazza
Amerighi, cuore del centro storico. Dalla piazza la vista di questo
delizioso villaggio è veramente incantevole. Dalla stessa si diparte la strada
principale, Via Cavour,
completamente porticata, dominata
dall’Oratorio della Madonna del Morbo,
un tempio seicentesco a pianta esagonale, con una cupola a squame e contornato
su tre lati da un loggiato.
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Piazza Amerighi
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Oratorio della Madonna
del Morbo
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Seguendo la strada a sinistra della Chiesa una rampa conduce
al Pratello dove si erge maestoso il Castello dei Conti Guidi. Restiamo
incantati ad ammirarlo: è bellissimo. L’edificio è circondato da mura con merli
guelfi e da un ampio fossato. A protezione dell’ingresso principale c’è una
piccola costruzione detta “Munizione”,
di forma quadrata dove c’era il dispositivo del ponte
levatoio. Sul tutto domina un’alta torre in pietra che termina con una cella
campanaria. La costruzione risale al XIII secolo ed è in eccellente stato di
conservazione.
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Castello dei Conti Guidi
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Biblioteca Antica detta
Rilliana
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Mentre Pietro e Stefano visitano la parte esterna, Egidia e Luisa entrano nel castello. Nel cortile notiamo, murati
sulle pareti, gli stemmi dei Vicari che si sono succeduti nel corso del tempo.
Saliamo la bella scala in pietra del Turriani e, percorrendo
ballatoi di legno, arriviamo
ai piani superiori dove visitiamo la Biblioteca
Antica, ricca di 25 mila volumi antichi, di manoscritti e incunaboli. Il Salone del Consiglio è un vero
gioiello, con pareti interamente decorate ed un
soffitto di legno davvero splendido. Entriamo poi nella Cappella dei Conti
Guidi, a pianta quadrangolare con volte a crociera: l’ambiente è
completamente affrescato con “Storie del Vangelo” attribuite a Taddeo Gaddi, principale allievo di Giotto.
Dalle finestre del castello lo sguardo spazia sul magnifico paesaggio del
Casentino.
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Portici di Via Cavour
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Via Cavour
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Torniamo in Via
Cavour e la percorriamo in tutta la sua lunghezza, passeggiando sotto i pittoreschi portici, fino a giungere alla Porta
San Fedele dove, nella piazzetta adiacente, c’è l’antica Abbazia
fondata dai benedettini alla fine del X secolo. All’interno della Chiesa ci
sono pregevoli opere pittoriche e nel presbiterio domina un grande Crocefisso, tempera su tavola, di scuola giottesca. Nella cripta, sotto
l’altare maggiore, c’è il corpo di San Torello. La parte
conventuale dell’abbazia oggi è sede del Liceo Scientifico.
Mentre percorriamo a ritroso la via principale
conversiamo amabilmente con un abitante del posto, al quale domandiamo “come
mai sotto i portici i negozi sono tutti chiusi”. Ci spiega che fino a circa 40 anni fa, sotto i loggiati c’erano tantissime botteghe
artigiane e piccoli negozi ma, con il passare degli anni il borgo si è
spopolato: i giovani hanno preferito dedicarsi ad altri mestieri.
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Porta San Fedele
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Chiesa dell’Abbazia di San Fedele
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Torniamo nella Piazza
del Castello ed entriamo nel Ristorante
“Casentino” dove gustiamo: tagliata al rosmarino, rape saltate e, per
chiudere, un ottimo dolce.
Dopo mangiato ci sediamo al sole sulle panchine della
piazza, beandoci del panorama che si allarga dinanzi a noi, mentre il giovane Arno scorre silenzioso in fondo alla
valle.
Tornando verso Piazza Amerighi notiamo che la Propositura dei Santi Marco e Lorenzo è
aperta (la mattina era chiusa) ed entriamo per una breve visita. La chiesa ha
forme sobrie con pareti intonacate di bianco. Costruita nel 1284, ha una sola
navata ed ospita opere di Ligozzi e Morandini.
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Ristorante “Casentino”
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il Pratello
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POPPI è veramente il “Borgo Gioiello” del Casentino con le sue mura ancora integre, il
magnifico castello, gli stretti vicoli che si dipartono dalla
emozionante strada principale, interamente porticata, gli antichi
palazzi, le chiese ed i monasteri. Abbiamo passato una splendida giornata in questo
delizioso borgo e ci siamo lasciati affascinare dalla sua antica bellezza che
ha lasciato in noi un ricordo dolcissimo.
Nella nostra Photo gallery sono
disponibili tutte le foto del viaggio.
POPPI (AR), che conta 6.154 abitanti di cui
400 nel centro storico, fa parte del Club “I Borghi più belli d’Italia”.
L’abbiamo raggiunto in auto prendendo a Calenzano (FI) l’autostrada A1 direzione Roma con uscita Firenze
Sud e da qui seguendo le indicazioni stradali per Pontassieve, il Passo della
Consuma.
Per la sosta dei veicoli ricreazionali si consiglia di
consultare www.quellicheilcamper.it
e la locale Polizia Municipale ai
numeri telefonici 0575502217 / cell. 3358284318.
Il Castello non è
accessibile alle persone su sedia a rotelle, eccetto il piano terra!
Altre informazioni su www.comune.poppi.ar.it/
Nei DINTORNI segnaliamo i borghi di Stia e Pratovecchio, l’Eremo di Camaldoli
ed il Monastero di La Verna. Nel CASENTINO sono molteplici gli itinerari possibili,
ed ognuno di straordinaria bellezza, come recita il
sito www.casentino.it