di
Luisa e Pietro Sergi
Alcuni mesi fa abbiamo iniziato a pianificare queste vacanze
estive e dopo aver deciso per PRAGA
(Praha) come meta principale (a dire il vero un
pensierino l’avevamo già fatto l’anno scorso al ritorno dal viaggio lungo la Romantische
Strasse), si è provveduto ad una verifica dei campeggi per individuare quello che
faceva al caso nostro sia per l’accessibilità ai disabili sia per il
collegamento da e per il centro. La scelta, rivelatasi poi certamente la
migliore, è ricaduta sul Camping Sokol che consigliamo caldamente a chiunque.
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Veduta
di Praga dal Palazzo Reale (è visibile il Ponte Carlo pieno di gente)
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Partiamo da Prato, dove viviamo, intorno alle ore 5:45 verso
Calenzano per prendere l’A1 direzione Bologna. Il sole non è ancora sorto, ma
sembra che il tempo sarà bello. Facciamo la prima sosta per la colazione nei
pressi di Mantova in un’area di servizio dell’A22. Un
timido sole esce da rade nuvole, mentre la temperatura sul camper è di 23°
gradi; dopo circa mezz’ora ripartiamo per il Passo del Brennero. Entriamo in territorio austriaco e acquistiamo il bollino
autostradale; ha iniziato a piovere e fa piuttosto freddo. Continuiamo sulla A13 ed in prossimità di Innsbruck prendiamo la A12 per poi entrare in territorio tedesco.
Proseguiamo sulla stessa autostrada che diventa poi A93 fino ad
incrociare l’A8 direzione Monaco (Munchen).
Si è fatta intanto l’ora giusta per consumare il pranzo per
cui ci fermiamo in un’area di servizio; ha smesso di piovere, ma è ancora
nuvoloso.
Verso le 14 ripartiamo, ma fatto pochi chilometri, sempre
sull’A8, un piccolo sasso, lanciato dal pneumatico
posteriore di un mezzo pesante, colpisce come un proiettile il nostro
parabrezza causando una vistosa incrinatura. Ci fermiamo poco dopo in un’area
di servizio e facciamo intervenire l’ACI tedesca (ADAC) in
quanto una crepa inarrestabile si allunga velocemente sul
parabrezza. Dopo circa 20 minuti arriva il carro attrezzi e lo seguiamo fino
all’officina di Holzkirchen.
In un primo momento ci dicono che cambieranno il vetro lunedì, ma dopo le
nostre insistenze ci promettono di farlo entro le 17
di domani per il costo complessivo di 600 euro più la chiamata di 134 euro.
Accettiamo la spesa, con la speranza di un rimborso dall’assicurazione.
Questo intoppo ha smorzato un po’ la nostra gioia per il
viaggio intrapreso, ma allo stesso tempo siamo felici che nessuno di noi si è fatto male con questo tipo d’incidente. Ci rassegniamo
e passiamo la notte nel tranquillo parcheggio dell’officina.
Ci svegliamo con un tiepido sole, ma fa freddo e dopo aver
fatto colazione i meccanici ci fanno mettere il camper
in officina “invitandoci” ad andare a fare shopping. Pietro vuole rimanere sul
posto per seguire il lavoro, ma essi dicono che non è possibile e quindi
andiamo a visitare il centro storico di Holzkirchen. Per
far svagare Stefano e tirarlo un po’ su di morale andiamo dritti in un “Bar
Panetteria” per un cappuccino ed una grossa brioche
per tutti. Pranziamo poi in un self-service nelle vicinanze dell’officina e
consumiamo un piatto tipico bavarese, mentre fuori piove a dirotto.
Sono ormai le 16 ed il camper è
pronto; piove ancora e fa freddo, ma non ci badiamo più di tanto, perché siamo
contenti di poter ripartire, finalmente, e lo spavento iniziale dell’evento
accidentale è ormai solo un ricordo. Riprendiamo l’autostrada A8 direzione Regensburg – Plzen - Praga - con la compagnia di un CD
dei mitici Dik Dik e
viaggiamo fino alla frontiera della Repubblica Ceca. Acquistiamo il bollino
autostradale obbligatorio e proseguiamo fermandoci per la cena ed il pernottamento in un’area di servizio a circa 100 km da Praga.
Ci svegliamo con un cielo scuro che pare minacciare altra
pioggia e dopo colazione ripartiamo per Praga
(Praha) ed usciamo
dall’autostrada a Dolni Pocernice arrivando
senza intoppi al Camping Sokol che,
tra l’altro, è ben segnalato in zona.
Il campeggio è piccolo, tranquillo, fondo erboso e fin da
subito ci fa un’ottima impressione; il personale alla reception è gentile e
disponibile tra cui un simpatico giovanotto che parla pure correttamente
l’italiano. In sua assenza è soltanto Luisa che se la sbriga in inglese.
Decidiamo di passare il pomeriggio in ricognizione per
vedere come possiamo muoverci. Ci facciamo accompagnare dal Minibus alla stazione di Dolni Pocernice dove prendiamo un comodissimo treno locale che in quindici minuti ci porta nel centro di Praga:
stazione Masarykovo Nadrazi.
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Camping
Sokol
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Stefano è beato sul
treno
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Alla reception avevamo acquistato il biglietto settimanale
al costo di 280 corone, valido su tutti i mezzi pubblici e che va vidimato una
sola volta appena si usa. Facciamo due passi fino a Florenc e prendiamo la metropolitana per valutarne
l’accessibilità o meno: è comodissima per Stefano, ma non tutte le stazioni
sono accessibili ai disabili, perciò è consigliabile munirsi degli opuscoli
informativi prima di usarla. Riprendiamo poi il treno, ma prima avvisiamo telefonicamente il conducente del
Minibus, che puntualmente si fa trovare al nostro arrivo alla stazione (dal
lato opposto a quello di partenza) e così per tutto il periodo che rimaniamo al
Camping Sokol e che quindi non ripeteremo in seguito.
I percorsi a piedi per Praga sono tutti o quasi acciottolati,
ma non difficoltosi per spingerci una sedia a rotelle come la nostra, che non
ha niente di speciale, ma ha le ruote piene e quelle anteriori non tanto
piccole (175x40) altrimenti possono incastrarsi tra i ciottoli. Per Stefano si
prospettano giorni felici; lui ama muoversi con qualsiasi mezzo ed ogni giorno dovremo prendere il Minibus ed il treno, sia
per l’andata sia per il ritorno, e questi spostamenti lo rendono euforico e
ciarliero.
Decidiamo di visitare il quartiere della Città Vecchia (Starè
Mèsto) perciò ci dirigiamo a piedi verso la Piazza della Città Vecchia
(Staromestské namestì) dove
tutt’intorno e lungo le strade che la collegano alle sponde della Moldava, si
ergono vecchi palazzi, imponenti edifici amministrativi e chiese. C’è tantissima gente ferma davanti alla Torre dell’Orologio Astronomico (Orloj) medievale,
che al rintocco d'ogni ora si anima con una sfilata di personaggi: le figure
dei 12 apostoli e altre che rappresentano la Vanità,
l’Avarizia, la Morte e il Turco. Continuiamo verso il ponte medievale più
famoso d’Europa che collega i due lati della città: Ponte Carlo (Karluv most),
lungo 500 mt, dove gruppi di statue lo costeggiano; è veramente suggestivo e pieno di gente.
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Staromestské
namestì
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Karluv
most
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Ritorniamo in Staromestské
namestì e facciamo un giro (60 minuti) con il Trenino Ekoexpres
il cui percorso è per noi veramente interessante, potendo visitare altri luoghi
in modo più “riposante”. Per pranzo un panino e poi nel pomeriggio rientriamo,
mentre la sera ceniamo al ristorantino del camping dove mangiamo un buonissimo
gulasch. Altra gioia per Stefano è andare al ristorante. Il cibo è per lui un
vero piacere e adora prepararsi e cambiarsi d’abito per andare a mangiare
fuori.
E' in programma la visita al Quartiere Ebraico (Josefov) che
raggiungiamo a piedi dalla stazione ferroviaria. Con un biglietto da 290 corone
visitiamo alcune sinagoghe
trasformate in musei e non utilizzate per il culto, tra cui quella di Pinkas è veramente
impressionante: sulle pareti interne sono scritti i nomi di 77297 ebrei boemi e
moravi vittime dell’Olocausto. Nel 1975 il regime comunista li fece coprire con
della pittura, ma i nomi sono stati in seguito "dolorosamente"
ripristinati. Visitiamo poi l’antico Cimitero
Ebraico dove
c’è la tomba del Rabbino Low al
quale è attribuita la creazione del Golem.
Ci fermiamo per un panino e nel pomeriggio rientriamo al campeggio. La sera
cena nel solito ristorantino del camping: carne con gnocchi e patatine.
Vogliamo visitare il Castello
di Praga (Prazsky
Hrad), sede del Presidente della Repubblica Ceca, e
dalle informazioni assunte si è appreso che il Bus N. 3, attrezzato
per i disabili, passa nei
pressi. Dalla stazione andiamo a piedi a Florenc e prendiamo questo Bus
che ci lascia alla fermata di Hradcnska; poi 15 minuti a piedi e
arriviamo al castello. Visitiamo il Convento
di San Giorgio, la splendida Cattedrale di S. Vito e Pietro ed Egidia salgono sulla Torre (287 scalini); poi l’antico Palazzo Reale (dal quale c’è una
splendida vista su Praga, la Moldava e il Ponte Carlo) e il Vicolo D’Oro, dove anticamente vivevano
gli alchimisti: oggi tanti piccoli negozi sono nelle antiche case. C’è
tantissima gente è quasi impossibile scattare foto e camminare; assistiamo al
cambio della guardia e poi ci sediamo nel bar self-service per un mega panino. Riprendiamo
l’autobus N.3 (non passa frequentemente) che ci riporta a Florenc.
Torniamo al camping e ceniamo al ristorantino: frittelle di patate e pollo alla
griglia.
Decidiamo di andare a piedi per la Parte
Piccola (Malà Strana). Partiamo
dal camping un po’ prima del solito e verso le 9.20 siamo già alla stazione di Masarykovo Nadrazi; ripassiamo
per la Città Vecchia,
il Ponte Carlo e raggiungiamo Mala Strana dove
visitiamo, a turno, la Chiesa di San Michele.
Qui le strade, tutte in salita, che portano al Castello sono
per noi poco agevoli. Facciamo un breve tratto della ripida Nerudova dove si trovano diverse ambasciate tra cui quella Italiana.
Passando sotto il Ponte Carlo arriviamo a Ujezd con
l’intenzione di prendere la funicolare per andare alla Collina di Petrin
(Petrinske sady), dove si
trova una copia della Tour Eiffel in dimensioni ridotte, ma quando arriviamo lì un cartello ci dice che la funicolare è chiusa
per lavori fino a settembre. Non ci resta che pranzare, fare un po’ di spesa in
un supermercato vicino alla stazione e prendere poi il treno per il camping.
Abbiamo deciso di rimanere al campeggio la mattina ed il pomeriggio di andare a visitare la Città
Nuova (Nove Mesto) e Praga di notte. Sebbene si chiami
Città Nuova, in realtà il quartiere risale al Trecento e possiede un buon
numero di chiese e grandi piazze medievali. Siamo nella maestosa e lunghissima Piazza Venceslao (Vaclavske
namesti), luogo d’incontro più popolare di Praga,
dove di fronte al monumento equestre a San Venceslao, vi è una piccola teca
dedicata a Jan Palach,
lo studente che si diede fuoco nella piazza per protesta contro l’invasione
sovietica.
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quartiere
Mala Strana
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Piazza
Venceslao
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Poi tagliamo a destra nella Vodikova
e arriviamo nella splendida Piazza Carlo
(Karlovo namesti) con
l’imponente Chiesa di Sant’Ignazio, il Collegio Gesuita, giardini e fontane. Da qui prendiamo la Resslova e giungiamo sulla Moldava. A sinistra vediamo
l’edificio più eccentrico di Praga progettato dall’architetto californiano
Frank Gehry. E' affettuosamente chiamata la Casa
Danzante (Ginger e Fred) per l’assomiglianza a due
ballerini. Prendiamo a destra lungo la Moldava dove
palazzi imponenti e colorati costeggiano il fiume, tra cui il mastodontico
edificio “Palazzo Adria” sede del Teatro
Nazionale. Attraversiamo la Moldava sul Legii most e la vista è spettacolare da ogni lato; giungiamo in Mala Strana dove in un ristorantino ceniamo
con un piatto tipico della cucina Boema: tre diversi tipi di gnocchi con tre
diversi tipi di carne. Dopo cena raggiungiamo il Ponte Carlo mentre i fanali dell’intera città si stanno accendendo.
La vista di Praga notturna è veramente
affascinante, qualcosa da non perdere. Prendiamo il treno delle 22:38 e
ritorniamo al camping. Stefano si è divertito come non mai, era veramente
felice. Ha continuato a ridere, scherzare e parlare per tutta la sera e non
riusciva più a frenarsi. Noi eravamo beati nel vederlo in quello stato di
completa gioia.
Ci concediamo un po’ di relax al
campeggio e poi andiamo col treno in centro a fare la spesa al supermercato nei
pressi della stazione. Intorno a mezzogiorno siamo di nuovo al camping e la
sera a cena alla Pensione lì vicino dove gustiamo la cucina Ceca.
Lasciamo il camping direzione sud E55 per andare a visitare
la fortezza medievale di Hlubokà nad Vltavou nella Boemia
Meridionale. Ci fermiamo in un parcheggio a pagamento e da qui prendiamo un Minubus, al costo di due euro a testa andata e ritorno, che
ci porta fin su al Castello, ma non riusciamo a visitarlo per via d'alcune
scalinate. Ci accontentiamo comunque di quanto riusciamo a vedere; poi
riprendiamo il Minibus e ritorniamo giù.
Dopo pranzo ripartiamo alla volta di Ceske Budejovice dove visitiamo il
centro storico con la sua splendida piazza (namesti Premysla Otakara II) ritenuta la
più grande della Repubblica Ceca. Sempre nella piazza, il bel municipio, con guglie barocche e
all’angolo opposto della piazza l’imponente Torre nera (Cerna vez) alta 72 mt e sulla quale si può salire.
Andiamo per visitare la fabbrica della birra Budvar, ma ci dicono che sarà possibile
solo domani alle 14 per cui decidiamo di proseguire
fino a Cesky
Krumlov,
ma ci fermiamo poco prima presso il piccolo campeggio Kemp “U Kuceru” lungo il fiume per la cena ed il pernottamento.
Giungiamo nell’affascinante cittadina medievale di Cesky Krumlov dove ci fermiamo nel
parcheggio a pagamento P3 sulle rive del fiume Moldava. Da qui, attraverso una
stradina acciottolata, si arriva subito nella Città Vecchia (da non perdere) e poi fino al castello (Hrad) che è collegato anche da alcuni ponti con la parte
principale della città vecchia, dove casupole con porticati si evidenziano
sulle sponde del fiume.
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Hlubokà nad
Vltavou
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Cesky
Krumlov
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La vista della città dal castello è veramente splendida; in
un fossato fuori della porta d’ingresso ci sono degli orsi e il giardino
adiacente è magnifico. Per il pranzo ritorniamo al camper e ci spostiamo nel
parcheggio di un supermercato dove facciamo anche un
po’ di spesa.
Intanto è incominciato a piovere e per la verità il tempo
fino ad oggi non è stato un granché con cambiamenti
repentini della temperatura. Avremmo voluto vedere ancora tante altre cose, ma
proprio per il tempo cattivo decidiamo di rientrare in Italia e andare dritti a
Rimini.
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