Puglia - la Valle d’Itria
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di
Luisa e Pietro Sergi
Con la primavera “Giuditta” ed il
suo equipaggio si animano dal letargo invernale ed iniziano a sognare i viaggi
che, tempo permettendo, potranno fare fino al tardo autunno.
La nostra prima méta di quest’anno è la Valle d’Itria, una porzione di territorio della Puglia centrale tra
Bari, Brindisi e Taranto. Il suo territorio coincide con la parte meridionale dell’altopiano delle Murge. Le peculiarità
principali della valle sono: i trulli,
tipiche abitazioni in pietra a forma di cono, i muretti a secco che disegnano delicatamente la campagna coltivata a
vigne ed ulivi, ed il colore bianco candido delle costruzioni.
Per conoscere l’equipaggio clicca qui.
Provenendo da nord, Noci
è come una piccola porta che apre la via verso un posto incantato che è la
Valle d’Itria.
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Il nostro itinerario
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ALBEROBELLO è situato su due rilievi collinari a circa 400 metri
d’altezza e si fregia della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Sulla
sommità occidentale si allineano i trulli (più di mille), in un agglomerato
urbano suddiviso in due rioni: Rione
Monti e Aia Piccola i quali, nel
1986, sono stati riconosciuti dall’UNESCO Patrimonio
Mondiale dell’Umanità.
Dalla vetta di Rione
Monti, dove domina la Chiesa di
Sant’Antonio, anch’essa a trullo, si diramano sette caratteristiche vie in
discesa, costeggiate da magnifici trulli bianchi e
grigi, tutti diversi tra loro.
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Alberobello - Chiesa di
Sant’Antonio
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Alberobello – Rione
Monti
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Queste costruzioni furono edificate dai contadini del posto,
appoggiando, una sopra all’altra, le pietre in sequenza circolare, per fare in
modo che il tetto fosse solido e resistente. I tetti dei trulli sono decorati
con pinnacoli di varie forme e simboli astrologici, religiosi e primitivi, per
propiziare buoni auspici e protezione. E’ un luogo che lascia senza parole, certamente
unico e scenografico, “…è talmente
particolare che sembra far parte di un altro pianeta …”
così definisce Alberobello la
scrittrice Patricia Schultz nel suo libro “1000
luoghi da vedere nella vita”. Come non darle ragione!
Passeggiando nel dedalo di vicoli si può osservare la
particolare struttura del Trullo Siamese,
con il tetto costruito da due coni uniti. Il caratteristico Rione “Aia Piccola”
conta 400 trulli, ancora utilizzati come abitazioni, che costeggiano vie
tortuose ed ameni vicoletti dove aleggia ancora una
primitiva e particolare atmosfera: sono la parte più autentica di Alberobello.
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Alberobello
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Alberobello – “Casa
d’Amore”
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Dal belvedere di Piazza
Plebiscito si può abbracciare con lo sguardo lo spettacolo digradante dei
trulli di Rione Monti. La “Casa d’Amore”,
in Piazza Ferdinando IV, eretta nel 1797, segna il passaggio dalle costruzioni
senza malto dei trulli (veto imposto dal regime feudale dei conti di
Conversano) ad una costruzione dove per la prima volta
si fece uso di materiali leganti. L’edificio, oltre ad essere visitabile,
ospita anche l’Ufficio Informazioni Turistiche.
Proseguendo sul Corso V. Emanuele si giunge alla Basilica dei SS. Medici
Cosma e Damiano risalente al ‘600, ma ricostruita nel XIX secolo in stile
rinascimentale. Oltre al magnifico portale di bronzo, al suo interno si possono
ammirare gli affreschi, il coro ligneo, un organo a croce e diversi dipinti.
Dietro la basilica si erge il Trullo
Sovrano costruito nella seconda metà del ‘700, ed è un trullo a due piani. Attualmente è aperto al pubblico ed ospita un centro museale
ed attività culturali.
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Alberobello – Aia
Piccola
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Alberobello - Basilica
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Il Museo del Territorio
è situato all’interno di un ampio gruppo di trulli, tra loro comunicanti ed i più antichi sono risalenti al XVII secolo. Entrare nel
Ristorante “Il Trullo dei Sapori”, il giorno di Pasqua, significa assaggiare
una quantità di piatti diversi e buonissimi, tipici della zona, che deliziano
stomaco e spirito.
Viaggiando nella bella campagna della Valle d’Itria,
punteggiata di trulli, masserie e muretti a secco, percorrendo pochi chilometri
da Alberobello, troviamo LOCOROTONDO, il quale è inserito nel
Club “I Borghi più Belli d’Italia” ed ha ricevuto anche il prestigioso
riconoscimento della Bandiera Arancione del Touring. Da lontano il paese ci
appare come una corona bianca, che
delicatamente orna la cima di una collina.
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Locorotondo - piazzetta
V. Emanuele II
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Locorotondo - Palazzo
Civico
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Il suo centro storico è ad impianto
circolare, con casette dalle pareti bianche a calce ed i tetti aguzzi (chiamati
cummerse) con vicoli e scalette che
lo rendono grazioso ed intimo. Porta
Napoli (nei pressi della quale si erge la Chiesa dell’Addolorata) immette
nella piazzetta Vittorio Emanuele II, il “salotto” del borgo per la sua
eleganza. A destra si trova la Pro-Loco
e sullo sfondo svettano due cummerse
gemelle, di là da un chiostro in pietra. Inoltrandosi nei vicoli si trova
il vecchio Palazzo Civico (fine
settecento), oggi Biblioteca Comunale, sormontato da una torretta con
l’orologio. Attaccato a quest’ultimo, spicca il magnifico Palazzo Morelli, una elegante dimora
signorile in stile barocco, sulla cui facciata risaltano lo splendido portale
ed i graziosi balconcini con ringhiere di ferro battuto.
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Locorotondo – Palazzo
Morelli
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Locorotondo
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La Chiesa Madre,
costruita su una vecchia chiesetta dell’XI secolo, ha
la facciata in stile neoclassico ed all’interno ci
sono ricchi altari di marmo di gusto barocco. Sulla Via Cavour ci sono le
chiese: Madonna della Greca in stile romanico con uno splendido rosone e San
Rocco. Dal “Parco
Villa Comunale” si gode
di una magnifica vista sul paesaggio circostante.
Proseguendo in questa valle
incantata, CISTERNINO
ci appare alto su un gradone calcareo, a 393 metri di altitudine, circondato da
una campagna
rigogliosa. Inserito tra “I Borghi più Belli d’Italia”, il paese ha ricevuto
anche la Bandiera Arancione del Touring. Le origini dell’abitato sono
antichissime ed il suo nome deriverebbe dall’eroe eponimo
Sturnoi,
compagno di Diomede. L’attuale centro storico sarebbe rinato grazie ai monaci basiliani che, nel medioevo, lo chiamarono Cis-Sturnium (al di qua di Sturnium, l’attuale Ostuni).
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Cisternino
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Il centro del borgo è un magnifico esempio di “architettura
spontanea” ed ha mantenuto intatto l’antico fascino arabo, con le basse case
bianche dalle scalette esterne che si affacciano su deliziosi cortili. Ovunque
è un labirinto di vicoli stretti, tra archetti e balconi fioriti, il tutto
immerso in un bianco abbagliante.
L’ariosa Piazza Vittorio Emanuele, dove domina la Torre dell’orologio (XIX sec.), è
circondata dai quattro quartieri storici: Bère
Vècchie, Scheledd,
u Pantène
e L’isule i quali, con quello più esterno chiamato u Bùrie,
compongono il piccolo dedalo di stradine e piazzette in cui è bello perdersi.
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Cisternino
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Girando nelle strette vie si scoprono antichi palazzi, la Torre normanno-sveva di Porta Grande, eretta in epoca medievale
e la Chiesa Madre di San Nicola (XIV
sec.) con la facciata neoclassica e l’interno in stile romanico-pugliese.
Tutto intorno al borgo c’è la Valle d’Itria con i suoi meravigliosi trulli
sparsi sulle colline, poggi e secolari alberi d’ulivo, un paesaggio veramente
incantevole.
La pittoresca cittadina di OSTUNI sorge su tre colli a pochi
chilometri dal Mare Adriatico, splendida nel suo candore è la “città bianca” per eccellenza.
L’affascinante borgo medievale è posto su un colle isolato
di forma circolare, racchiuso da torri e mura di epoca angioina. Le strade
concentriche che la percorrono sono di un biancore uniforme nel quale si
confondono i contorni, i vicoli, le scale, le salite, le abitazioni: un intrico
urbano che dà al visitatore la sensazione di essere entrato in una casbah araba
o in un paesino greco.
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Ostuni
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Ostuni – Palazzo
Comunale e Chiesa
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In Piazza della
Libertà, centro e cuore della cittadina, vi si affacciano
il Palazzo Comunale (ex convento) la
Chiesa dello Spirito Santo (XVII
sec.) e sul fondo svetta l’obelisco di
S. Oronzo, scolpito nel ‘700. Si
percorre in ripida salita Via Cattedrale
costeggiata da palazzi in stile barocco ed elementi rinascimentali gentilizi; a
metà strada si trova il Museo delle
Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale, allestito in un ex monastero
carmelitano.
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Ostuni - Cattedrale
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Ostuni
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Alla sommità della strada c’è la Cattedrale, un imponente edificio del
XV secolo. La facciata è divisa in tre portali sormontati ognuno da un rosone.
L’interno è a forma di croce latina ed il soffitto
della navata centrale è decorato con tre bellissime tele del 1700. Davanti alla
chiesa, di là da una loggetta settecentesca, si erge il Palazzo Vescovile. E’ impossibile lasciare Ostuni senza aver
gustato: le strascinate integrali con
cime di rapa, acciughe e mollica di pane, un piatto veramente gustoso!
La meravigliosa Valle d’Itria è uno dei paesaggi più belli
della Puglia, una distesa verde costellata di trulli, di masserie, di candidi
borghi e da una grande varietà di muretti a secco che cingono piccoli vigneti ed oliveti. Questo ambiente così
particolare e affascinante è stato modellato dalla mano dell’uomo, dai tanti
braccianti che vi hanno lavorato per secoli, ai quali va il merito di aver
trasformato una natura arida e rocciosa in una zona fertile, produttiva e di
una bellezza indimenticabile.
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Trulli e muretti a secco
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A questo punto il viaggio, come da programma, avrebbe dovuto
proseguire in direzione della Penisola Salentina,
ma le avverse previsioni meteorologiche ci inducono ad
invertire la rotta verso casa e quindi puntiamo la prua del camper su alcuni
splendidi borghi delle Marche, alla ricerca del sole.
Per vedere tutte le foto di questo viaggio, visita la nostra
Photo gallery
Abbiamo soggiornato con la nostra “Giuditta” presso il Camping Bosco Selva
di ALBEROBELLO
(coordinate GPS: N40.77090°, E017.23673°),
dove abbiamo fatto punto base per la visita delle località sopra descritte. E’
a disposizione degli ospiti un servizio di trasporto dal camping al centro di
Alberobello e viceversa, tramite bus-navetta (non idoneo per i disabili
su sedia a rotelle come il nostro Stefano), a cura del signor Vito Sgobba, che per noi ha invece
usato un’autovettura. Il medesimo, titolare della “VIVI”
srl (servizio taxi e noleggio auto e bus con e senza conducente), ci ha poi
noleggiato un’auto, con la quale abbiamo raggiunto
Locorotondo, Cisternino ed Ostuni. Ecco i suoi recapiti: Cell.
368.3169417 / 338.5293416; Email: vito.sgobba@tiscali.it.
Per chi volesse invece fare a meno del campeggio, esistono
in Alberobello altre idonee possibilità di sosta camper, tra cui l’Area
attrezzata “Nel Verde”
in Via Cadore.
Il Ristorante “Trullo dei Sapori”, dove abbiamo gustato un pranzetto da
leccarsi i baffi, è in Alberobello, Via Piave 35, tel. 080.4321768; il locale non è accessibile ai disabili su sedia a rotelle, ma con l’aiuto del personale - che
è davvero cordiale e disponibile - e la consueta
“forza delle braccia”, siamo riusciti ad entrare e ne è valsa veramente la
pena!
Per altre informazioni si consiglia il sito
web del Comune di Alberobello, nonché il
Portale Turistico Regionale www.viaggiareinpuglia.it,
e quest’ultimo vale anche per i luoghi che seguono.
In LOCOROTONDO abbiamo notato un
PS camper in Piazza Antonio Mitrano
alle coordinate GPS: N40.75322°, E017.33100°;
si tratta di un parcheggio asfaltato, in pendenza e promiscuo con altri
veicoli, ma vicinissimo al centro storico. La Pro-Loco si trova in Piazza
Vittorio Emanuele 21, tel. 080.4313099, www.prolocolocorotondo.it. A tal
proposito si ringrazia il signor Sabato
per la sua cortese disponibilità nel fornirci le informazioni necessarie al
fine di poter girare il borgo in maniera agevole con la carrozzina di Stefano. Per
il pranzo ci siamo fermati alla Rosticceria “CUCÚ” in Largo Piave n.18/19 (Cell. 3667421031), ed il rapporto
qualità/prezzo ci è apparso corretto. Per maggiori informazioni consulta il sito web
del Comune di Locorotondo.
A CISTERNINO esiste una AA
in Via Francesco Clarizia, gratuita, molto ampia, su asfalto e promiscua con
altri veicoli, vicina al centro storico. Cisternino ha
aderito al circuito del “Comune Amico del
Turismo Itinerante” - un
progetto ideato e promosso dall’Unione Club Amici (UCA). Per ulteriori informazioni visita il sito web del Comune di
Cisternino.
Ad OSTUNI si è visto un PS
camper nel parcheggio sterrato ed in pendenza di Via Salvatore Tommasi. La IAT
è in Corso Mazzini 6/8, tel. 0831.301268. Presso lo stesso indirizzo ha sede
operativa la Cooperativa Sociale “Ostuni a Ruota Libera”, tel.
0831.338165, che fornisce accoglienza e quant’altro alle persone con disabilità; infatti
il signor Ernesto, della cooperativa
medesima e che ringraziamo ulteriormente, con la sua auto ha accompagnato il
nostro Stefano fin davanti alla Cattedrale (c’è una ripida salita!).
Abbiamo pranzato presso l’”Osteria Piazzetta Cattedrale” in Via Trinchera, 7 (di fronte alla Cattedrale); il locale non è accessibile “comodamente” ai
disabili su sedia a rotelle, per
cui occorre la solita “forza delle braccia”! Ovviamente esistono nella cittadina locali di ristorazione accessibili ai
disabili che non deambulano autonomamente, per cui chi vive questa condizione
(e non!) si faccia consigliare dal personale della cooperativa suddetta. Ulteriori informazioni si possono avere consultando il sito web del Comune di Ostuni.