Il Trenino Rosso del Bernina
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di
Luisa e Pietro Sergi
Da alcuni anni sognavamo di portare Stefano a fare un
viaggio sul “Trenino Rosso del Bernina” da Tirano
a St. Moritz e quest’anno, in uno
splendido week-end di fine agosto, il sogno è diventato realtà, per Stefano e
per tutti noi.
Per conoscere l’equipaggio clicca qui.
TIRANO è un borgo di origine romana in
provincia di Sondrio (distante circa 25 km), situato ad un’altezza di 429 metri
s.l.m. e sorge nel punto più stretto della Valtellina. E’ contornato dalle Alpi Orobie, dal massiccio del Bernina e quello dello Stelvio ed è situato nei pressi della
confluenza dei fiumi Adda e Poschiavino, a soli 2 km dal confine
con la Svizzera.
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Tirano Santuario Mariano
e organo
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Tirano è rinomata per il Santuario Mariano, posto nella parte settentrionale della cittadina,
il quale è considerato il monumento religioso più importante della Valtellina.
La costruzione dell’edificio iniziò il 25 marzo del 1505 nel luogo di un evento
miracoloso, avvenuto il 29 settembre del 1504. La luminosa facciata della Basilica
presenta caratteri rinascimentali, mentre all’interno colpiscono la magnificenza
delle decorazioni in stile barocco. Spettacolare il colossale organo del 1608, sorretto da otto
colonnine di marmo rosato, la cui parte strumentale è formata da 2200 canne. L’Altare dell’apparizione, vero cuore
della Chiesa, conserva la lapide che ricorda esattamente il luogo dove la
Madonna pose i piedi nel 1504. Tirano è una bella località turistica con viali
e strade alberate, pregevoli giardini pubblici nelle zone centrali e, nel
nucleo storico, conserva bei palazzi ed i resti delle fortificazioni
quattrocentesche.
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Tirano
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Stazione Ferrovia Retica
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Il viaggio sul Trenino Rosso “Bernina Express” ha inizio nella città di Tirano, dalla stazione
della Ferrovia Retica. La linea
ferroviaria che comprende la tratta Tirano-St. Moritz è
stata iscritta nel 2008 nella lista del Patrimonio
Mondiale dell’UNESCO. Il motivo del riconoscimento è l’eccezionale qualità
di linea ferroviaria unica al mondo: è la trasversale alpina più alta d’Europa
ed una delle ferrovie con aderenza naturale più ripide al mondo; inoltre è
stata definita dal noto National
Geographic Magazin “una delle linee
ferroviarie più suggestive al mondo”.
Con tali premesse non resta che salire sulla carrozza
panoramica di 1^ classe, sistemarsi comodamente ed iniziare questo fantastico
viaggio.
Appena si parte (naturalmente in perfetto orario) il Trenino
supera una leggera salita e percorre in maniera trasversale la Piazza della Basilica
della Madonna, per poi proseguire lungo la Via Elvezia, sul lato della strada,
come un vero e proprio tram.
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Baby sul Bernina Express
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il trenino è partito
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Passato il paese di Campocologno,
situato a 553 metri d’altezza ed oltrepassata la stazione di Campascio, il Trenino Rosso affronta
quello che è il tratto più noto della tratta, divenuto anche simbolo del
patrimonio UNESCO: il Condotto Elicoidale
che permette di superare un dislivello di 30 metri. Questa meraviglia
dell’ingegneria civile è ancora più spettacolare poiché è circondata da paesaggi
alpini, sculture, costruzioni in pietra e trulli saraceni, ancora oggi
utilizzati come cantine per far invecchiare i vini e per stagionare salumi e
formaggi. Il viadotto è nel Comune di Brusio,
un delizioso paesino svizzero situato a 780 metri, che ha la particolarità di
presentare due campanili, appartenenti a due chiese di diversa confessione
religiosa: quello con la croce
indica una Chiesa cattolica, mentre l’altro con la palla dorata ed il galletto segnalano una Chiesa riformata.
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Condotto elicoidale
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Brusio
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La successiva fermata (alcune sono a richiesta) è a Miralago, dove si può ammirare lo
splendente Lago Poschiavo, uno
specchio d’acqua di colore verde-azzurro intenso, formatosi in tempi antichi,
quando parte della montagna franò a valle ed impedì il deflusso delle acque.
Da qui il percorso è caratterizzato dal fatto che i binari
costeggiano il lago fino alla stazione Le
Prese. Il Trenino ferma a poca distanza dall’Hotel omonimo, che un tempo
era ricordato come il Grand Hotel Le
Prese. Si racconta che già nel XVI secolo in questa zona sia stata scoperta
dell’acqua termale, ma solo nel 1850 fu costruito uno Stabilimento Termale ai
bordi del lago, diventando un luogo esclusivo, frequentato da una clientela
altrettanto esclusiva. Il centro ebbe, però, vita breve e ben presto venne
assorbito dalla Società Idroelettrica di Brusio.
Poschiavo (1014 m), capoluogo della valle
omonima, è un tranquillo paese svizzero dal fascino tipicamente italiano, con
belle e sontuose costruzioni in stile rinascimentale.
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Miralago
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Poschiavo
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Passando tra incantevoli boschi e pascoli di montagna e dopo
aver superato, con lunghi tornanti, la costa del Ghiblung, il Trenino raggiunge
la splendida conca di Cavaglia (1692
m) dove, all’interno del Giardino dei Ghiacciai,
si possono visitare ed ammirare le marmitte
dei giganti, cavità rotonde scavate nella roccia.
Dalla stazione di Alp
Grüm (2091 m) spettacolari vedute sull’imponente ghiacciaio del Palü, sotto il quale c’è il bel laghetto alpino
dall’omonimo nome e dalle acque che, secondo il tempo, cambiano colore. La
varietà dei paesaggi nei quali ci si trova completamente immersi è talmente
bella ed emozionante che lascia senza fiato.
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Cavaglia
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Alp Grüm
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La fermata Ospizio
Bernina è il punto più alto toccato dal Trenino, poiché sorge alla maestosa
altitudine di 2253 metri s.l.m., e prende il nome dal rifugio costruito nel 1865,
situato sul valico del passo, nel cuore di un paesaggio alpino. Arrivando in
prossimità della stazione, sotto il bellissimo ghiacciaio del Cambrena, si scopre il favoloso panorama costituito
da due laghi: il Lago Bianco, che
presenta un colore chiaro perché è alimentato dalle nevi e dai ghiacciai che si
sciolgono ed ha il fondale costituito prevalentemente da roccia e sabbia, ed il
più piccolo Lago Nero le cui acque
limpidissime lasciano intravedere il fondo scuro.
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Lago Bianco
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Lago Nero
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Dopo il passo, scendendo verso la valle del Bernina, si vede
sulla destra la funivia Lagalb che
conduce sull’omonima cima e, poco oltre, sull’altro lato c’è il caseggiato
rosso della modernissima funivia che porta sulla Forcella del Diavolezza. Entrambe le due mete portano al cospetto
dei punti più panoramici di tutta la zona.
Diavolezza (che significa “Diavolessa”), è un monte di diabolica bellezza, molto amato in tutta
l’Engadina. Un’antica leggenda narra che,
fra le nevi del monte, si aggirava una meravigliosa diavolina dai capelli rossi,
protetta da camosci e lepri, la quale faceva perdere l’orientamento a chiunque
tentasse di seguirla.
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Diavolezza
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Durante il tragitto che conduce alla fermata Morteratsch (1896 m) si può vedere,
nella magnificenza e naturalità del paesaggio montano, un diamante incastonato
nelle cime del Bernina: il ghiacciaio
del Morteratsch. Questo ghiacciaio è particolare e diverso dagli altri
perché è di tipo vallivo e scende per 7 km, con un dislivello di 2000 metri,
tra il Piz Zupò (3996 m), la cresta Güzza (3945 m) ed il maestoso Piz Bernina
(4049 m).
Il ghiacciaio è anch’esso
legato ad una leggenda, dolce e tragica allo stesso momento. Un tempo questa
zona era adibita a pascolo e si narra che un giovane pastore, Eratsh, era innamorato di una dolce fanciulla,
figlia di un ricco mercante il quale, contrario alla relazione, costrinse i due
giovani a non vedersi più. Eratsh si arruolò soldato e divenuto ufficiale tornò
a chiedere la mano dell’innamorata la quale nel frattempo, avendo temuto il
peggio, era morta per il dolore. Il giovane, appresa la tragedia, si diresse
verso il ghiacciaio e scomparve. Si narra che, da allora, il fantasma della
ragazza vagasse sull’alpe urlando: Mort Eratsh, mort Eratsh! Un vecchio pastore
vegliava sull’anima della giovane ed in quel periodo le mucche producevano
addirittura più latte! Quando il pastore non potè più raggiungere l’alpe a
causa della vecchiaia il suo sostituto, nonostante le raccomandazioni,
all’apparizione della ragazza la seguì. Lei se ne accorse e si dileguò nella
bufera. Una maledizione scese sulla zona: le mucche persero il latte ed il
florido alpeggio fu divorato dal ghiaccio.
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il ghiacciaio del
Morteratsch
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Morteratsch
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Il Trenino ora corre veloce verso Pontresina, una località di villeggiatura (1774 m) circondata da
foreste di pini profumati e larici, e con case tipicamente alpine. La sua
posizione soleggiata e riparata dal vento, ai piedi del Bernina e di fronte ad
imponenti vette e ghiacciai, ne fa la destinazione ideale per chi vuole semplicemente
riposarsi e godersi la montagna.
Dopo una breve fermata alla funicolare del Muottas Muragl (1738 m), che conduce al
rifugio dove c’è il punto panoramico più famoso di tutta l’alta Engadina, si
prosegue verso Celerina “la piccola
Milano”, così chiamata per la massiccia presenza di villeggianti milanesi. E’ ben
riconoscibile la Chiesa di San Gian, la quale ha uno dei due campanili
squarciato da un fulmine nel 1861 e da allora mai più ricostruito.
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Pontresina
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Celerina
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Il Trenino Rosso Bernina Express entra nella stazione di St. MORITZ
(1822 m), la meta di questo meraviglioso viaggio nella natura, durato poco più
di due ore.
St. Moritz è situata sull’omonimo lago, ed è una delle
destinazioni turistiche più conosciute al mondo, completamente immersa in un
imponente paesaggio montano d’incantevole bellezza. La località è divisa in due
nuclei: St. Moritz Dorf, centro
della vita cittadina, dove si concentrano grandi alberghi di prima categoria,
negozi di alta moda e ricercati ristoranti, il tutto adagiato su una terrazza
soleggiata che domina il lago; St.
Moritz Bad, è situata nel fondo valle, dove si trova il Centro Termale con
le acque ferruginose, sulle rive del lago.
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St. Moritz
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Interessanti da visitare sono: la Fontana di San Maurizio del 1910, la Torre pendente del XII secolo, il Corridore del Cresta Run del 1985 ed il Museo Segantini.
Dopo aver pranzato è piacevole girovagare per la cittadina e
lungo le rive del lago in attesa di risalire sul Bernina Express che ritorna a
Tirano. Il viaggio a ritroso, nella luce del pomeriggio, consente di vedere lo
stesso spettacolo in un’ottica completamente diversa ma altrettanto
affascinante.
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St. Moritz
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Possiamo ben dire che questa è stata un’avventura
indimenticabile, a bordo di un mezzo unico nel suo genere, che ci ha condotto
in ampie vallate alpine, nei pressi di incantevoli borghi, torrenti, cascate e
laghi, su pianori fioriti e in boschi profumati, fin tra i ghiacciai delle
vette più alte di Europa. Un viaggio spettacolare che consigliamo di fare
almeno una volta nella vita.
Per vedere tutte le foto del viaggio consulta la nostra Photo
gallery su questo sito web.
A TIRANO AA
a pagamento con elettricità inclusa nel prezzo (€ 15 per 24H e € 10 per 12H) in
Via Polveriera alle coordinate GPS: N46.21374°, E010.15624°. Da qui, per andare
in stazione, imboccare a piedi la Via San Giuseppe e percorrerla tutta, poi
girare a destra (Viale Italia SS38) ed al semaforo nuovamente a destra. Per noi
è stata una normalissima passeggiata sia all’andata sia al ritorno, considerato
che il nostro Stefano è costretto su una sedia a rotelle. Siamo giunti all’Area
di sosta nel pomeriggio, e la mattina successiva, alle ore 08:34, partenza per
St. Moritz, da dove siamo ripartiti alle ore 15:22; il viaggio dura circa 2
ore.
I posti sul Trenino Rosso Bernina Express (prenotazione
obbligatoria per le carrozze panoramiche) li abbiamo prenotati presso
l’ufficio RailService di Chur (Coira) al numero telefonico +41.0342.706263 e
poi tramite E-mail: railservice@rhb.ch,
indicando gli estremi di una Carta di Credito, così come richiesto; ci è stata
quindi confermata la prenotazione e fornito il numero del dossier (documenti di viaggio) che abbiamo ritirato
presso la biglietteria di Tirano e dove è stato effettuato il pagamento. Come
suggerito dall’ufficio suddetto, abbiamo utilizzato, sia per l’andata sia per
il ritorno, la carrozza disabili in 1° classe, che si è rivelata un’ottima
scelta. Per maggiori informazioni consultare il sito web della Ferrovia
Retica.
Per quanto riguarda l’assistenza disabili, abbiamo contattato il Call
Center handicap tramite Email: mobil@sbb.ch,
che ha predisposto per Stefano il servizio di salita e discesa dal treno per le
stazioni di Tirano e St. Moritz. Tale servizio è stato impeccabile.
Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio Turistico di Tirano al 0342.706066 (si trova in Piazza
della Stazione) che ci ha fornito i seguenti numeri di Taxi dei sigg.: Rinaldi Fabio
349.5344935; Rinaldi Giuliano 339.3951999; Ciresa 349.4499145 e Gasparotti
338.2178208.
A St. MORITZ - dal Posteggio “Serletta”, che si
trova a sinistra uscendo dalla stazione
ferroviaria (seguire le indicazioni “Dorf”), ci siamo serviti dell’ascensore che sale fin nei pressi
dell’Hotel Palace e da qui la consueta “forza delle braccia” per spingere la carrozzina
di Stefano per giungere nel centro storico. Abbiamo pranzato al Ristorante Pizzeria
Diamond in Via Maistra 33, di fronte alla Torre pendente.
Per ulteriori dettagliate
informazioni si consiglia di consultare il sito web della
guida turistica signor Flavio Capra,
che abbiamo scoperto per caso durante la preparazione di questo fantastico
viaggio.