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Il Trenino Rosso del Bernina

 

di

Luisa e Pietro Sergi

 

Da alcuni anni sognavamo di portare Stefano a fare un viaggio sul “Trenino Rosso del Bernina” da Tirano a St. Moritz e quest’anno, in uno splendido week-end di fine agosto, il sogno è diventato realtà, per Stefano e per tutti noi.

 

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Agosto 2013

 

TIRANO è un borgo di origine romana in provincia di Sondrio (distante circa 25 km), situato ad un’altezza di 429 metri s.l.m. e sorge nel punto più stretto della Valtellina. E’ contornato dalle Alpi Orobie, dal massiccio del Bernina e quello dello Stelvio ed è situato nei pressi della confluenza dei fiumi Adda e Poschiavino, a soli 2 km dal confine con la Svizzera.

 

Tirano Santuario Mariano e organo

 

Tirano è rinomata per il Santuario Mariano, posto nella parte settentrionale della cittadina, il quale è considerato il monumento religioso più importante della Valtellina. La costruzione dell’edificio iniziò il 25 marzo del 1505 nel luogo di un evento miracoloso, avvenuto il 29 settembre del 1504. La luminosa facciata della Basilica presenta caratteri rinascimentali, mentre all’interno colpiscono la magnificenza delle decorazioni in stile barocco. Spettacolare il colossale organo del 1608, sorretto da otto colonnine di marmo rosato, la cui parte strumentale è formata da 2200 canne. L’Altare dell’apparizione, vero cuore della Chiesa, conserva la lapide che ricorda esattamente il luogo dove la Madonna pose i piedi nel 1504. Tirano è una bella località turistica con viali e strade alberate, pregevoli giardini pubblici nelle zone centrali e, nel nucleo storico, conserva bei palazzi ed i resti delle fortificazioni quattrocentesche.

 

Tirano

Stazione Ferrovia Retica

 

Il viaggio sul Trenino Rosso “Bernina Express” ha inizio nella città di Tirano, dalla stazione della Ferrovia Retica. La linea ferroviaria che comprende la tratta Tirano-St. Moritz è stata iscritta nel 2008 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il motivo del riconoscimento è l’eccezionale qualità di linea ferroviaria unica al mondo: è la trasversale alpina più alta d’Europa ed una delle ferrovie con aderenza naturale più ripide al mondo; inoltre è stata definita dal noto National Geographic Magazinuna delle linee ferroviarie più suggestive al mondo”.

Con tali premesse non resta che salire sulla carrozza panoramica di 1^ classe, sistemarsi comodamente ed iniziare questo fantastico viaggio.

Appena si parte (naturalmente in perfetto orario) il Trenino supera una leggera salita e percorre in maniera trasversale la Piazza della Basilica della Madonna, per poi proseguire lungo la Via Elvezia, sul lato della strada, come un vero e proprio tram.

 

Baby sul Bernina Express

il trenino è partito

 

Passato il paese di Campocologno, situato a 553 metri d’altezza ed oltrepassata la stazione di Campascio, il Trenino Rosso affronta quello che è il tratto più noto della tratta, divenuto anche simbolo del patrimonio UNESCO: il Condotto Elicoidale che permette di superare un dislivello di 30 metri. Questa meraviglia dell’ingegneria civile è ancora più spettacolare poiché è circondata da paesaggi alpini, sculture, costruzioni in pietra e trulli saraceni, ancora oggi utilizzati come cantine per far invecchiare i vini e per stagionare salumi e formaggi. Il viadotto è nel Comune di Brusio, un delizioso paesino svizzero situato a 780 metri, che ha la particolarità di presentare due campanili, appartenenti a due chiese di diversa confessione religiosa: quello con la croce indica una Chiesa cattolica, mentre l’altro con la palla dorata ed il galletto segnalano una Chiesa riformata.

 

Condotto elicoidale

Brusio

 

La successiva fermata (alcune sono a richiesta) è a Miralago, dove si può ammirare lo splendente Lago Poschiavo, uno specchio d’acqua di colore verde-azzurro intenso, formatosi in tempi antichi, quando parte della montagna franò a valle ed impedì il deflusso delle acque.

Da qui il percorso è caratterizzato dal fatto che i binari costeggiano il lago fino alla stazione Le Prese. Il Trenino ferma a poca distanza dall’Hotel omonimo, che un tempo era ricordato come il Grand Hotel Le Prese. Si racconta che già nel XVI secolo in questa zona sia stata scoperta dell’acqua termale, ma solo nel 1850 fu costruito uno Stabilimento Termale ai bordi del lago, diventando un luogo esclusivo, frequentato da una clientela altrettanto esclusiva. Il centro ebbe, però, vita breve e ben presto venne assorbito dalla Società Idroelettrica di Brusio.

Poschiavo (1014 m), capoluogo della valle omonima, è un tranquillo paese svizzero dal fascino tipicamente italiano, con belle e sontuose costruzioni in stile rinascimentale.

 

Miralago

Poschiavo

 

Passando tra incantevoli boschi e pascoli di montagna e dopo aver superato, con lunghi tornanti, la costa del Ghiblung, il Trenino raggiunge la splendida conca di Cavaglia (1692 m) dove, all’interno del Giardino dei Ghiacciai, si possono visitare ed ammirare le marmitte dei giganti, cavità rotonde scavate nella roccia.

Dalla stazione di Alp Grüm (2091 m) spettacolari vedute sull’imponente ghiacciaio del Palü, sotto il quale c’è il bel laghetto alpino dall’omonimo nome e dalle acque che, secondo il tempo, cambiano colore. La varietà dei paesaggi nei quali ci si trova completamente immersi è talmente bella ed emozionante che lascia senza fiato.

 

Cavaglia

Alp Grüm

 

La fermata Ospizio Bernina è il punto più alto toccato dal Trenino, poiché sorge alla maestosa altitudine di 2253 metri s.l.m., e prende il nome dal rifugio costruito nel 1865, situato sul valico del passo, nel cuore di un paesaggio alpino. Arrivando in prossimità della stazione, sotto il bellissimo ghiacciaio del Cambrena, si scopre il favoloso panorama costituito da due laghi: il Lago Bianco, che presenta un colore chiaro perché è alimentato dalle nevi e dai ghiacciai che si sciolgono ed ha il fondale costituito prevalentemente da roccia e sabbia, ed il più piccolo Lago Nero le cui acque limpidissime lasciano intravedere il fondo scuro.

 

Lago Bianco

Lago Nero

 

Dopo il passo, scendendo verso la valle del Bernina, si vede sulla destra la funivia Lagalb che conduce sull’omonima cima e, poco oltre, sull’altro lato c’è il caseggiato rosso della modernissima funivia che porta sulla Forcella del Diavolezza. Entrambe le due mete portano al cospetto dei punti più panoramici di tutta la zona.

Diavolezza (che significa “Diavolessa”), è un monte di diabolica bellezza, molto amato in tutta l’Engadina. Un’antica leggenda narra che, fra le nevi del monte, si aggirava una meravigliosa diavolina dai capelli rossi, protetta da camosci e lepri, la quale faceva perdere l’orientamento a chiunque tentasse di seguirla.

 

Diavolezza

 

Durante il tragitto che conduce alla fermata Morteratsch (1896 m) si può vedere, nella magnificenza e naturalità del paesaggio montano, un diamante incastonato nelle cime del Bernina: il ghiacciaio del Morteratsch. Questo ghiacciaio è particolare e diverso dagli altri perché è di tipo vallivo e scende per 7 km, con un dislivello di 2000 metri, tra il Piz Zupò (3996 m), la cresta Güzza (3945 m) ed il maestoso Piz Bernina (4049 m).

Il ghiacciaio è anch’esso legato ad una leggenda, dolce e tragica allo stesso momento. Un tempo questa zona era adibita a pascolo e si narra che un giovane pastore, Eratsh, era innamorato di una dolce fanciulla, figlia di un ricco mercante il quale, contrario alla relazione, costrinse i due giovani a non vedersi più. Eratsh si arruolò soldato e divenuto ufficiale tornò a chiedere la mano dell’innamorata la quale nel frattempo, avendo temuto il peggio, era morta per il dolore. Il giovane, appresa la tragedia, si diresse verso il ghiacciaio e scomparve. Si narra che, da allora, il fantasma della ragazza vagasse sull’alpe urlando: Mort Eratsh, mort Eratsh! Un vecchio pastore vegliava sull’anima della giovane ed in quel periodo le mucche producevano addirittura più latte! Quando il pastore non potè più raggiungere l’alpe a causa della vecchiaia il suo sostituto, nonostante le raccomandazioni, all’apparizione della ragazza la seguì. Lei se ne accorse e si dileguò nella bufera. Una maledizione scese sulla zona: le mucche persero il latte ed il florido alpeggio fu divorato dal ghiaccio.

 

il ghiacciaio del Morteratsch

Morteratsch

 

Il Trenino ora corre veloce verso Pontresina, una località di villeggiatura (1774 m) circondata da foreste di pini profumati e larici, e con case tipicamente alpine. La sua posizione soleggiata e riparata dal vento, ai piedi del Bernina e di fronte ad imponenti vette e ghiacciai, ne fa la destinazione ideale per chi vuole semplicemente riposarsi e godersi la montagna.

Dopo una breve fermata alla funicolare del Muottas Muragl (1738 m), che conduce al rifugio dove c’è il punto panoramico più famoso di tutta l’alta Engadina, si prosegue verso Celerina “la piccola Milano”, così chiamata per la massiccia presenza di villeggianti milanesi. E’ ben riconoscibile la Chiesa di San Gian, la quale ha uno dei due campanili squarciato da un fulmine nel 1861 e da allora mai più ricostruito.

 

Pontresina

Celerina

 

Il Trenino Rosso Bernina Express entra nella stazione di St. MORITZ (1822 m), la meta di questo meraviglioso viaggio nella natura, durato poco più di due ore.

St. Moritz è situata sull’omonimo lago, ed è una delle destinazioni turistiche più conosciute al mondo, completamente immersa in un imponente paesaggio montano d’incantevole bellezza. La località è divisa in due nuclei: St. Moritz Dorf, centro della vita cittadina, dove si concentrano grandi alberghi di prima categoria, negozi di alta moda e ricercati ristoranti, il tutto adagiato su una terrazza soleggiata che domina il lago; St. Moritz Bad, è situata nel fondo valle, dove si trova il Centro Termale con le acque ferruginose, sulle rive del lago.

 

St. Moritz

 

Interessanti da visitare sono: la Fontana di San Maurizio del 1910, la Torre pendente del XII secolo, il Corridore del Cresta Run del 1985 ed il Museo Segantini.

Dopo aver pranzato è piacevole girovagare per la cittadina e lungo le rive del lago in attesa di risalire sul Bernina Express che ritorna a Tirano. Il viaggio a ritroso, nella luce del pomeriggio, consente di vedere lo stesso spettacolo in un’ottica completamente diversa ma altrettanto affascinante.

 

St. Moritz

 

Possiamo ben dire che questa è stata un’avventura indimenticabile, a bordo di un mezzo unico nel suo genere, che ci ha condotto in ampie vallate alpine, nei pressi di incantevoli borghi, torrenti, cascate e laghi, su pianori fioriti e in boschi profumati, fin tra i ghiacciai delle vette più alte di Europa. Un viaggio spettacolare che consigliamo di fare almeno una volta nella vita.

 

Per vedere tutte le foto del viaggio consulta la nostra Photo gallery su questo sito web.

 

INFORMAZIONI UTILI

 

A TIRANO AA a pagamento con elettricità inclusa nel prezzo (€ 15 per 24H e € 10 per 12H) in Via Polveriera alle coordinate GPS: N46.21374°, E010.15624°. Da qui, per andare in stazione, imboccare a piedi la Via San Giuseppe e percorrerla tutta, poi girare a destra (Viale Italia SS38) ed al semaforo nuovamente a destra. Per noi è stata una normalissima passeggiata sia all’andata sia al ritorno, considerato che il nostro Stefano è costretto su una sedia a rotelle. Siamo giunti all’Area di sosta nel pomeriggio, e la mattina successiva, alle ore 08:34, partenza per St. Moritz, da dove siamo ripartiti alle ore 15:22; il viaggio dura circa 2 ore.

I posti sul Trenino Rosso Bernina Express (prenotazione obbligatoria per le carrozze panoramiche) li abbiamo prenotati presso l’ufficio RailService di Chur (Coira) al numero telefonico +41.0342.706263 e poi tramite E-mail: railservice@rhb.ch, indicando gli estremi di una Carta di Credito, così come richiesto; ci è stata quindi confermata la prenotazione e fornito il numero del dossier  (documenti di viaggio) che abbiamo ritirato presso la biglietteria di Tirano e dove è stato effettuato il pagamento. Come suggerito dall’ufficio suddetto, abbiamo utilizzato, sia per l’andata sia per il ritorno, la carrozza disabili in 1° classe, che si è rivelata un’ottima scelta. Per maggiori informazioni consultare il sito web della Ferrovia Retica.

Per quanto riguarda l’assistenza disabili, abbiamo contattato il Call Center handicap tramite Email: mobil@sbb.ch, che ha predisposto per Stefano il servizio di salita e discesa dal treno per le stazioni di Tirano e St. Moritz. Tale servizio è stato impeccabile.

Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio Turistico di Tirano al 0342.706066 (si trova in Piazza della Stazione) che ci ha fornito i seguenti numeri di Taxi dei sigg.: Rinaldi Fabio 349.5344935; Rinaldi Giuliano 339.3951999; Ciresa 349.4499145 e Gasparotti 338.2178208.  

A St. MORITZ - dal Posteggio “Serletta”, che si trova a sinistra uscendo dalla stazione  ferroviaria (seguire le indicazioni “Dorf”), ci siamo serviti dell’ascensore che sale fin nei pressi dell’Hotel Palace e da qui la consueta “forza delle braccia” per spingere la carrozzina di Stefano per giungere nel centro storico. Abbiamo pranzato al Ristorante Pizzeria Diamond in Via Maistra 33, di fronte alla Torre pendente.

Per ulteriori dettagliate informazioni si consiglia di consultare il sito web della guida turistica signor Flavio Capra, che abbiamo scoperto per caso durante la preparazione di questo fantastico viaggio.




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