di
Luisa e Pietro Sergi
Arriviamo in auto nella Val
di Cecina, in provincia di Pisa,
dopo aver guidato in un paesaggio fantastico: lo sguardo spazia sulle verdi
colline coltivate, sugli ulivi, i vigneti e gli alberi da frutta. L’aria
tiepida, scaldata da un timido sole, sussurra storie perse nel tempo e ci
sospinge fino alla nostra prima meta: Montescudaio.
Montescudaio è appollaiato su una collina a 242
metri s.l.m. e conta circa 1800 abitanti. Raggiungiamo il Piazzale del Castello e restiamo incantati dalla bellezza che ci
circonda; in lontananza l’azzurro del mare, dove spiccano le isole Gorgogna e Capraia, e sotto le mura di
cinta (alte fino a 15 metri), le casupole
del paese con i caratteristici tetti
ricoperti dai coppi toscani.
Ci soffermiamo nella guardiola,
unica torre di avvistamento rimasta intatta; alle nostre spalle, in cima ad una
scalinata, la Chiesa dell’Assunta
(ricostruita dopo il terremoto del 1846) all’interno della quale si può
ammirare una statua in marmo dipinta del ‘700 ed un’Annunciazione (scuola
veneziana) del ‘600.

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veduta Montescudaio
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guardiola
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Passando sotto la torre
civica, Egidia e Luisa percorrono in discesa le stradine acciottolate tra
piccole case in pietra, mentre Pietro e Stefano seguono lentamente in macchina.
Il borgo, oltre ad essere la Città del vino, è anche la Città
del pane: il classico toscano insipido e cotto esclusivamente nei forni a
legna.
Montescudaio vanta inoltre una curiosità unica nel suo genere: il
Comune ha redatto una Costituzione degli animali che
promuove la corretta convivenza con gli esseri umani ed ha creato una colonia felina sperimentale.
Passeggiando per il centro storico si possono vedere confortevoli casette
termiche per i gatti abbandonati.
Lasciamo Montescudaio e percorriamo pochi chilometri per
giungere a Casale Marittimo. Questo splendido borgo, costruito su una
roccia (214 metri s.l.m.), si sviluppa ad anelli
concentrici e conta circa 1000 abitanti.
Parcheggiamo in Piazza
del Popolo, cuore storico del paese ed il colpo d’occhio è bellissimo. Una
rampa conduce al Castello il cui
ingresso è segnato dalla Torre
dell’Orologio. Sulla destra la piccola Chiesa
di San Sebastiano del 1775 e, da
ogni lato, si dipartono stradine in salita ed in discesa di una bellezza unica.

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veduta di Casale
Marittimo
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sullo sfondo la Torre
dell’Orologio
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Facciamo un percorso
circolare che segue la cerchia delle mura. In una grande piazza, esterna al
borgo, si trova la Chiesa di Sant’Andrea (del 1872) e, dalla parte
opposta, la piccola Cappella della Madonna delle Grazie del 1712. Rientriamo nel borgo e, percorrendo
le antiche stradine, passiamo
dall’antica Pieve, oggi Palazzo Comunale e dalla Canonica,
affascinante costruzione del ‘400.
Siamo nuovamente in Piazza del Popolo ed a turno ci
avventuriamo nei vicoli che si dipartono in ogni direzione. E’ talmente bello
che non riusciamo a staccarci da lì.

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veduta da Piazza del
Popolo
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l’equipaggio
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In una bottega acquistiamo alcuni prodotti tipici del luogo:
miele, cantucci ed un dolce che farà la felicità di Stefano quando stasera
saremo a casa.
E’ un po’ presto per il pranzo e così, all’unanimità,
decidiamo di andare a Bolgheri,
famoso anche per i grandi vini rossi (tra cui il Sassicaia, uno dei vini italiani più pregiati e costosi) che sono
prodotti nella zona, grazie alle caratteristiche del terreno e del clima:
soleggiato, asciutto e poco ventilato.
Percorriamo la SP 16
che ci immette direttamente nel viale più famoso e conosciuto in Italia grazie
alla poesia di G. Carducci: Davanti
a San Guido. “I cipressi che a
Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice
filar…”
Il viale, oggi monumento nazionale, lungo cinque
chilometri e costeggiato interamente da cipressi secolari “alti e schietti”, ci
appare in tutto il suo splendore; giriamo a sinistra e dopo pochi minuti siamo
all’esterno del Castello.

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Bolgheri – Viale dei
Cipressi
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Bolgheri
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Ovunque ci sono macchine e moto parcheggiate ed a malapena
riusciamo a trovare un posticino. Il borgo è magnifico: incastonato nel verde delle colline metallifere è abitato da non
più di cento anime, ma è gremito di tantissimi turisti italiani e stranieri. Le
botteghe, i bar ed i piccoli ristoranti sono affollati di gente e, dopo un
breve giro di ricognizione, ci sediamo ad un tavolo dove gustiamo ottimi piatti
a base di salumi toscani.
Rifocillati e riposati, giriamo un po’ per il paese dove c’è
la casa nella quale abitò G. Carducci da bambino e, in un giardino, un curioso
monumento alla nonna del poeta.
Il tempo è passato in fretta, imbocchiamo il famoso viale
percorrendolo tutto fino a San Guido e da lì giriamo in direzione casa.
Montescudaio e Casale Marittimo ci hanno affascinato con la loro antica bellezza e
la serena tranquillità tipica dei piccoli borghi. Anche il Castello di Bolgheri, che avevamo già visitato
tanti anni fa, è molto bello ma, essendo una meta turistica molto gettonata,
l’abbiamo trovato affollatissimo. Probabilmente una visita a questo borgo nelle
prime ore del mattino ci avrebbe consentito di apprezzare al meglio la sua
bellezza.
Per vedere tutte le foto di questo viaggio clicca sulla nostra Photo gallery
Montescudaio, inserito nel Club “I Borghi più
belli d’Italia”, l’abbiamo raggiunto prendendo l’A11 a Prato Ovest direzione Pisa
Nord e da qui l’A12 per
Rosignano Marittimo; quindi la Variante Aurelia in
direzione Cecina, con uscita a Cecina Centro, seguendo poi le indicazioni stradali per la nostra
meta. Per i camper abbiamo notato un
PS su ghiaia sotto la strada per
Guardistallo – Volterra, sulla destra. Si è appreso che un'altra possibilità di
parcheggio per tali mezzi è vicina al campo sportivo, ma pare che sia distante
dal centro storico. Il Comune si trova in Via della Madonna 37, tel.
0586.65.16.11 e l’Ufficio Turistico nella stessa via (tel. 0586.65.19.42),
mentre il Comitato Promozione Turistica in Via Roma 2, tel. 0586.75.53.94; altre
informazioni si possono avere cliccando qui www.comunemontescudaio.pi.it/.
Riteniamo di dover sconsigliare la visita di questo bellissimo borgo alle persone costrette su sedia a rotelle,
anche se accompagnate, perché è veramente disagevole nonostante possa esserci
la “forza delle braccia”.
Casale Marittimo è insignito della “Bandiera
Arancione” del Touring Club Italiano; ci siamo arrivati seguendo le indicazioni
stradali per Guardistallo e poi per Casale Marittimo. Prima dell’ingresso del
centro storico, in prossimità di Piazza della Chiesa, c’è un parcheggio, sulla
sinistra, per sole auto, mentre per i camper
ne viene segnalato un altro che però non abbiamo visitato. Il Comune è in Via
del Castello 133, tel. 0586.65.34.11, mentre la Pro-Loco in Piazza del Popolo,
tel. 0586.65.23.06, con orario d’apertura, dal 15/06 al 15/09, dalle ore11 alle
13 e dalle 18 alle 20, domenica chiuso. Maggiori informazioni si possono attingere
da qui: www.comune.casale-marittimo.pi.it/
Bolgheri è una frazione del Comune di Castagneto Carducci; l’abbiamo
raggiunto seguendo dapprima le indicazioni per Bibbona. Da dove siamo arrivati noi
non abbiamo notato alcuna idonea possibilità di parcheggio per i camper; su www.quellicheilcamper.it viene
indicato un PS.
Per altre
informazioni www.comune.castagneto-carducci.li.it/