di
Luisa e Pietro Sergi
Partiamo in una splendida mattina di fine ottobre, con un
bellissimo sole ed una temperatura piacevole, per passare la giornata nelle Valli Forlivesi, in provincia di
Forlì-Cesena. Oggi l’autunno si è vestito del suo abito più bello con i caldi
colori del giallo, dell’arancio e del rosso che brillano, tra il verde, creando
uno spettacolo meraviglioso, carico di suggestione e di fascino.
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Arriviamo al Passo
del Muraglione a 907
metri s.l.m., un valico dell’Appennino Tosco-Romagnolo che anticamente era percorso da
mulattiere. Nel 1836, per volere del Granduca di Toscana, Leopoldo II,
fu realizzata una strada carrozzabile e, sul passo, una casa cantoniera, un
piccolo albergo ed un muro di pietre
(da cui deriva l’origine del nome) che offriva, ai viandanti, un riparo dal
forte vento di crinale.
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Parco Nazionale delle
Foreste Casentinesi
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Oltrepassato il valico ci inoltriamo nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
percorrendo ampi tornanti che si snodano tra fitti boschi di faggi, abeti e
castagni, intervallati da vasti pascoli e radure. Il panorama che ci accompagna
è di una bellezza unica, meravigliandoci ad ogni curva.
La prima sosta è a SAN BENEDETTO IN ALPE, un minuscolo borgo di 191
abitanti, situato nella Valle del fiume
Montone, a 598 metri
sul livello del mare. La storia del paese è legata all’abbazia di San Benedetto, costruita intorno all’anno
mille, ed anche a Dante Alighieri
che vi sostò, nel suo viaggio di esilio dalla Toscana alla Romagna, citandola
poi nel XVI Canto dell’Inferno. Il chiostro - cortile con l’antico pozzo è un delizioso terrazzo sul
fantastico panorama dell’Alpe di San Benedetto. Da lì si accede alla cripta del transetto di destra della
chiesa e ad alcuni tratti delle antiche mura del monastero.
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San Benedetto in Alpe -
Abbazia
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Dal punto sosta del Viale Acquacheta parte il famoso Sentiero
natura “Acquacheta”, da fare a piedi in circa due ore, che conduce alla cascata di Dante. Il percorso risale il
corso del torrente, contornato da biancospini e faggi, lungo il quale si
possono ammirare splendide cascate, una delle quali supera i 70 metri. Purtroppo questa
“passeggiata” non è fattibile per persone su sedia a rotelle, come si trova il
nostro amatissimo Stefano e quindi andiamo oltre.
Percorriamo circa otto chilometri sulla SS67 ed arriviamo a BOCCONI,
un piccolissimo borgo medievale di 127 abitanti. Una strada acciottolata scende
attraverso il paese, a metà della quale si erge l’interessante Torre Mazzoni, del XIV secolo, e poi
prosegue fino al fiume dove si può ammirare il caratteristico Ponte della Brusia (XVIII secolo).
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Bocconi – Torre Mazzoni
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Bocconi - Ponte della
Brusia
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E’ un luogo incantevole: il profilo del ponte a schiena
d’asino, con tre arcate, si staglia dominante sulla cascata e la grande pozza,
nella quale si tuffa l’acqua cristallina. Tutto intorno, il paesaggio naturale
suscita intense emozioni. Al di là del ponte si diparte una mulattiera che
conduce in salita al vecchio borgo in rovina di Bastia.
Ci rimettiamo in viaggio sulla statale e, dopo circa quattro
chilometri, giungiamo a PORTICO DI ROMAGNA. Il borgo conserva intatta la
struttura urbanistica medievale, suddivisa su tre livelli, che rispecchiava la
gerarchia sociale e politica del tempo. Nella parte alta c’era il Castello, del quale rimane solo una
torre (circondata dal giardino di Dante e Beatrice), la Pieve di S. Maria in Girone ed il Palazzo del Podestà. Nel piano intermedio ci sono portici, logge e
palazzi nobiliari tra i quali il Palazzo
Portinari, del quale la leggenda narra che in questo luogo sbocciò l’amore
di Dante Alighieri per Beatrice Portinari. Il piano inferiore
si articolava lungo il fiume, dove erano situati “i borghi”, le case di
popolani ed artigiani, ricavate nella cinta muraria. I vari livelli sono
collegati da ripidi e suggestivi passaggi ancora perfettamente conservati.
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Portico di Romagna - Via
Roma
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Portico di Romagna -
Ponte della Maestà
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Dalla Via Roma,
che attraversa la parte media, si dipartono ripide stradine che conducono ai
“borghi” inferiori, veramente caratteristici, ed al suggestivo Ponte della Maestà. L’elegante
manufatto in pietra, a schiena d’asino, è ad arcata unica e scavalca il fiume
Montone. La pavimentazione originale dello stesso si conclude di fronte ad un
piccolo oratorio, detto della Visitazione. Dalla sommità del ponte si
ammira una bella vista del borgo.
Tornati al piano intermedio entriamo nel Ristorante “Al
vecchio Convento” dove gustiamo una profumata fonduta con scaglie di tartufo e cinghiale in umido con polenta:
tutto veramente buonissimo!
Dopo l’ottimo pranzo ed essendo ancora presto per rientrare,
decidiamo di fare una breve deviazione e ci rechiamo a PREMILCUORE. Il borgo è situato
nella Valle del fiume Rabbi a 459 metri s.l.m., ha
circa 889 abitanti ed è insignito della Bandiera Arancione del T.C.I. Secondo
la tradizione, l’originale agglomerato, fu fondato nel 215 d.C. dal centurione Romano Marcelliano che si rifugiò, con
alcuni soldati, nella boscosa e disabitata vallata del Rabbi per sfuggire alla
vendetta dell’imperatore Caracalla.
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Premilcuore
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Premilcuore – Porta
dell’Orologio
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Nel paese, dov’è ancora riconoscibile la struttura
medievale, si accede attraverso la Porta Fiorentina,
trasformata nel cinquecento in Porta
dell’Orologio. Le abitazioni sono in pietra serena ed arenaria, stile
architettonico toscano, evidente nei palazzi nobiliari Giannelli e Briccolani.
Lungo la sponda del fiume c’è un organizzato Centro Visite che include
il Museo della fauna del crinale
romagnolo.
Anche oggi l’incontro con una bellissima natura
incontaminata, tra boschi e prati, e la scoperta di piccoli antichi borghi,
incastonati nel verde ed immersi in un silenzio, quasi mistico, che rievoca
tante storie perse nel tempo, ci hanno lasciato nel cuore tanta serenità.
Nella nostra Photo gallery sono disponibili tutte le
foto del viaggio.
PREMESSA: i luoghi
sopra descritti e da noi visitati a “turno”, si sconsigliano ai disabili
costretti su sedia a rotelle, perché non accessibili, fatta eccezione di
pochissime possibilità.
SAN
BENEDETTO IN ALPE: l’abbiamo raggiunto (in auto), prendendo a Calenzano
(FI) l’A1 direzione Roma con uscita Firenze Sud e proseguendo sulla SS67 per Pontassieve, Dicomano - San
Godenzo, quindi il Passo del Muraglione. Un punto sosta anche per camper
adiacente la statale 67 in
Viale Acquacheta; coordinate GPS: N 43.58.923
– E 011.41.168.
BOCCONI: un punto sosta pure per camper nelle immediate vicinanze del Ponte della Brusia e della
Torre Mazzoni; coordinate GPS: N
44.00.461 – E 011.44.699.
PORTICO DI
ROMAGNA: un punto sosta
anche per camper (il secondo, zona
commerciale) adiacente la statale 67; coordinate GPS: N 44.01.558 – E 011.46984. Per maggiori informazioni sul Comune di Portico e San Benedetto, che si fregia della
Bandiera Arancione, clicca qui.
PREMILCUORE: abbiamo
parcheggiato l’auto davanti al Municipio;
un punto sosta è vicino alla
Stazione Carabinieri alle seguenti coordinate GPS: N 43.58.567 – E 011.46.556. Per il rientro abbiamo preso da qui la SP9 ter fino ad incrociare nuovamente
la SS67. Per ulteriori informazioni sulla sosta
camper in questi luoghi si consiglia di consultare l’apposita sezione di www.quellicheilcamper.it