di
Luisa e Pietro Sergi
Oggi la nostra curiosità ci ha portato (in auto) in Val Trebbia alla scoperta di Bobbio, piccolo borgo medievale
in provincia di Piacenza, adagiato
ai piedi del Monte Penice (1460 Mt) sulla sponda sinistra del fiume Trebbia.
Percorrendo la SS 45
il magnifico paesaggio che ci accompagna è caratterizzato da montagne
appenniniche ricoperte da folta
vegetazione e dal fiume (lungo
120 Km) le cui acque limpide, di un
incredibile colore azzurro, scorrono fra rocce e sassi disegnando tortuose ed
ampie anse.
Al nostro arrivo rimaniamo piacevolmente impressionati da
quello che ci appare: a destra si erge il borgo di Bobbio ed a sinistra lo storico “Ponte Gobbo”, chiamato anche “Ponte
Vecchio” o “Ponte del Diavolo”.
|
|
Ponte Gobbo
|
Abbazia di S. Colombano
|
Scendiamo sulle rive del fiume per ammirare questo
bellissimo e particolare ponte: è
lungo 280 metri con 11 archi diseguali
tra loro. Un’antica leggenda narra che fu il diavolo a costruirlo in una notte,
a seguito di un patto fatto con San
Colombano che gli promise l’anima del primo passante. Il frate riuscì a
gabbarlo facendo passare per primo un cane.
Questa leggenda ci ricorda tanto quella relativa al “Ponte del Diavolo”, detto anche della “Maddalena”, in Borgo a Mozzano in
provincia di Lucca, il cui diario può essere consultato cliccando qui.
Dopo aver passato un po’ di tempo sul fiume imbocchiamo via
del Ponte Vecchio per raggiungere in centro storico, Piazza S. Fara, ma abbiamo una spiacevole
sorpresa: è giorno di mercato. Tutte le piccole piazze sono gremite di
bancarelle e di gente.
|
|
Loggiato
|
Basilica S. Colombano
|
La storia di Bobbio
è indissolubilmente legata al monaco
irlandese Colombano, che vi giunse, insieme ai suoi discepoli, nel 614
ricevendo questo territorio in dono dal Re
longobardo Agilulfo. La donazione aveva una
grande valenza politica poiché Bobbio controllava la “Via del sale” che da Piacenza, attraverso la Val Trebbia, giunge a
Genova.
Colombano trova solo una chiesetta diroccata, dedicata a San Pietro, la restaura ed è l’inizio di una comunità conventuale
attorno alla quale sorgono le prime case abitate da civili. L’Abbazia di
Bobbio, durante l’alto medioevo, acquista rapidamente potere, divenendo una
delle principali sedi della cultura religiosa in Italia, con le sue scuole, la
biblioteca, lo scriptorium e l’organizzazione economica.
Il borgo è un intreccio di viuzze, piccoli loggiati,
vecchie case e palazzetti, cresciuti intorno al complesso abbaziale e mantiene
intatte le sue caratteristiche medievali.
Entriamo nell’abbazia dove visitiamo la Basilica di S. Colombano, costruita alla fine del 1500 sopra
l’antica chiesetta di S. Pietro. Le
navate sono mirabilmente affrescate, splendido è il coro ligneo del 1488 e
l’organo a canne (sono 1200) del 1547.
|
|
Chiostro Basilica S.
Colombano
|
Chiesa S. Lorenzo
|
Due rampe di scale conducono alla cripta dove è posto il sarcofago di marmo con le spoglie di San Colombano, un mosaico
pavimentale di Mt. 10X10, praticamente integro, della prima metà del Sec. XII
ed una bella cancellata in ferro, anche questa dello stesso periodo. Sostiamo
nel Chiostro interno, del ‘400, dove
è situato il Museo della città e
l’orario affisso c’informa che è aperto nel pomeriggio. Al museo dell’Abbazia, ex
scriptorium, si accede da una splendida
loggia del ‘500 il cui antistante giardino è attualmente in rifacimento. Nella
stessa piazza c’è la Chiesa di S.
Lorenzo del Sec. XII; è ancora visibile sul lato sinistro della facciata
una parte della primitiva chiesa, mentre sul muro del lato destro sono
conservate due lapidi sempre provenienti dall’antica costruzione.
Per uscire dalla confusione del mercato ci dirigiamo verso Piazza Duomo dove si erge l’antica Cattedrale dell’Assunta, serrata fra
due torri di misure diverse.
|
|
Duomo
|
Duomo – interno
|
L’edificio è del Sec. XI, le tre navate hanno particolari
decorazioni di gusto neogotico-bizantino.
Coloratissimi e splendidi affreschi del ‘300 e del ‘700 si possono ammirare sui
soffitti e sulle pareti.
Uscendo dal Duomo ci accorgiamo che è l’ora di pranzo e lì
vicino troviamo il Ristorante Cacciatori, dove gustiamo ottimi salumi e
formaggi del luogo ed una gustosa polenta con funghi trifolati. Il pranzo è
stato ottimo ed abbondante, ci vuole proprio una bella passeggiata e la
facciamo percorrendo, in tutta la sua lunghezza, l’affascinante Ponte Gobbo.
Arrivati sul lato opposto, la vista del borgo dal ponte è
una fantastica cartolina. La giornata è stupenda ed alcune persone sono distese
sulle rive del fiume a prendere il sole.
|
|
Ponte Gobbo
|
Calcoliamo che ormai il mercato è finito, ripercorriamo
quindi a ritroso il ponte per rientrare nel borgo. Facciamo ancora un giro per
le antiche stradine, questa volta deserte e la magia di Bobbio si mostra a noi
in tutta la sua medievale bellezza.
Il territorio circostante il borgo è ricco di sorgenti di acque sulfureo-salse, particolarmente
efficaci nella cura di malattie delle vie respiratorie e di varie affezioni
della pelle. Nel medioevo queste acque erano sfruttate per ricavarne il sale,
mentre oggi sono utilizzate nello stabilimento termale situato a Km. 1,5 dal
centro della città, in località San Martino.
Questo affascinante borgo, ricco di storia, arte e cultura
ci ha dimostrato ancora una volta che il nostro Paese è un prezioso scrigno nel
quale si celano “gioielli” di grande valore e andare alla loro scoperta è
sempre un’avventura appassionante.
Per vedere tutte le foto di questo viaggio clicca sulla nostra Photo gallery
Bobbio l’abbiamo raggiunto prendendo a
Calenzano (FI) l’A1 direzione Nord
con uscita a Piacenza Sud e da qui
la SS 45 fino alla nostra meta,
parcheggiando l’auto nei pressi di Piazza San Francesco, alle soglie del centro
storico. Abbiamo percorso complessivamente 560 Km.
Per i camper si conferma il PS in Piazza 25 Aprile segnalato anche
da questo sito www.quellicheilcamper.it ; abbiamo notato
un altro PS sotto la SS 45 sulla riva sinistra del fiume
Trebbia in mezzo agli alberi ed accanto al Ponte Gobbo. Un camperista ci ha
detto che c’è la sola disponibilità dell’acqua (una fontanella) e che era un ex
campeggio.
Questo
borgo ha ricevuto la “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano e di
recente è stato inserito nel Club “I Borghi più belli d’Italia.
Altre
informazioni si possono avere cliccando qui: www.comune.bobbio.pc.it
IAT –
Ufficio Informazioni ed Accoglienza Turistica in Piazza San Francesco, tel.
0523.96.28.15, oppure Centro Culturale Polivalente 3° piano palazzo comunale
(dove siamo stati noi) tel. 0523.96.28.04.
Abbiamo
pranzato all’Albergo Ristorante dei
Cacciatori (tel.0523.93.62.67) in Contrada Porta Agazza
7, proprio vicino alla stradina che porta al PS sulla riva del fiume sopra
evidenziato. Il rapporto qualità/prezzo ci è sembrato corretto.
Val di Trebbia è una bellissima valle di cui
riteniamo interessante una visita dei posti che la popolano. Sulla guida verde
del TCI abbiamo letto un apposito itinerario.