Penisola Iberica 2012 - Spagna
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di
Luisa e Pietro Sergi
Quest’anno la meta del nostro viaggio è il Portogallo e per raggiungerlo dobbiamo
attraversare la Spagna: questo ci
consentirà di vedere zone e città della terra spagnola che, nel nostro
precedente viaggio (vedi ns. diario cliccando qui),
non avevamo avuto occasione di visitare. Abbiamo
ritenuto più pratico dividere il nostro viaggio in due diari distinti, uno per
la Spagna ed uno per il Portogallo, al fine di
evidenziare al meglio le tante peculiarità che caratterizzano e distinguono
queste due belle Nazioni. Nel diario che segue, quindi, si parla soltanto
dell’itinerario spagnolo.
Per conoscere l’equipaggio clicca qui.
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Itinerario completo
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Partiamo in un caldo pomeriggio di luglio da Prato ed al solito siamo felici
ed eccitati per questa nuova avventura, pronti ad assaporare tutto quello che
vorranno offrirci i posti che andremo a scoprire durante il nostro itinerario.
Facciamo tappa al Camping Roma di Ventimiglia, dove i titolari ci
accolgono con gioia (al loro ristorante avevamo gustato dei sublimi “spaghetti
allo scoglio” che la signora Santina
ci aveva preparato l’anno precedente) e naturalmente ceniamo ancora lì,
coccolati dalle signore Santina e Simonetta, che ci preparano una
splendida cena.
Il giorno successivo viaggiamo per diverse ore,
attraversando tutta la Francia meridionale, fino a giungere a Matarò (Spagna) al Camping Barcelona, dove sostiamo per la notte.
Da qui ha inizio il nostro viaggio di avvicinamento al
Portogallo, attraverso il nord della Spagna, iniziando dalla Catalogna per passare in Aragona tra splendidi paesaggi.
L’antico borgo fortificato di ALQUÉZAR ci appare in tutta la sua bellezza dagli
alti parcheggi che lo circondano. Dominato da mura del XI
secolo il villaggio è abbarbicato ad un roccione e contornato da uno scenario
naturale che lascia incantati. Purtroppo è accessibile solo a piedi ed i ripidi vicoli, che si inerpicano fino alla cittadella moresca, non sono possibili
da percorrere con la sedia a rotelle.
Ad un’ora di distanza c’è il CASTELLO DI LOARRE,
una magnifica costruzione di architettura romanica militare, che si fonde agli
spuntoni di roccia che caratterizzano il territorio. Ha una forma irregolare ed una doppia cinta di mura dove, al suo interno, c’è una
Chiesa del XII secolo.
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Alquézar
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Castello di Loarre
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Nel primo pomeriggio arriviamo a RIGLOS, un piccolo paesino adagiato
ai piedi dei “Los Mallos”,
giganteschi birilli rocciosi torniti dalla natura in migliaia di anni.
Passeggiamo nelle stradine del piccolo paese, con il naso all’insù, incantati
dallo spettacolo delle pareti di arenaria che ci sovrastano. Dopo una sosta al
bar del borgo proseguiamo per AGÜERO, altro affascinante e delizioso paese che
si estende sotto un grandioso ed imponente gruppo
montuoso, costituito da magnifici “Los Mallos”. Dopo aver sostato un po’, lungo
la strada, per ammirare questo splendido spettacolo naturale entriamo nel
vicinissimo Camping Peñasola.
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Riglos
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Agüero
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Ci svegliamo sotto i “birilli”
in una bella giornata di sole, ma molto ventosa e fresca. Attraversiamo la Navarra, passando nei pressi di Pamplona,
dove preferiamo non fermarci poiché questa è la settimana di “Las Ferias de
San Fermìn” la grande festa del patrono della città che, per l’occasione, è
invasa da migliaia di turisti. Proseguiamo per i Paesi Baschi ed a metà pomeriggio
giungiamo nei pressi di BILBAO, a Gorliz, dove sostiamo nel Camping omonimo, che sarà la nostra
base per la visita della città di Bilbao.
A 100 metri dal camping abbiamo preso un autobus per la
Stazione Metro “Plentzia”
e da lì il treno per Bilbao,
scendendo a Casco Viejo. La città è
un grande centro portuale sulle rive del fiume omonimo. Ha un affascinante
centro storico da dove ha inizio la nostra visita. Da Plaza Unamuno raggiungiamo la Chiesa di San Nicola e la Plaza Nueva, bella piazza circondata da
portici, a 64 arcate, dove si affaccia l’antico Caffè Bilbao. Nei pressi si
aprono le “Siete
Calles”, le sette vie della città vecchia, con bei palazzi che ospitano
boutique, ristoranti e bar. Nei pressi del Puente del Arenal
il maestoso Teatro Arriaga e, di là
dal fiume, la bella facciata liberty della Stazione ferroviaria. Percorrendo Calle de la Ribera, lungo il Rìa de
Bilbao, arriviamo al Mercado de la Ribera, uno dei mercati più grandi della Spagna, alla
bella Chiesa San Antòn, edificio
gotico del ‘400 e all’omonimo ponte, ricostruito nel 1871 sul sito del più
antico ponte di Bilbao.
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Bilbao – Plaza Nueva
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Rìa de Bilbao
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Tornati al punto di partenza, dietro la Chiesa di San
Nicola, prendiamo un ascensore che consente di andare a visitare il Santuario del N. S. de Begoña. Usciti
dall’ascensore possiamo godere di una bella vista
sulla città, ma la strada in salita, lunga circa due chilometri che conduce
alla Chiesa ci fa rinunciare alla visita. Torniamo giù e, dopo aver pranzato,
giriamo per le “Siete Calles”, facendo una dolce sosta
alla famosa gelateria “Adelia Ivañez”
e immortalando la deliziosa “Fuente del
Perro”.
Il secondo giorno a Bilbao
lo dedichiamo al Museo Guggenheim,
una splendida opera dell’Architetto F. O. Gehry. Sta
piovendo ma arrivati nella piazza antistante il museo
rimaniamo incantati di fronte alla gigantesca composizione floreale di un cane,
denominato Puppy, realizzata nel
1992. La colossale mole dell’edificio del museo (circa 25.000
m²) si staglia contro il cielo in forme sinuose, con storte pareti in vetro e
strutture in titano, un capolavoro architettonico che affascina e stupisce
anche al suo interno. Passiamo la mattinata visitando le varie esposizioni e
dopo aver pranzato nel ristorante del museo decidiamo
di andare a vedere il Puente de Vizcaya.
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Bilbao - Museo
Guggenheim
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Bilbao - Puente de
Vizcaya
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Questo ponte sospeso (lungo 160 metri e
alto 50) unisce le due rive del fiume, dal 1983, nei pressi
dell’estuario ed è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Una specie di grosso
vagone, agganciato ai binari che corrono sulla campata, fa la spola tra le due
rive del fiume, trasportando auto e passeggeri. Non ci lasciamo scappare
l’occasione e, fatti i biglietti, saliamo anche noi arrivando sulla riva
opposta e tornando indietro. All’interno delle torri laterali ci sono ascensori
che portano sulla campata dove c’è una passerella panoramica.
Ci svegliamo con la pioggia, ma
Giuditta e tutti noi ben presto siamo pronti per metterci in viaggio lungo la
costa, tra splendidi paesaggi, per arrivare a COMILLAS, un piccolo elegante borgo
che custodisce uno dei capolavori del grande artista A. Gaudì: El Capricho.
Quando arriviamo tutti i parcheggi sono pieni e, dopo
aver trovato finalmente posto per il camper, lungo una strada un po’ più ampia,
ci dirigiamo a piedi verso il centro del paese dove, in una stradina laterale
in salita, c’è l’ingresso (a pagamento) al piccolo giardino che circonda
l’edificio che, fino a qualche tempo fa, ospitava un ristorante. El Capricho,
del XIX secolo, è una splendida costruzione, realizzata con la fusione di
materiali diversi quali: mattoni, pietra, girasoli in ceramica, ferro battuto
per le ringhiere e tanti colori avvolgenti e variopinti che incantano chi la
guarda. Le colonne del portico e la torre cilindrica sembrano disegnare un albero
a conferma della genialità dell’artista.
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Comillas - El Caprichio
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Comillas
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Comillas, importante località turistica
della Cantabria, vanta una graziosa Plaza
Mayor ed altri splendidi edifici tra i quali il Palazzo di Sobrellano e l’Università
Pontificia. Dopo aver pranzato in un ristorante del borgo
ci rimettiamo in viaggio per giungere a LUARCA, nel Camping
Los Cantines, a strapiombo sull’Oceano Atlantico, con prati verdi, fiori,
ed ombrosi alberi, veramente bello.
Una magnifica alba sul mare ci dà il buongiorno e dopo
colazione lasciamo il campeggio e sostiamo un po’ sul porto di Luarca, veramente carino.
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Luarca
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Costeggiamo ancora l’Oceano per
circa 80 Km e poi ci immergiamo in un paesaggio boschivo e montagnoso in
direzione di SANTIAGO
DE COMPOSTELA. Durante il viaggio troviamo cartelli che indicano il
“Camino de Santiago” e pellegrini a piedi, con zaini in spalla ed un bastone in mano, al quale è appesa una conchiglia, che
procedono sui sentieri indicati. All’ora di pranzo siamo al Camping Las Cancelas, ci sistemiamo e
mangiamo all’ombra della veranda.
A metà pomeriggio prendiamo il bus n.4, nei pressi del
campeggio, ed in 15 minuti siamo in centro di Santiago. La città è capitale della
Galizia, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, ed è la méta del “Camino de Santiago” che conduce qui
pellegrini da tutto il mondo. Scendiamo in Praza
de Galicia ed una gentile signora ci accompagna
fino in Praza do Toural, indicandoci
Rua do Vilàr, una suggestiva via di antiche case su portici, che conduce in
Praza das Praterias dove c’è una graziosa fontana ed il lato sud della maestosa
Cattedrale. L’edificio occupa
un’area di 10.000 m², fu iniziato nel 1075 in stile
romanico e, nel 1211, la Cattedrale fu consacrata. Al suo interno sono
conservate le reliquie dell’apostolo Giacomo. Oltre alla navata principale
(lunga 94 metri) e l’Altare Maggiore, c’è il Portico della Gloria, un capolavoro di
scultura romanica, il Chiostro
gotico-rinascimentale, la Cripta, la
Tribuna che percorre tutta la parte
superiore del tempio, le torri del Chiostro e la Torre dell’Orologio.
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Santiago de Compostela
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La spettacolare Praza
do Obradoiro si apre davanti alla Cattedrale che è fronteggiata dal
settecentesco Palacio de Rajoy, sede
del Governo Regionale. Prima di uscire dalla Chiesa scendiamo una scaletta che
conduce ai sotterranei dove è allestita una speciale mostra iconografica: nelle nicchie sono state realizzate immagini
di Santi, alte 50 cm. ed in 3D, con semplici ritagli
di carta colorata: veramente spettacolare. Tutto il centro storico della città
si stringe attorno alla Cattedrale, con suggestive
stradine e bei palazzetti in stile barocco.Tornati all’ombra dei portici ci gustiamo un aperitivo prima di far rientro al
camping. E’ stata una bella giornata di sole, con sporadiche nuvole che hanno
attenuato un po’ il caldo.
La mattina successiva il nostro risveglio, a Santiago de
Compostela, è con la pioggia, un forte vento ed anche un po’ freddo!
A questo punto del viaggio siamo entrati in PORTOGALLO
ed abbiamo iniziato il nostro tour in questa nazione, il
cui diario può essere letto cliccando qui.
Lasciata Evora
(Portogallo) rientriamo in Spagna, riportando in avanti di 1 ora le lancette dei nostri
orologi. Nel tardo pomeriggio giungiamo a MERIDA nel camping omonimo, fa caldissimo, il
termometro sul camper segna 38°. Oggi, 23 luglio, è il compleanno di Stefano, e
dopo aver cenato al ristorante del camping lo
festeggiamo al camper con dolce e spumante: tanti auguri Baby!
Il caldo ci ha fatto passare una notte in bianco e così ci
mettiamo in viaggio di buon mattino ed arriviamo a TOLEDO
al Camping El Greco, per l’ora di
pranzo. Eravamo stati qui anche l’anno scorso e,
passare il pomeriggio in piscina con la bella Toledo davanti a noi è stato come
tornare indietro nel tempo. Dopo cena, con un taxi, andiamo in centro a vedere
la città di notte.
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Toledo – Camping El
greco
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Toledo
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Restiamo al camping anche il giorno successivo in completo relax e sguazzando in piscina, passatempo che rende Stefano
veramente euforico e felice. La sera dopo cena un breve temporale, con tuoni,
fulmini ed un forte vento, ha rinfrescato un po’
l’aria.
Dopo quasi due giorni di “dolce far niente” stamattina siamo pronti e scalpitanti per avventurarci nella Castiglia-La Mancha, la terra di Don Chisciotte e dei mulini a vento. Immense distese di
coltivazioni, tagliate da strade diritte che si srotolano come nastri verso
l’orizzonte, ci accompagnano per tutto il viaggio fin quando, in lontananza,
allineati sul colle Calderico, vediamo i mulini di CONSUEGRA: sono un vero spettacolo.
Le candide sentinelle si ergono nei pressi del Castillo, sede, nel medioevo,
dei Cavalieri di San Giovanni, stendendo verso il cielo azzurro le loro pale
nere. Dal punto più alto si domina la piana della
Mancha, un magnifico caleidoscopio di colori.
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i mulini di Consuegra
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Proseguiamo poi per “El balcòn de la Mancha”, MOTA DEL CUERVO,
dove ci sono altri mulini, uno dei quali lo visitiamo all’interno ed apprendiamo dal guardiano che lo stesso viene messo in
funzione la prima domenica di ogni mese.
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i mulini di Mota del
Cuervo
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Alle 12,00 arriviamo sul monte San Cristòbal nei pressi del Castello
di BELMONTE,
una magnifica costruzione del XV secolo, in stile gotico-mudejar. Ha la forma
di una stella a sei punte e sull’estremità di ogni punta
si erge una torre cilindrica. In questa magnifica fortezza venne
girato il famoso film “El Cid” (eroe della letteratura epica spagnola) con C.
Heston e Sofia Loren. Lo visitiamo all’interno, agevolati da un ascensore che
porta al primo piano, dove possiamo ammirare le sale
con splendidi soffitti, le scalinate in legno ed i suggestivi camminamenti,
tutti ben illustrati da una audio-guida in italiano.
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Castello di Belmonte
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Dopo aver pranzato, a metà pomeriggio siamo
nel Camping Caravaning di CUENCA,
situato a quasi 1.000 metri d’altezza. Forse è a causa dell’altitudine, ma
sicuramente anche dalla stupidità e noncuranza delle persone titolari del
camping che, ad un certo punto, perdiamo le staffe
quando siamo costretti a fare tre viaggi alla Reception, prima di avere le
chiavi giuste per accedere al bagno disabili!
Cuenca, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio
dell’Umanità, è una città “sospesa” su un ripido sperone di roccia, i cui
fianchi scendono a precipizio nelle gole profonde dei fiumi Júcar e Huécar.
Famosa per le casas colgadas (case
sospese) e l’imponente Cattedrale ci
sarebbe piaciuto poterla visitare ma siamo costretti a rinunciarvi dopo aver
provato più volte ad avventurarci, sulle strette strade con il camper, verso il
centro storico.
Proseguiamo quindi nel parco naturale della Serranìa de Cuenca, in un paesaggio
montuoso ricco di vegetazione ed affascinanti canyon,
per arrivare alla CIUDAD ENCANTADA. Questo sito naturale, di 250
ettari, si trova in una gola a quasi 1.500 metri d'altezza ed è caratterizzato
da curiose formazioni di roccia scolpite, nel corso dei secoli, dall’azione
erosiva del vento, dell’acqua e del gelo, che hanno modellato figure che
sembrano umane, oggetti ed animali. Lasciamo Giuditta
nell’ampio parcheggio di fronte al ristorante e, fatti i biglietti, entriamo
nella “città incantata”. Il giro richiede circa un’ora, ma poco dopo ci
rendiamo conto che andare con la carrozzina nei sentieri sterrati non è
un’impresa fattibile, e quindi facciamo come di consueto, visitiamo il parco a
“turno”.
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Ciudad Encantada
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Ci rimettiamo poi in viaggio, tra boschi e gole e, percorsi
un centinaio di chilometri, arriviamo ad ALBARRACÍN, a 1.200 metri di altezza
sul livello del mare. Pranziamo nel parcheggio ai piedi del paese e più
tardi, andiamo alla scoperta di questo splendido borgo fortificato, arroccato
su uno sperone roccioso, a sinistra del fiume Guadalaviar e che vanta una
splendida cinta muraria ed un delizioso nucleo
abitato, dichiarato monumento nazionale. Anche qui lo facciamo “a turno” poiché
le ripide stradine, che conducono alla Plaza Mayor, fra
deliziose abitazioni ornate da balconcini in ferro battuto ed in legno sono
impossibili da percorrere con la carrozzina. Le salite sono decisamente
irte, ma il borgo è veramente carino e, nel girarlo, troviamo la “Charcuteria Münoz Grein”, una
fornitissima salumeria che vende prodotti tipici d’Aragona, dove acquistiamo
alcuni salumi e dei formaggi.
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Albarracìn
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Si sta rannuvolando e quindi ridiscendiamo il borgo ed arrivati al camper, in meno di tre minuti, entriamo nel
vicinissimo Camping Albarracìn.
Grossi nuvoloni ogni tanto nascondono il sole dandoci un po’ di respiro e
finalmente, la sera, arriva un abbondante acquazzone, anche con qualche chicco
di grandine, che ripulisce l’aria rinfrescandola e profumandola di un
buonissimo odore di pino.
Questa mattina ci mettiamo presto in viaggio verso BARCELLONA
ed intorno alle 14,00 siamo nel Camping Barcelona di Matarò,
dove passiamo un caldissimo pomeriggio di relax. Decidiamo di rimanere qui un
giorno in più per andare a vedere il Park Güell che,
in occasione del nostro precedente viaggio, non avevamo potuto visitare.
La mattina seguente andiamo con il bus del campeggio
(attrezzato per i disabili e gratuito) alla stazione di Matarò, da dove
prendiamo il treno e scendiamo a Plaza de Catalugna.
Da lì con un taxi ci facciamo portare all’ingresso del Park Güell, dal 1984 Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il progetto di
Güell era quello di creare un Città giardino e lo affidò al grande
architetto A. Gaudì. I lavori
iniziati nel 1901 furono interrotti nel 1914, poiché delle 62
particelle previste ne furono vendute solo due. Gaudì riuscì comunque ad ultimare i suoi lavori, che sono una delle sue opere
architettoniche più suggestive. La famiglia Güell, visto l’insuccesso economico
del progetto, nel 1922 cedette il parco al Comune di Barcellona, che è
diventato parco comunale con
ingresso gratuito.
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Barcellona - Park Güell
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Entrando dall’ingresso principale si può ammirare uno dei
punti più fantastici del recinto: ai lati due fiabeschi edifici (a destra la
Casa del Guardia ed a sinistra il padiglione degli
uffici amministrativi) fanno ala alla grande Scala che arriva alla Sala
Ipostila, le cui colonne reggono il grande piazzale superiore contornato da
una magnifica panchina ondulata,
decorata da splendidi “collages”,
realizzati con resti di azulejos e molti altri materiali. La panchina è
uno dei maggiori successi del parco per la sua originale concezione e
l’innovativa decorazione.
Due strade laterali si dipartono dalla piazza dell’ingresso,
salendo verso il parco, ed istintivamente prendiamo
quella a destra, lastricata in cemento ed in graduale salita con ampi tornanti,
che ci consente di salire con la sedia a rotelle, anche se con un po’ di
fatica, passando dalla Casa-Museo Gaudì, fino ad arrivare alla
parte più alta (al Mirador) per poi ridiscendere dalla porte opposta, su
una strada più stretta ed in forte pendenza che riconduce all’ingresso
principale (questa è la strada che partiva dal basso a sinistra e sarebbe stato
veramente impossibile percorrerla con una carrozzina in salita). Il parco è
veramente spettacolare ed è gremito di turisti che affollano ogni angolo di
questo capolavoro.
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Barcellona - Park Guell
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Con il solito sistema di come siamo arrivati la mattina a
Barcellona, torniamo al campeggio e ci fermiamo al ristorante per un buon
pranzo, ordinando per cena la “Paella” da gustare sotto la veranda.
Partiamo da Matarò abbastanza presto, attraversiamo con
brevi soste tutta la Francia del sud e, a metà pomeriggio, arriviamo al Camping Roma di Ventimiglia. Ieri avevamo avvisato telefonicamente la signora Santina del nostro arrivo e lei ci
aveva promesso una fantastica cena a base di pesce. La sera siamo
quindi al ristorante a gustarci i deliziosi spaghetti
allo scoglio ed un abbondante fritto
misto, il tutto innaffiato da un ottimo vino bianco: una vera goduria,
provare per credere !
Il nostro viaggio in Spagna, effettuato
per andare in Portogallo (vedi diario a parte) finisce oggi, con il ritorno a
casa e la tristezza del nostro Stefano, che odia i rientri ed ama solo
le partenze. La Spagna, per la seconda volta, ci ha conquistato con le
sue bellezze naturali, paesaggistiche ed
architettoniche delle grandi città e dei piccoli borghi e ci ha stupito ed
incantato con i birilli di roccia, i mulini a vento, gli antichi castelli ed i
capolavori di A.Gaudì.
Nella nostra Photo gallery sono disponibili tutte le foto del
viaggio.
NOTE: E’ stato
un itinerario veramente interessante ed affascinante,
che in condizioni “normali” sarebbero stati necessari più giorni per farlo,
magari inserendo altri luoghi che abbiamo tralasciato a priori durante il
nostro tragitto. I chilometri percorsi sono stati circa 6.000 compresi quelli
in Portogallo.
VENTIMIGLIA: sosta nel tranquillo Camping Roma - di Lorenzi
Giancarlo, Via Freccero, 9 tel. 0184.239007 – www.campingroma.it; tale campeggio dispone di un comodissimo bagno per disabili con doccia e di
un ottimo Ristorante-Bar; coordinate GPS: N.43°47.624’ – E.007°36.121’.
MATARO’ (Barcellona): sosta nell’ormai collaudato Camping Barcelona (costa di Barcellona) in Carrettera N.II,
alle coordinate GPS: N.41°33.056’ – E.002°28.920’. La struttura offre tutti i
giorni un servizio esclusivo di pullman da e per il centro di Barcellona e da
quest’anno, un nuovissimo bus del campeggio, adatto anche ai disabili
in carrozzella, funge da navetta da e per la stazione ferroviaria di Matarò.
Per maggiori dettagli consultare il sito del campeggio www.campingbarcelona.com.
Non tutti i treni (R1) da Matarò a
Barcellona e viceversa sono accessibili ai disabili in carrozzina, poiché
alcuni di essi presentano un paio di scalini e quindi “forza delle braccia” se
non si vuole attendere quello idoneo!
ALQUÉZAR: trattasi
di un borgo medievale molto
interessante, ma non agibile per i disabili in carrozzina; punto sosta alle
coordinate GPS: N.42°10.250’ – E.000°01.367’.
CASTELLO DI
LOARRE: parcheggio panoramico (parco giochi) alle coordinate GPS:
N.42°18.838’ – W.000°37.23’; punto sosta del castello alle coordinate
N.42°19.666’ – W.000°36.608’.
RIGLOS: punto sosta nel piazzale all’ingresso del paese alle
coordinate GPS: N.42°20.717’ – W.000°43.553’.
AGÜERO: sosta per
la notte nel Camping Peñasola in
Ctra. Agüero, www.campingaguero.es, dispone del bagno per disabili, ma è collocato fuori dalla
sbarra del campeggio e dopo aver fatto una ripida salita! Non presenti camper
service e WC chimico; coordinate GPS: N.42°21.318’ – W.000°47.823’.
GORLIZ –
BILBAO: soggiorno presso il Camping
Gorliz - Arrien in Uresarantze Bidea,15 bis www.campinggorliz.com,
coordinate GPS: N.43°25.033’ – w.002°56.226’;
bagno per disabili con doccia nella parte superiore della struttura e
quindi, per chi ha necessità, è consigliabile farsi assegnare la piazzola nella
parte alta. Anche da qui è vicina la fermata del bus (con pedana) che porta
alla stazione della metro e da dove si raggiunge comodamente il centro di
Bilbao.
COMILLAS: punto sosta nel grande parcheggio alle coordinate GPS
(rilevate da Vivicamper): N.43°23.240’ – W.004°17.228’.
LUARCA: sosta per la notte nel Camping
Los Cantiles (panoramico sull’Oceano Atlantico,
davvero splendido) alle coordinate GPS: N.43°32.927’ – W.006°31.455’; www.campingloscantiles.com;
SANTIAGO DE
COMPOSTELA: soggiorno presso il Camping As Cancelas in Rua do 25 de
Xullo, 35, per accedere alla struttura c’è da fare una ripida salita! coordinate GPS: N.42°53.355’ – W.008°31.458’; www.campingascancelas.com; la
fermata del Bus Linea 4 (sprovvisto di pedana) che conduce in centro città è
proprio vicino al campeggio.
MERIDA: sosta per
la notte presso il Camping Merida
alle coordinate GPS: N.38°56.140’ – W.006°18.298’; http://pagina.de/campingmerida.
TOLEDO: soggiorno
presso il collaudato Camping El Greco in
Ctra. CM-4000; coordinate GPS: N.39°51.740’ – W.004°02.832’, maggiori dettagli
su www.campingelgreco.es/. Mezzi
pubblici per il centro città poco fuori dalla struttura, mentre un bus
turistico arriva proprio davanti al parcheggio del campeggio.
CONSUEGRA: continuare a salire in camper fino a raggiungere il
parcheggio superiore (dove finisce la strada asfaltata) alle coordinate GPS
rilevate da Vivicamper: N.39°26.935’ – W.003°36.405.
MOTA DEL CUERVO: parcheggio proprio davanti a mulini alle coordinate
GPS: N.39°30.347’ – W.002°51.763’.
CASTELLO DI BELMONTE: punto sosta innanzi al castello alle
coordinate GPS: N.39°33.471’ – W.002°41.767’.
CUENCA: sosta per
la notte nel Camping Caravaning Cuenca,
Ctra. Ciudad Encantada Km.8, alle coordinate GPS:
N.40°07.595’ – W.002°08.387’; camper service prima di entrare nella struttura
sulla destra del piazzale sterrato.
CIUDAD ENCANTADA: ampio parcheggio davanti
all’ingresso alle coordinate GPS: N.40°12.383’ – W.002°00.292’; non accessibile
ai disabili in carrozzina.
ALBARRACIN: borgo non
adatto ai disabili su sedia a rotelle. Punto sosta nell’ampio parcheggio
centrale alle coordinate GPS: N.40°24.475’ – W.001°26.344’; vige il divieto per
la notte e non è utilizzabile il mercoledì mattina per mercato settimanale; per
la notte Camping Ciudad de Albarracìn
alle coordinate GPS: N.40°24.697’ – W.001°25.649’; non dispone (per il momento)
del bagno e doccia per disabili! http://www.campingalbarracin.com/
SUPPORTI DI VIAGGIO: Guida Estero Spagna di Vivicamper ed al riguardo vogliamo rinvolgere
un sentito ringraziamento
agli autori di questa opera veramente straordinaria: Irene e Salvatore
Braccialarghe, che ci hanno guidato con semplicità e competenza per tutto
il percorso spagnolo. Per chi volesse visitare questo splendido Paese, si consiglia
di consultare tutto l’itinerario eseguito dagli autori della guida suddetta
(noi ne abbiamo fatto una piccola parte e riadattato secondo
le nostre esigenze). Per informazioni su questa guida ed
altri specifici manuali consultare il sito www.vivicamper.it
– Email: vivicamper@tin.it – info@vivicamper.it. Con noi, inoltre,
l’immancabile cartina stradale Spagna/Portogallo del Touring Club Italiano; la “Guida Internazionale dei
Campeggi ACSI”; le guide “Spagna del Nord” e “Spagna del Sud” del TCI; la Guida
Camper Europa 2012 ed il nostro navigatore Garmin.